giovedì 23 dicembre 2010

mercoledì 15 dicembre 2010

mercoledì 17 novembre 2010

ARRIVA IL VANGELO

DAL BLOG
http://blog.libero.it/entilocali/view.php?ssonc=1559896368

Post n°780 pubblicato il 17 Novembre 2010 da exentilocali

Al di là delle opinioni politiche di ognuno di noi, credo che sia veramente triste che, il governo (e il suo capo) spenda soldi dei contribuenti per pubblicizzare il proprio operato (col libro che sta per essere spedito alle famiglie italiane). Credo che i soldi delle spedizioni e delle pubblicazioni possano essere spesi in situazioni dove vengono invece effettuati dei tagli.A questo punto, inviterei tutti gli ex EE.LL. ad andare sul sito rendendoci massicciamente visibili e vivi (io ho già spedito e ricevuto in automatico la risposta di "pervenuto" e ringraziamento ...:

http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp

e inserire il seguente testo:
"Con riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni di governo", mi preme comunicarVi che desidero assolutamente NON riceverlo,essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501/1998, nella fattispecie articolo 13 comma e), e che la spesa relativa che si risparmierà, venga messa a disposizione del Ministero della Pubblica istruzione, per risarcire i 70000 ex EE.LL. operanti o che operavano nelle scuole statali, ai quali con sotterfugi sindal-politici per il loro trasferimento all'Amm.ne dello Stato, è stato sottratto il dovuto maturato economico degli anni di anzianità trascorsi in servizio reale " Distinti saluti, ITP - ................................. Antonio

mercoledì 3 novembre 2010

TUTTO TACE

A circa un anno dalla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale, ritengo opportuno ripubblicare la nota del Segretario Nazionale Unicobas Stefano D’Errico
“ Sentenza scandalosa per gli Ata ex EELL “
(28 Novembre '09)

Con la sentenza n.°311/2009, resa nota questi giorni, la Corte non fa altro che ribadire pedissequamente quanto affermato nella finanziaria 2006, cioè la negazione del diritto elementare dei lavoratori provenienti dagli Enti Locali e spostati d’ufficio nel comparto scuola, ad un inquadramento in tutto identico a quello degli altri lavoratori settore.

I lavoratori ATA (ausiliari, tecnici ed amministrativi) e ITP (insegnanti tecnico pratici), si sono autocostituiti in Coordinamento Nazionale ATA e ITP ex EE.LL., con lo scopo di rilanciare le iniziative di lotta per il riconoscimento di un diritto costituzionale negato. E’ infatti la Costituzione a garantire che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3).

Neppure due anni or sono, in campagna elettorale, pressoché tutti i candidati hanno riconosciuto la assoluta inadeguatezza delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti in Italia. Oggi va ricordato nuovamente alla classe politica italiana l’esistenza di una (sotto)categoria di lavoratori a tempo indeterminato che (nel pubblico impiego e non nei call centers), con 20 e più anni di anzianità di servizio, percepiscono salari di 900 € mensili proprio per responsabilità precipua di chi ha partorito (e mai modificato) quell’aborto che è il comma 218 della Legge Finanziaria 2006, la quale ha stravolto l’iter giudiziario dei ricorsi, sino alle ben 8 sentenze della Corte di Cassazione del 2005, tutte favorevoli ai lavoratori.

Questa sentenza ci fa vergognare di appartenere ad un Paese dove la giustizia è solo un gioco, gestito sul tavolo “bipartizan” di maggioranze di governo e false opposizioni. Della cosa è stata da tempo investita la Suprema Corte Europea: vedremo se anche la UE – ma sarà difficile sia scesa al medesimo livello – si è per caso “italianizzata”.
Nel frattempo la vertenza la riapriamo nelle scuole: con il Coordinamento Nazionale che ne esprime le ragioni, stiamo vagliando le iniziative da mettere in atto al più presto. I 70.000 ATA provenienti dagli Enti Locali sapranno rispondere come di dovere a questo arbitrio assoluto, reso possibile anche dall’insipienza dei sindacati autonomi della Scuola e dall’aperta connivenza dei Confederali, artefici dell’accordo-truffa che ha azzerato l’anzianità di servizio maturata da collaboratori, altro personale ed insegnanti tecnico-pratici negli Enti Locali di provenienza al momento del passaggio allo Stato e poi capaci persino di lucrare sui ricorsi che hanno denunciato questo scandalo.

Stefano d’Errico (Segretario Nazionale Unicobas)

venerdì 15 ottobre 2010

BELLA IDEA

DAL BLOG
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Post n°770 pubblicato il 12 Ottobre 2010 da exentilocali

Cari colleghi, se mi arriva il "libro" di Berlusconi mi farò filmare mentre lo brucio insieme ad un foglio con la scritta "42000 ex ee.ll. comma 218 finanziaria 2005" e lo metto su you tube? E voi che farete?
Gaetano La Manna.
Io la proporrei a tutti, troviamoci in piazza chiamiamo molti colleghi e fare un falò del "vangelo" che il nostro beneamato ci spedirà a casa (a nostre spese).
Chiamiamo televisioni locali e giornali e facciamo un po' di show.
Giuseppe


APPELLIAMOCI

DAL BLOG

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Post n°774 pubblicato il 15 Ottobre 2010 da exentilocali

Nella trasmissione del 14.10.2010 Annozero il dott. Michele Santoro grida allo scandalo per la sua trasmissione che viene sospesa per aver insultato la dirigenza della RAI , adesso cerca il consenso di noi telespettatori mi dispiace per i precari di quella trasmissione ma noi 42000 ex EE.LL. in tutta Italia siamo diventati invisibili e abbiamo tante volte richiesta la nostra visibilità ad essere ricevuti nelle loro trasmissioni sia dal dott.Santoro che dell'allora trasmisione del dott. Marrazzo (non si sapeva quanto era impegnato ...figurati se poteva perdere tempo con noi) per discutere del nostro scippo di anni di servizio e naturalmente di soldi. La cosa che ti fa pensare e anche se si ritengono di sinistra loro sono come tutti e per le proprie situazioni ricorrono al mezzo pubblico che sarebbe a detta di questa gente anche il nostro............ appunto la nostra situazione la sappiamo solo noi invece la loro la devono sapere tutta l'Italia e devi anche dare il consenso............... poverini cercano la libertà di stampa e di parola che mi pare quello che devono dire lo dicono, in tanto chi lavora come noi non solo abbiamo perso in tutto poi con il ministro Brunetta che ha indottrinato i dirigenti, nella situazione di non poter più parlare è già da molto tempo mi dispiace che più andiamo avanti e più peggiora .
Saluto tutti i colleghi Matilde del Liceo Gullace di Roma

giovedì 7 ottobre 2010

I PAROLAI DELLA FLC CGIL

LA FLC CGIL CONTINUA A ILLUDERE I LAVORATORI.

NELL’INCONTRO CON IL MIUR DEL 30 SETTEMBRE LA FLC CGIL AVEVA FATTO LE SEGUENTI RICHIESTE :
1. CHE LA DECORRENZA GIURIDICA ED ECONOMICA DEL PERSONALE BENEFICIARIO DELLA MOBILITA’ FOSSE DAL 1.9.2010
2. CHE IL PERSONALE A TEMPO DETERMINATO NOMINATO FINO ALL’AVENTE DIRITTO ,DOVEVA CONTINUARE AD OCCUPARE TALE POSTO PER L’INTERO ANNO SCOLASTICO.

EBBENE, SONO STATI SUFFICIENTI POCHI GIORNI PER ESSERE SBUGIARDATI. IL MIUR CON UNA INFORMATIVA DEL 6 OTTOBRE HA PRECISATO CHE LA DECORRENZA GIURIDICA ED ECONOMICA DELLE NOMINE AL PERSONALE VINCITORE DI CONCORSO SARA’ DALLA DATA DI EFFETTIVA ASSUNZIONE IN SERVIZIO.

PER QUANTO RIGUARDA IL SECONDO PUNTO, IL TUTTO E’ STATO RINVIATO ALLA FINE DEL MESE DI OTTOBRE.

C’E’ DA MERAVIGLIARSI ? IO DIREI PROPRIO DI NO, BASTI PENSARE CHE NELLA VICENDA DEL PERSONALE EX EE.LL. I “ PAROLAI “ DELLA FLC CGIL NON SONO STATI CAPACI DI OTTENERE PER I LAVORATORI NEMMENO UNA RATEIZZAZIONE MENO GRAVOSA ( MINIMO 10 ANNI) DELLE SOMME DA RESTITUIRE , NONOSTANTE QUESTI IMPORTI SCATURIVANO DA UNA INGIUSTIZIA COLOSSALE SUBITA DAI LAVORATORI E ORCHESTRATA DA POLITICI, SINDACATI E MAGISTRATURA.
PER I “ POVERI CRISTI “ EX EE.LL. LA LEGGE E’ STATA APPLICATA CON SADICA PIGNOLERIA, MENTRE LA STESSA LEGGE NON RIESCE A FAR RESTITUIRE IL BOTTINO ( MILIONI DI EURO ) NEPPURE AI “ TANGENTISTI “ CON CONDANNE DEFINITIVE. ( VEDI L’ESPRESSO DEL 7.10.2010 PAG.73 )

ROBERTO DE CRISTOFARO

giovedì 30 settembre 2010

L'AMBIGUITA' DELLA FLC CGIL NON HA LIMITI

ANCHE NELLA VICENDA DELLA MOBILITA' PROFESSIONALE DEL PERSONALE ATA, LA FLC CGIL ANCORA UNA VOLTA MANIFESTA UNA AMBIGUITA' AI LIMITI DELLA DECENZA. INFATTI NEL SITO DELLA FLC CGIL E' STATA PUBBLICATA UNA NOTA CON LA QUALE IL SINDACATO RIVENDICA NEI CONFRONTI DEL MIUR IL DIRITTO DEI VINCITORI DI CONCORSO AD ESSERE IMMESSI IN RUOLO CON DECORRENZA GIURIDICA ED ECONOMICA DAL 1.9.2010 E ALLO STESSO TEMPO IL DIRITTO DEI PRECARI A CONSERVARE IL POSTO MOMENTANEAMENTE OCCUPATO. E' EVIDENTE CHE LA STRATEGIA DEL DIFENDERE TUTTI PER NON DIFENDERE NESSUNO NON HA MAI FUNZIONATO IN NESSUNA CIRCOSTANZA,A COMICIARE DALLA VERTENZA DEGLI EX EE.LL. E PER FINIRE AL PROFILO C ( COORDINATORI AMMINISTRAIVI E TECNICI ), LA FLC CGIL CHIEDEVA NUOVI POSTI IN AGGIUNTA A QUELLI GIA' PREVISTI IN ORGANICO PER GLI A.A E A.T.
CON QUESTO MODO DI AGIRE LA FLC CGIL CONTINUA AD OFFENDERE L'INTELLIGENZA DEI LAVORATORI.
Roberto De Cristofaro.

giovedì 23 settembre 2010

LA PAROLA E' PAROLA

DAL BLOG http://blog.libero.it/entilocali/view.php?ssonc=1021824093

Post n°767 pubblicato il 23 Settembre 2010 da exentilocali

CHISSA' COSA HANNO VOTATO IERI ALLA CAMERA I LEGHISTI CHE TANTO ANDAVANO SBRAITANDO CONTRO IL MALCOSTUME POLITICO DEL SUD ?
Il sottosegretario "ONOREVOLE" Cosentino era colui che poco tempo fa aveva promesso
all'onorevole Rivolta che avrebbe fatto di tutto per fermare almeno i rimborsi, due giorni fa aveva detto che avrebbe chiesto lui al parlamento di autorizzare le intercettazioni "tanto sono irrilevanti".
UOMINI tutti di un pezzo.

La Camera si schiera con Cosentinol'Aula dice no alle intercettazioni
L'ex sottosegretario, accusato di essere vicino ad ambiente camorristici, ha avuto 308 voti favorevoli e 285 contrari. Dodici i franchi tiratori. Bocchino: "Sono nel centrosinistra". Il governo: "La maggioranza c'è anche senza i finiani". Ma Maroni: "Del voto segreto non mi fido". Bersani: "Indecoroso, e Lega complice". Il 29 settembre il discorso di Berlusconi

mercoledì 15 settembre 2010

BEFFATI

DA BLOG http://blog.libero.it/entilocali/view.php?ssonc=1674263690

Post n°761 pubblicato il 14 Settembre 2010 da exentilocali

EX ENTI LOCALI… LAVORATORI IN 10 ANNI BEFFATI DALLA POLITICA E SINDACATI.. NEI PRIMI 5 ANNI LA CASSAZIONE CI DA RAGIONE… DOPO LA FINANZIARIA 2006 NO! LAVORATORI DI SERIE A-B-C-D FINO ALLA Z.. ALTRO CHE PROCESSO BREVE.. BERLUSCONI-PRODI E CISL-UIL-CGIL VERGOGNA!
lavoratori ex enti locali, polemiche e ricorsi infiniti. Fa discutere la sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto avallato l’accordo sottoscritto tra sindacati e Miur sull’azzeramento della posizione stipendiali dei 70.000 dipendenti confluiti negli organici della scuola non finisce qui. E si attende anche il parere della Suprema Corte Europea. Si torna a parlare, con toni polemici e minacce di ricorsi, della vicenda delle decine di migliaia di lavoratori degli ex enti locali “assorbiti” oramai quasi dieci anni fa negli istituti scolastici per svolgere mansioni da Ata e da insegnanti tecnico-pratico: a scatenare le reazioni stavolta è stata una sentenza della Corte Costituzionale (
la n. 311/2009) che ha di fatto avallato l’accordo sottoscritto tra sindacati e Miur sull’azzeramento della posizione stipendiali dei lavoratori confluiti negli organici della scuola.Non tutti i sindacati hanno però firmato quell’accordo. Alcuni, anzi, hanno intrapreso azioni legali. Come l’Unicobas, che appreso della sentenza, ha fatto sapere di aver immediatamente incaricato i propri legali per decidere le prossime “mosse”. quello che sta accadendo corrisponde ad un “arbitrio assoluto, reso possibile anche dall’insipienza dei sindacati autonomi della scuola e dall’aperta connivenza dei sindacati Confederali, artefici dell’accordo-truffa che ha azzerato l’anzianità di servizio maturata“. In questi anni i lavoratori si sono autocostituiti in un Coordinamento nazionale Ata e Itp ex EE.LL., con lo scopo di rilanciare le iniziative di lotta per il riconoscimento di un diritto costituzionale negato. Ora però la fondatezza di costituzionalità rappresenta un “duro” colpo.“Questa sentenza ci fa vergognare di appartenere ad un Paese dove la giustizia è solo un gioco, gestito sul tavolo ‘bipartisan’ di maggioranze di governo e false opposizioni”. Della vicenda si sta occupando anche la Suprema Corte Europea, sollecitata sempre dai sindacati: “vedremo se anche la Ue, ma sarà difficile sia scesa al medesimo livello, si è per caso ‘italianizzata’”. Come noto, il danno economico per i lavoratori coinvolti è notevole: ci sono in ballo diverse centinaia di euro al mese. Forse va ricordato alla “classe politica italiana l’esistenza di una sottocategoria di lavoratori a tempo indeterminato che nel pubblico impiego, non nei call centers, con 20 e più anni di anzianità di servizio, percepiscono salari di 900 euro mensili proprio per responsabilità precipua di chi ha partorito, e mai modificato, il comma 218 della legge finanziaria 2006, la quale ha stravolto l’iter giudiziario dei ricorsi, sino alle ben 8 sentenze della Corte di Cassazione del 2005, tutte favorevoli ai lavoratori“. Meglio, allora, prorogare la soluzione. A colpi di sentenze.

mercoledì 25 agosto 2010

ARTICOLO PUBBLICATO DALL’ESPRESSO L’11 FEBBRAIO 2010









mercoledì 26 maggio 2010

NOTA DI MARCO DAMASCENI

Questa breve nota ha lo scopo di far circolare una notizia che alcuni già conosceranno, visto che non si riferisce ad un fatto recente, e fare alcune considerazioni.
L´avvocato Sullam, che difende gl´interessi di vari gruppi di ricorrenti, a Milano ma non solo, mi ha comunicato, non molto tempo fa, che a gennaio è stata fatta, da parte della Dott.ssa Bortolaso del Tribunale di Venezia, un´ordinanza di remissione alla Suprema Corte di Giustizia Europea di Bruxelles, da non confondere con la Corte Europea dei Diritti dell´Uomo e delle Libertà Fondamentali di Strasburgo (CEDU).
Sappiamo, infatti, che da tempo è stato depositato presso quest´ultimo tribunale un ricorso, in cui i lavoratori sono patrocinati dallo stesso avvocato Sullam e siamo in attesa che la causa venga discussa; nei mesi scorsi gli avvocati hanno provveduto a depositare ulteriori memorie difensive, dopo che, a febbraio, il Ministero si era costituito in giudizio.
Invece il ricorso di cui parlavo all´inizio è una nuova possibilità che si è aperta. Quale sarà l´esito dei giudizi e il loro effetto sulla controversia è difficile prevedere, perché tutti sappiamo dall´andamento della vicenda di Rete 4 a quali incertezze siano esposte le sentenze emesse dalle corti europee; se non ricordo male, però, Rete 4 era stata condannata ad andare sul satellite anche dalla cassazione ed anche questo divieto era stato aggirato. Conclusione parziale, forse un po´ sbrigativa ma non priva di fondamento: il difetto di efficacia non fu solo della sentenza europea, ma anche di quella emessa dalla magistratura italiana (del resto anche in questo si potrebbe vedere un´analogia con il nostro caso: non c´erano forse otto sentenze positive della Cassazione prima della formulazione del famigerato comma 218?).
Una facile verità che potremmo dedurre è che in questo campo non esistono certezze e non andremmo molto lontano dalla realtà dei fatti; purtroppo, dopo quello che è successo e sta ancora succedendo, mi domando come si possa ancora parlare di certezza del diritto.
Vorrei invece concludere con un´altra idea, anche questa facile facile: è certo che questa ordinanza apre un´altra porta, non sappiamo quanto promettente, ma possiamo immaginare che una eventuale doppia risposta positiva (è chiedere troppo?) per noi da parte di entrambe le corti potrebbe contribuire a riaprire il caso, essendo difficilmente ignorabile dalla magistrature italiana; a maggior ragione dobbiamo valorizzare questo passo se consideriamo che sul versante sindacale è tutto immobile per una sorta di artificiosa "tregua" proclamata da entrambe le parti (ministero e sindacati confederali). E´ uno status quo che aspira a diventare, nelle intenzioni di tutti gli attori istituzionali, definitivo; ma su quest´ultimo punto mi riprometto di tornare, a breve, in una prossima comunicazione.

giovedì 20 maggio 2010

DOCUMENTO ASSEMBLEA CAMPOBASSO

DOCUMENTO APPROVATO DALL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI TRANSITATI DALLO STATO AGLI EE.LL.
Giovedì 20 maggio’10 si è riunita l’assemblea dei lavoratori provenienti dagli Enti Locali della provincia di Campobasso, Foggia e Napoli. Alla fine dell’incontro è stato approvato, all’unanimità, il seguente documento.
In merito alla situazione ancora irrisolta di tutto il Personale, ex dipendente degli Enti Locali che è stato trasferito allo Stato dall’1-1-2000, per effetto dell’art. 8 della Legge n.124/99, va ricordato che a questi lavoratori, già in servizio nella Scuola, non sono stati riconosciuti, ai fini economici, tutti gli anni di servizio che avevano all’atto del passaggio allo Stato.
Nella regione Molise, i lavoratori ATA e Insegnanti Tecnico Pratici, hanno iniziato un lungo contenzioso con ricorso al Giudice del Lavoro, ed ai vari gradi di giudizio, nei quali hanno ottenuto ragione vedendosi riconosciuto il giusto inquadramento economico relativo a tutti gli anni di servizio maturati.
Nel 2005 il governo era intervenuto, con una norma interpretativa inserita nella legge finanziaria, vanificando i diritti dei lavoratori riconosciuti dalla stessa Corte di Cassazione.
La recente Sentenza della Corte Costituzionale del Novembre 2009, ha dichiarato legittimo il famigerato (comma 218, art.1 della legge 266/2005 - Legge Finanziaria 2006), determinando scenari contraddittori e e difformi a parità di condizioni, infatti:
· chi pur avendo ottenuto una sentenza favorevole, ma che non ha esperito tutti i gradi in giudizio, dovrebbe restituire anche gli arretrati e parte dello stipendio percepito;
· chi ha cause con ricorso in Appello, anche fra qualche anno, purtroppo avrà quasi sicuramente esito negativo;
· chi al momento del passaggio aveva per esempio un’anzianità di circa 25 anni se ne ha visti riconosciuti solo una parte e non ha neppure iniziato l’iter giudiziario.
Insomma, dopo 10 anni, questi lavoratori passati alle dipendenze dello Stato, ancora non vedono risolto il problema e si trovano nell’assurda condizione di dover percepire retribuzioni inferiori rispetto a colleghi che svolgono lo stesso lavoro ed hanno la stessa anzianità di servizio. Si tratta di una vera e propria ingiustizia da contrastare in tutti i modi.
Pertanto l’assemblea chiede alla Segreteria Nazionale della FLC Cgil di sostenere con forza in sede contrattuale la definizione di questa annosa vertenza, così come espresso anche dall’art.3 comma 147 della Legge Finanziaria 2008, di mettere in campo tutte le strategie e le azioni, comprese quelle che riguardano un coinvolgimento unitario, per ripristinare questo il diritto leso.
Approvato all’unanimità.

giovedì 13 maggio 2010

Italia Oggi 11 maggio 2010

Come vedete cari io mi muovo ancora e senza sindacati e politicanti.....
Comunque io non sto a Nocera ma ad Anzio il giornalisata ha commesso un errore ma il senso si capisce dall'articolo. Ieri a Roma al covegno nazionale dell'Unicobas ne ho parlato anche con DI PIETRO il quale mi ha promesso nei limiti delle sue possibilità interessamento al nostro problema.
Dovremmo essere rimasti a ieri 903 ITP ex EE.LL.ma il dato preciso me lo darà la settimana prossima il dottor CHIAPPETTA al quale ho chiesto appuntamento tramite il segretario nazionale della UIL scuola vi farò sapere.
Saluti.
Nando BARCAGLIONI

martedì 4 maggio 2010

PER I COLLEGHI DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO

Il segretario Regionale della Flc CGIL Sergio SORELLA mi ha comunicato in data odierna che l'incontro con il personale transitato dagli EE.LL. si terrà il giorno 20 maggio 2010 alle ore 15,30 presso la sede della Flc CGIL in Via Mosca,11 - Campobasso - . Alla riunione sarà presente anche Anna Maria SANTORO, responsabile nazionale della Flc CGIL. Si invitano tutti i colleghi ATA/ITP ex EE.LL. iscritti e non iscritti a partecipare numerosi all'assemblea, al fine di sollecitare il sindacato affinche' si impegni seriamente alla soluzione del problema, che si trascina da oltre 10 anni con ricadute decisamente negative per tutto il personale costretto a subire conseguenze economiche gravissime.
Roberto De Cristofaro.
P.S. Il collega ITP Timoteo CAPPELLA di Termoli è pregato di avvisare
il personale della propria zona.

giovedì 15 aprile 2010

COMUNICATO STAMPA ASSEMBLEA MACERATA

COMUNICATO STAMPA
Le Segreterie Provinciali dei Sindacati Scuola in merito al mancato riconoscimento dell’anzianità di Servizio, dei circa 400 lavoratori ex dipendenti degli Enti Locali, passati allo Stato dall’1-1-2000, hanno convocato su richiesta di diversi dipendenti, un’Assemblea Provinciale Unitaria del Personale ATA (Ausiliari, Tecnici ed Amministrativi) e ITP (Insegnanti Tecnico Pratici), per riportare all’attenzione delle Istituzioni e per fare una forte pressione sugli organi sindacali perché si arrivi ad una soluzione data la grave, assurda ed ingiusta situazione in cui si trovano tanti dipendenti scolastici.Infatti, Martedì 13 Aprile 2010 alle ore 16, presso l’Istituto Tecnico Commerciale “A. Gentili” di Macerata, alla presenza di 150 lavoratori della Scuola, tutti ex dipendenti degli Enti Locali, sono intervenuti i Segretari Provinciali: Giampaolo Cingolani per la FLC-CGIL, Anna Chiurchiù per la CISL-SCUOLA, Enrico Paolucci per la UIL-SCUOLA e Giovanni Bonvecchi per lo SNALS-SCUOLA.L’Assemblea svoltasi in un clima molto costruttivo e di proposta ha approvato il seguente documento che è stato inviato a tutte le Segreterie Centrali Sindacali ed agli organi di stampa, ricordando che:
· I lavoratori che prima del 2000 erano al servizio dell’Ente Locale sono stati fatti transitare obbligatoriamente nei ruoli dello stato e che ad essi non sono stati riconosciuti, ai fini economici, tutti gli anni di servizio che avevano all’atto del passaggio allo Stato. In Provincia di Macerata, i lavoratori ATA e I.T.P., coinvolti nel passaggio erano circa 400.
Molti hanno iniziato un contenzioso con ricorso al Giudice del Lavoro, dove hanno ottenuto ragione e quanto richiesto, ossia il giusto inquadramento economico relativo a tutti gli anni di servizio maturati, altri invece hanno perso in I° grado e presentato ricorso in Appello, con udienza fissata per esempio, nell’anno 2013, altri ancora hanno già lasciato il servizio per pensionamento.· Oggi, dopo la sentenza della corte costituzionale n.311 del novembre 2009, che ha dichiarato legittimo il famigerato (comma 218, art. 1 della legge 266/2005) - legge finanziaria 2006, vi sono lavoratori che, pur avendo ottenuto una sentenza favorevole, ma non ancora passata in giudicato, dovrebbero restituire gli arretrati già riconosciuti e parte dello stipendio percepito successivamente alla sentenza.Altri che sono ancora in attesa della conclusione di un iter giudiziario, ma che purtroppo avrà sicuramente esito negativo.
C H I E D O N O a tutte le Organizzazioni Sindacali, di sostenere con forza, in sede contrattuale la definizione di questa annosa vertenza, così come espresso anche (dall’art.3 comma 147 della Legge Finanziaria 2008), ricercando una soluzione che: “con lo strumento dell’accordo sindacale, possa garantire il riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata da tutto il personale prima dell’1-1-2000 e che, dalla data del 1° Gennaio 2010, permetta l’aggiornamento dell’inquadramento economico ivi compreso il personale che ha lasciato il servizio con ricalcalo delle spettanze da tale decorrenza”.
Il presente verbale viene firmato dal Presidente dell’Assemblea e da tutte le OO.SS provinciali che si impegnano a sostenerne le richieste contenute in tutte le sedi sindacali e istituzionali.
Al presente verbale vengono allegate le firme di tutti i presenti all’assemblea.
Macerata 13 Aprile 2010.
Il Presidente dell’Assemblea Piero Ciuffoni.

EX EE.LL. MACERATA

Ieri a Macerata presso l'ITC, si è tenuta un'assemblea sindacale provinciale unitaria a cui hanno partecipato 150 persone tutti lavoratori della Scuola ex degli EE.L.Sono stati presenti tutti i Segretari Provinciali d CGIL-CISL-UIL e SNALS, come puoi constatare dall'allegato Comunicato Stampa che puoi publicare sui Blog e che oggi ho inviato alle Redazioni locali di:- Il Messaggero- Il Resto del Carlino- Il Corriere Adriatico- RAI 3 Tg Marche- TVRS- Video Tolentino- Multiradio TolentinoSono riuscito a far convocare quest'assemblea in forma unitaria e per via ufficiale, grazie alla convinta e totale disponibilità di Giampaolo Cingolani Segr. flc-cgil poichè anch'io iscritto, ho cercato anche di avvertire direttamente molti dipendenti ed infatti abbiamo avuto una ottima partecipazione, in considerazione del fatto che tutti gli ex EE.LL. eravamo quasi 400 e che molti sono nel frattempo andati già in pensione.Tutti hanno firmato la loro presenza ed i sindacalisti si sono anche impegnati di portare la questione agli organismi centrali. Oggi tra l'altro inizia a S. Benedetto del Tronto il Congresso Naz.le della FLC ed il documento concordato ieri, verrà sottoposto all'approazione congressuale.
Io ho cercato di far leva su quanto previsto al comma 147 della Finanziaria 2008 e sul fatto che è SOLO UN ACCORDO POLITICO/SINDACALE che ci potrebbe far risolvere, in parte, il problema CON DECORRENZA CERTA dall'1-1-2010
PER TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI.
Cordialmente.Piero.

lunedì 12 aprile 2010

VERBALE TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE



Cari colleghi,

oggi siamo stati convocati dall’USP di Cremona per il tentativo obbligatorio di conciliazione della nostra richiesta di ricostruzione della carriera Sulla base l’art. 66, c. 6, del CCNL Scuola del 4/8/1995, confermato dall’art. 142, comma 1, lettera g) del CCNL 24/7/2003, modificato dall’accordo 2/2/05.

Come previsto,il tentativo è stato esperito con esito sfavorevole senza un accordo tra le parti.

La motivazione addotta e che la materia e regolata dal comma 218 della legge finanziaria (n.266/2005) che ha fornito una chiara interpretazione sul nostro caso sulla base del trattamento economico all’atto del trasferimento.

Nel verbale che allego ho fatto inserire la dicitura "Il Sig. Lo Verso insiste nelle sue domande, come specificate nell'istanza depositata il......, fatto salvo in ogni caso il suo diritto al più favorevole computo di tutta l'anzianità maturata alle dipendenze dell'Ente Locale di provenienza a sensi dell'art. 8 della legge 124/1999 nel suo chiarissimo testo originario e di eventuali ulteriori futuri benefici contrattuali in materia".

Visto che e stato rigettato con la motivazione del comma 218 e noi chiedavamo l’adempimento delle norme contrattuali sopra menzionate ho fatto inserire che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, afferma che l’art. 6 della Convenzione non consente allo Stato, di emanare leggi “interpretative-retroattive” per ottenere delle sentenze favorevoli nei processi in cui l’amministrazione statale sia parte in causa

enzo


domenica 11 aprile 2010

TENTATIVO DI CONCILIAZIONE

COMUNICAZIONE PER QUELLI CHE HANNO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE.

Si deve compilare un verbale, in cui si dà atto della presenza delle parti. Fate verbalizzare quanto segue:"Il Sig. ................... insiste nelle sue domande, come specificate nell'istanza depositata il......, fatto salvo in ogni caso il suo diritto al più favorevole computo di tutta l'anzianità maturata alle dipendenze dell'Ente Locale di provenienza a sensi dell'art. 8 della legge 124/1999 nel suo chiarissimo testo originario e di eventuali ulteriori futuri benefici contrattuali in materia".
La controparte probabilmente dichiarerà che non può accogliere l'istanza.
Si darà atto dell'esito negativo del tentativo.

Domani noi del cremasco saremo convocati per il tentativo.


enzo

giovedì 8 aprile 2010

I GAMBERI

La lega a Suo tempo ha fatto la battaglia per farci passare gli ex enti locali allo stato.

Ora ...........sembrerebbe che si torni indietro....come i gamberi.

enzo

La scuola pubblica passerà alle regioni

Sono appena terminate le elezioni comunali e regionali, e l’On. Goisis della Lega, forte dell’altissimo consenso ottenuto in tutto il nord Italia decide di presentare un proprio disegno di legge in materia organi collegiali e stato giuridico del personale docente, stravolgendo il progetto presentato dal presidente della settima commissione della Camera dei Deputati l’on. Valentina Aprea del Popolo della Libertà.
I punti che faranno discutere e rivoluzioneranno il sistema dell’istruzione pubblica sono:
1) Il reclutamento del personale che dovrà avvenire su base regionale
2) I dirigenti, docenti e personale Ata passeranno ai ruoli regionali, non più dipendenti statali.

Ancora più grave sarà l’eliminazione della contrattazione nazionale che verrà sostituita da tanti contratti quante sono le Regioni italiane. Verranno creati gli albi regionali e per poter accedere bisognerà essere residenti nella regione stessa ed impegnarsi a non chiedere trasferimento per almeno 5 anni.
Inoltre nei programmi di concorso sarà prevista anche una prova relativa alla cultura locale. Cambierà anche la “governance” delle istituzioni scolastica.
Gli organi diventeranno tre: Consiglio dell'istituzione, collegio dei docenti, dirigente scolastico.
Le scuole saranno dotate di autonomia statutaria e saranno finanziate direttamente dalle Regioni, ferma restando la possibilità di ricevere contributi anche dalle famiglie, da enti pubblici, privati e soggetti esterni.
Non mancherà infine un richiamo ai programmi di studio: "Le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado - si legge nella proposta Goisis - utilizzeranno una parte del curricolo obbligatorio per la costruzione di percorsi interdisciplinari dedicati alla conoscenza del territorio di appartenenza, dal punto di vista storico, culturale, ambientale, urbanistico, economico, sportivo".
Il ddl è stato depositato presso l’ufficio di presidenza della Camera il 30 marzo e nei prossimi giorni dovranno esserne definite le modalità di esame.
Se la Lega dovesse “puntare i piedi” il provvedimento potrebbe andare in Commissione già prima della pausa estiva.
Fonte dati: Tecnica della scuola

Paolo Latella
Responsabile Italia dei Valori
Gruppo tematico Scuola
Provincia di Lodi

mercoledì 31 marzo 2010

PER PIPPO DI BARCELLONA P.G.

PER PIPPO DI BARCELLONA P.G.


Mettiti in contatto con Vincenzo LO VERSO al seguente numero telefonico :
3497293449

oppure scrivi al seguente indirizzo di posta elettronica.

vincenzoloverso@tiscali.it

LA FLC RISPONDE

da Vincenzo lo verso

Sul tema Ata ex EE.LL. la FLC CGIL ha espresso e continuerà ad esprimere chiaramente la propria posizione. In particolare, questo è quanto riportato testualmente al punto "Coerenza con gli impegni già presi" della nostra piattaforma contrattuale per il contratto scuola 2010/2012: ...Ribadiamo l'assoluta necessità che vengano reperiti finanziamenti specifici per esaminare e risolvere la posizione "giuridico-economica" del personale docente e ATA transitato dagli EE.LL. (vedi art. 3 comma 147 legge finanziaria 2008).Una precisazione rispetto alla frase "VOI il contratto nazionale 2008/2009 lo avete firmato senza neppure un accenno alla nostra vertenza?". La FLC CGIL non ha firmato il biennio economico 2008/2009. Una delle motivazioni, come è possibile leggere nella nostra dichiarazione a verbale, è proprio il mancato rispetto degli impegni assunti con il precedente CCNL (personale transitato dagli EE.LL., anzianità dei precari, ecc).Saluti.FLC CGIL nazionale

PER IL COLLEGA PIPPO DI BARCELLONA P.G.

MI SONO PERVENUTE LA SOTTOSTANTI MAIL DAL COLLEGA PIPPO DI BARCELLONA P.G.IL QUALE UNITAMENTE A DUE COLLEGHE SI TROVA NELLA SITUAZIONE DESCRITTA NELLE MAIL, SE QUALCHE LETTORE DEL BLOG PUO' DARE DEI SUGGERIMENTI AI COLLEGHI SUL PERCORSO DA SEGUIRE PUO' SCRIVERE UNA MAIL AL SEGUENTE INDIRIZZO : rosteda@libero.it

1^ MAIL
" Salve, sono un collaboratore scolastico transitato dal comune allo stato che ha avuto riconosciuta l'anzianità di servizio ai fini economici con una sentenza di primo grado del 21/03/2006 passata in giudicato in quanto l'avvocatura dello stato non ha prodotto appello ancora oggi. Chiedo aiuto per sapere se oggi 26/03/2010 posso far valere i miei diritti o la Corte Costituzionale con la sentenza del 03/11/2009 li annulla.Cordiali saluti "

2^ mail
" Sempre da pippo,alla Cortese attenzione di Roberto De Cristofaro.Parlando col carissimo amico che da tempo segue la vicenda, mi ha espresso delle incertezze riguardo il famoso comma 218, che a suo parere sembra rende valide solo le sentenze passate in giudicato emesse prima del 01/01/2006. Preciso che mesi fa nell'incertezza della sua validità ho notificato la sentenza,chiedendo la ricostruzione di carriera.L'ufficio scolastico provinciale di Messina reparto ata, tramite i suoi legali, invia una nota alla II direzione didattica di Barcellona p.g. scuola dove presto servizio da 29 anni, precisando che L'avvocatura non ha potuto proporre appello, in quanto la competente cancelleria non ha trasmesso copia della sentenza, nonostante la richiesta formulata in data 19/04/2006. Per quanto di competenza si archivia la pratica.A questo punto non so quale sia la strada da seguire spero mi voglia indicare quella piu' giusta.
Cordiali Saluti da pippo che scrive dalla Sicilia e da due colleghe che si trovano nella stessa situazione."

giovedì 25 marzo 2010

4 GATTI

DAL BLOG

http://blog.libero.it/entilocali/

Post n°720 pubblicato il 25 Marzo 2010 da exentilocali

Ieri dopo ore di attesa e dopo esserci sorbiti un bell'esempio di retorica ecc ecc.
Noi ex enti locali di Erba, siamo riusciti a parlare per un solo minuto con il ministro Calderoli, abbiamo illustrato velocemente la situazione e immancabilmente ci siamo sentiti rispondere dal ministro che non era a conoscenza di questo problema.
Purtroppo l'on. Rivolta che per mesi ci ha aiutato e ci aveva anche garantito che all'inizio del 2009 la situazione sarebbe stata risolta, ha poi visto che con questo governo non si cavava un ragno dal buco, così ha pensato bene di defilarsi e ieri quando ci ha visto parlare con il ministro se lo è presa sotto braccio e e se lo è portato via dicendo che avrebbe lei illustrato la situazione.
All'onorevole avevo anche scritto una lettera piena di amarezza quando sono arrivate le lettere che intimavano i rimborsi, questa lettera è stata interpretata come un attacco personale per cui mi ritrovo contro il presidente del consiglio comunale, il sindaco di Erba e lei.
Questo atteggiamento e quello di ieri mi indigna e mi fa incazzare, ci ritroviamo a essere vittime di questa ingiustizia e oltretutto chi è in qualche modo dall'altra parte del tavolo ha anche il coraggio di fare l'offeso e mi indica come un ingrato.
Ieri siamo tornati a casa veramente inviperiti e se prima stavamo mollando un po' demoralizzati e un po' disillusi, abbiamo deciso di continuare con più forza di prima, purtroppo si deve anche ammettere che non aiuta l'atteggiamento di molti colleghi, lunedì avevo fatto un richiamo sul blog per presentarci in massa (noi comaschi) a questo convegno, avevamo anche telefonato alle scuole vicine per chiedere la partecipazione, risultato ? siamo andati in 4.
Sempre con amarezza saluti a tutti Giuseppe

PER I COLLEGHI DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO

Il segretario Regionale della Flc CGIL Sergio SORELLA mi ha comunicato la disponibilità di Anna Maria Santoro di venire a Campobasso per un incontro con i transitati dagli EE.LL. L'assemblea si potrà fare dopo Pasqua, anche perchè per quella data dovrebbe uscire l'atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale ed uno dei punti della piattaforma contrattuale è la risoluzione del problema del personale ATA / ITP ex EE.LL. Sarà mia cura comunicarvi la data
dell'assemblea, fermo restando l'impegno della Flc di publicizzare l'incontro in maniera capillare.
Roberto De Cristofaro.

lunedì 22 marzo 2010

ASSEMBLEA SINDACALE - CAMPOBASSO

AI COLLEGHI DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO

Comunico che il segretario regionale della FLC CGIL Sergio SORELLA ha accettato la mia richiesta di indire un’assemblea riservata solo al personale A.T.A / ITP ex EE.LL., al fine di trattare esclusivamente la nostra vicenda.
L’assemblea si terrà presumibilmente il giorno 31 marzo 2010 , alle ore 16,00 presso la sede della CGIL – Via Mosca, 11- Campobasso-
All’assemblea dovrebbe partecipare anche Annamaria SANTORO responsabile Nazionale della Flc CGIL del personale A.T.A –
Con un successivo comunicato vi confermerò la data dell’assemblea, che sarà pubblicizzata anche dalla Flc tramite i soliti canali.
Invito tutti i colleghi iscritti e non iscritti a partecipare numerosi all’assemblea, perché sarà l’occasione per formulare proposte, nonché per sollecitare il sindacato a farsi carico del problema in maniera seria e fattiva.
Roberto DE CRISTOFARO

sabato 20 marzo 2010

PERSECUZIONE

Desidero inviare un breve riepilogo sugli avvenimenti che stanno nuovamente colpendo mio marito e i suoi colleghi e che rasentano l’incredibile.
L’anno scorso, come molti altri colleghi in Italia, abbiamo dovuto restituire in un un’unica soluzione le somme, cosiddette non compensabili, perché la sola trattenuta del quinto dello stipendio, per la durata di cinque anni, non sarebbe stata sufficiente per pagare il debito che, ricordo, oscillava tra i 33.000 e i 40.000 euro.
Nel 2010, a fronte delle somme versate, la Direzione Provinciale del Tesoro avrebbe dovuto consegnare il CUD ai lavoratori decurtato delle somme pagate nel 2009 e rimborsare tra gennaio ed aprile le imposte versate in eccedenza.
Ma …udite… udite…. A Trieste NO!
Il “solito direttore” della Direzione Provinciale dei Servizi Vari del MEF di Trieste non vuole restituirci il denaro e, a tutt’oggi (18 marzo), non ci ha ancora consegnato il CUD cartaceo. Preciso che il CUD telematico per mio marito e i suoi colleghi non lo hanno mai messo in linea sul sito.
A gennaio, immaginando che il MEF si sarebbe comportato in questo modo, abbiamo consegnato allo sportello la richiesta di correzione del CUD e contestualmente abbiamo chiesto il rimborso dell’imposta versata in eccedenza. Quasi non volevano accettare la domanda perché sostenevano , sempre allo sportello, che questo tipo di operazioni sono prassi normali e pertanto il lavoratore non è tenuto farne richiesta. Qualche settimana dopo, sempre allo sportello, ci hanno garantito che a marzo avremmo ricevuto il CUD e ad aprile il conguaglio fiscale, che per uno di noi ammontava a circa 4.000 euro .
Purtroppo il solito “direttore” ha bloccato tutto e oggi siamo senza CUD e senza rimborso. Lunedì abbiamo spedito una raccomandata per obbligarli ad una risposta in base alla legge 241 del 1990.
Oggi personalmente sono andata al comando della Guardia di Finanza dove, una volta descritto il fatto, mi hanno risposto che pur essendo della Guardia di Finanza non ne sapevano molto di IRPEF. Mi hanno anche detto che presentare una denuncia poteva essere rischioso e come un boomerang si poteva trasformare in una denuncia nei nostri confronti per diffamazione. Ho chiesto loro di fare almeno una telefonata, ma, parlando con il loro superiore e spiegando a chi doveva essere rivolta questa telefonata (il solito direttore) non hanno alzato la cornetta e mi hanno salutata cordialmente.
Dimenticavo……. sono stata ricevuta da questo maresciallo nell’atrio d’ingresso e più precisamente accanto alla porta d’ingresso e per privacy mi hanno fatta spostare ai lati del portone dicendomi che lì potevamo parlare più tranquillamente ……
Il maresciallo mi ha anche detto che se non dovessimo ricevere questo CUD di passare pure lì da loro perché avrebbero provveduto a trascrivere le nostre dichiarazioni che poi sarebbero state utili al CAF per compilare la dichiarazione dei redditi senza certificazione fiscale ma con le sole buste paga. CARINI VERO???????????
Ho informato il sindacato, ho telefonato all’on. Aprea, domani scriverò a Tremonti e a Brunetta, ma tutto questo solo per sfogo tanto il CUD ed il rimborso fiscale non ce lo danno.
Questo è avvenuto a Trieste nell’evoluto Nord Est e non, con il massimo del rispetto, nel profondo Sud.
Ho ancora altre cose da raccontarti riguardo la ricostruzione di carriera ma sarà in un’altra mail.
Cordialmente.
Susanna

venerdì 19 marzo 2010

DAI COLLEGHI DI MACERATA

Ordine del Giorno presentato dalla Commissione Politica al
Congresso Provinciale FLC di Macerata dell’1-3-2010
La Commissione Politica dei delegati al 2° Congresso Provinciale FLC di Macerata, fa proprie le numerose sollecitazioni espresse nelle varie Assemblee precongressuali ed oggi nel corso del dibattito in merito alla situazione ancora irrisolta di tutto il Personale, ex dipendente degli Enti Locali che è stato trasferito allo Stato dall’1-1-2000, per effetto dell’art.8 della Legge n.124/99,
A questi lavoratori che erano già in servizio nella Scuola, non sono stati riconosciuti ai fini economici, tutti gli anni di servizio che avevano all’atto del passaggio allo Stato.
Nella Provincia di Macerata, i lavoratori ATA e I.T.P., coinvolti nel passaggio erano circa 400. Molti hanno iniziato un contenzioso con ricorso al Giudice del Lavoro, dove hanno ottenuto ragione e quanto richiesto con il giusto inquadramento economico relativo a tutti gli anni di servizio maturati, altri invece hanno perso in I° grado e presentato ricorso in Appello, con udienza fissata per esempio nell’anno 2013, altri ancora hanno già lascito il servizio per pensionamento.
Ora dopo la recente Sentenza della Corte Costituzionale del Novembre 2009, che ha dichiarato legittimo il famigerato (comma 218, art.1 della legge 266/2005 - Legge Finanziaria 2006), si ha l’assurdo che:
· chi pur avendo ottenuto una sentenza favorevole, ma che non ha esperito tutti i gradi in giudizio, dovrebbe restituire anche gli arretrati e parte dello stipendio percepito;
· chi ha cause con ricorso in Appello, anche fra qualche anno, purtroppo avrà quasi sicuramente esito negativo;
· chi al momento del passaggio aveva per esempio un’anzianità di circa 25 anni se ne ha visti riconosciuti solo una parte e non ha neppure iniziato l’iter giudiziario.
Insomma c’è molta rabbia e disorientamento per il diverso trattamento economico percepito dai lavoratori coinvolti che, dopo 10 anni, ancora non vedono risolto il problema, pur non essendo di secondaria importanza.
Pertanto si sollecita la Segreteria Nazionale della FLC di sostenere con forza, in sede contrattuale la definizione di questa annosa vertenza, così come espresso anche (dall’art.3 comma 147 della Legge Finanziaria 2008).
Nel frattempo i lavoratori coinvolti della Provincia di Macerata, verranno convocati in un’Assemblea Unitaria provinciale per sollecitare sia le Segreterie Sindacali Nazionali, sia le Istituzioni sulla necessità di chiudere in sede contrattuale la vicenda del personale ATA ed ITP ex EE.LL sul mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio.

RICOSTRUZIONE DI CARRIERA

Cari colleghi,

ieri pomeriggio ho avuto un'incontro con l'avvocato Sullam di Milano , mi ha comunicato che voleva effettuare un ricorso pilota nella circoscrizione di Milano,riguardante il riconoscimento ai fini giuridici ed economici di tutti i servizi prestati di ruolo e non di ruolo presso le Scuole Statali fino al 31/12/99 (art. 66, c. 6, del CCNL Scuola del 4/8/1995).

Quindi s'invitano i colleghi del milanese che intendano ricorrere giudizialmente di prendere contatti con l'avvocato.

A tal proposito si prega di scrivermi per ricevere mail e il telefono dell'ufficio dell'avvocato.

vincenzoloverso@tiscali.it

venerdì 5 marzo 2010

IL PROCESSO DI LAVORO 2010

Leggetevi bene questo appello dei giuristi democratici tenetelo in considerazione e fatelo presente ai ricorrenti nel caso doveste iniziare nuove cause di lavoro, ma soprattutto ricordatevelo quando andrete a votare.

Rosella Arditi

La nuova disciplina delle spese di lite, introdotta dalla L. 69/2009, manifesta ricadute rilevanti e gravi, nel campo della giustizia del lavoro, che non sono state fino ad ora còlte, né tra gli operatori del diritto applicato, né in dottrina.
I promotori della presente iniziativa intendono proporre la riflessione sul tema e sollecitare l’ampio dibattito che esso merita, sia mirando ad un’interpretazione compatibile con le specificità della giustizia del lavoro, sia, per quanto il primo intento non sia possibile, per elaborare una articolata eccezione di incostituzionalità.

I “nuovi” precetti contenuti negli artt. 91, 92, 96 cpc riformati, trasposti dal processo civile, entro cui soltanto, apparentemente, sono stati pensati, al processo del lavoro cancelleranno di fatto i cardini della disciplina speciale, costituiti dalla funzione di tutela asimmetrica, sia sostanziale che processuale, della parte strutturalmente più debole del rapporto e che ricorre alla giustizia per invocare il riequilibrio tra forze che la realtà ribadisce diverse.
Nel processo del lavoro l’attore è sempre il lavoratore (o il sindacato) che chiedono al Giudice di “ristabilire” la giustizia già violata dai poteri fattuali del datore di lavoro. Ancora, altra peculiarità del processo del lavoro è costituita dal fatto che il lavoratore attore agisce spesso “a controprova” (licenziamento, trasferimento, impugnazione sanzioni disciplinari ecc.) e dunque pare avventato e gratuito, almeno in tali casi, addebitargli puramente e semplicemente, come sembra volere il nuovo art. 92 cpc, la soccombenza nella causa.
Di tali principi, del resto, ha tenuto conto la giustizia del lavoro per tutta l’esperienza del processo riformato, facendo larghissimo uso, condiviso e non certo ideologico, della compensazione delle spese “per giusti motivi” nei casi di soccombenza del ricorrente.

1. La prima, rilevante novità introdotta dalla riforma del codice di procedura destinata - o quantomeno potenzialmente idonea - a condizionare pesantemente le sorti della “parte debole” del rapporto di lavoro (e quasi sempre “parte debole economicamente”, nel processo) è quella introdotta dalla modifica del secondo comma dell’art. 92 in ipotesi di soccombenza del ricorrente, che potrebbe indurre il Giudice ad applicare il principio della compensazione delle spese (previa motivazione) solo in ipotesi eccezionali.
Il principio, ragionevole nel processo civile, trasposto senza apparente ponderazione o adattamento nella giustizia del lavoro, ci pare urtare con quelli che per 35 anni sono stati i cardini del sistema speciale: il diritto sostanziale del lavoro, prima ancora che il processo che gli dà effettività, è un diritto asimmetrico, che nasce e vive per tutelare la parte economicamente e strutturalmente più debole e serve per dare attuazione all’uguaglianza attraverso il tentativo di superare gli ostacoli che di fatto la negano, come proclama l’art. 3 co. 2 Cost. Questo, e non ragioni ideologiche, il motivo per cui i giudici hanno fatto sino ad oggi larghissimo uso della compensazione delle spese motivandola con la ricorrenza di “giusti motivi” .
Ove i magistrati non dovessero accogliere un’interpretazione costituzionalmente orientata e comunque coerente con i principi del diritto del lavoro che consenta al Giudice del Lavoro di ravvisare, proprio in tali principi e/o nella natura a controprova della causa, le “gravi ed eccezionali ragioni” che consentono la compensazione delle spese sarà indispensabile sollevare un’eccezione di incostituzionalità.

2. Ed ancora, è necessario chiarire e delimitare la portata dell’ultimo comma dell’art. 96 cpc. che, - anche in combinato disposto con il nuovo art. 91 cpc - sembra aprire ad un intervento punitivo ed imprevedibilmente quantificabile da parte del giudice, che può oggi “anche d’ufficio, condannare la parte soccombente al pagamento, in favore della controparte, di una somma equitativamente determinata”.
La “regola” del carico delle spese così codificata, e la vaga possibilità della “punizione” evocata dall’art. 96 cpc, colpiranno poi inevitabilmente i soggetti più deboli economicamente e le domande più “povere”: agli uni ed alle altre il legale responsabile dovrà prospettare possibili costi connessi al complesso gioco processuale (ivi compresa l’ipotesi, ulteriormente pesante, di vittoria in primo o nei primi due gradi di lite seguita dalla soccombenza nel successivo: con liquidazione delle spese, e magari della “sanzione ex art. 96 cpc, anche dei gradi precedenti) che scoraggeranno l’accesso alla giustizia ben più gravemente che non in solo rapporto alla apparente fondatezza o meno della domanda.
Ancora, la riforma scoraggerà enormemente sia le cause per condotta antisindacale, data la notoria ristrettezza economica delle OO. SS. (che saranno sospinte a spostare sul piano conflittuale delicate divergenze sulle regole del confronto, che solo la giustizia deve dirimere), sia ogni tentativo di criticare, in cause pilota, orientamenti giurisprudenziali non condivisibili o di proporre vertenze di principio o di principi, siccome destinate ad affrontare costi e rischi (art. 96 cpc) onerosi.

3. Il nuovo testo dell’art. 91 cpc prevede che se il giudice “accoglie la domanda in misura non superiore all’eventuale proposta conciliativa, condanna la parte che ha rifiutato senza giustificato motivo la proposta al pagamento delle spese del processo maturate dopo la formulazione della proposta, salvo quanto disposto dal secondo comma dell’art . 92”.
Invero la disposizione, a ben riflettere, comporta una previsione solo a sfavore del lavoratore-attore. E' solo a questi che concretamente parla il nuovo precetto, con la minaccia di condanna al pagamento di spese legali (e nemmeno una compensazione) a carico della parte parzialmente vittoriosa: possibilità che fino ad oggi era fermamente esclusa dalla giurisprudenza. Mentre non pare che la norma abbia senso se letta pensando al datore. Non solo perché parla di "domanda", ma soprattutto perché se a soccombere parzialmente sarà il datore, è del tutto ovvio che egli sia condannato alle spese, salvo compensazione - totale o parziale - ex art. 92, in ragione del parziale accoglimento della domanda.
La riforma minaccia poi di “comporsi” con il DDL 1441 Quater -B, appena approvato in terza lettura dalla Camera dei Deputati ed attualmente al riesame del Senato (DDL 1167-B), rendendo risultato doppiamente incongruo, ovvero di lasciare che l’”adattamento” delle norme sulle spese di lite al processo del lavoro sia ritenuto insito nella progettata riforma, nonché di rendere ulteriormente pericolose le norme degli artt. 91 e 96 cpc.
Il testo dell’art. 420 cpc, che il DDL 1167-B si propone di modificare, infatti, prevede che il giudice, oltre a tentare la conciliazione della lite, “formula alle parti una proposta transattiva”, aggiungendo che il relativo rifiuto “senza giustificato motivo costituisce comportamento valutabile dal giudice ai fini del giudizio”.
Posto che l’art. 96 cpc, nell’attribuire al giudice, “anche d’ufficio”, il potere apparentemente sanzionatorio richiama l’art. 91 cpc, che fa a sua volta riferimento all’”eventuale proposta conciliativa”, il combinato disposto delle norme (vigenti ed in progetto) potrebbe portare all’effetto che il giudice si determini sia sulle spese, sia sulla sanzione dell’art. 96 cpc proprio perché la parte ha rifiutato la sua proposta conciliativa. Di più: facendo l’art. 91 cpc riferimento all’ipotesi di una domanda parzialmente accolta (“in misura non superiore all’eventuale proposta conciliativa”), è gioco forza, nella giustizia del lavoro ove l’attore è sempre il lavoratore o il sindacato, dedurre che la “minaccia” espressa dai combinati disposti citati sia rivolta proprio e soprattutto a questi ultimi. Con effetti ulteriormente ingiusti a mente dei principi cardine del diritto del lavoro dianzi evocati.
Agli affetti la normativa pare incompatibile con i precetti costituzionali, e segnatamente con quelli degli artt.1. 2, 3, co. 2, 4, 24 e 35, atteso che il “lavoro” nella nostra Costituzione , oltre a costituire uno dei principi fondamentali, è considerato come strumento di realizzazione della persona umana, i cui diritti inviolabili sono riconosciuti e garantiti attraverso “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” .
4. Le novità di cui si è parlato si inseriscono in un uno status quo in cui, paradossalmente, l'onere effettivo delle spese di lite già non grava ugualmente le parti: l'impresa non sostiene l'iva della notula del suo legale (partita di giro); il lavoratore la sopporta come un costo. L'impresa porta il costo della notula (e quello di eventuale soccombenza) in detrazione dal reddito; il lavoratore no. Ciò comporta conseguentemente che l’apparente - già di per sé ingiusto - principio di “parità” delle parti è addirittura fortemente sbilanciato a favore della parte economicamente più forte.
I proponenti chiedono il contributo di idee di tutti i giuristi (avvocati, giudici e studiosi)che condividono queste considerazioni, anche per poter preparare al meglio un apposito convegno urgente (da tenersi entro il prossimo mese di marzo) convegno che vedrà l’intervento, innanzitutto, di chi assumerà il coordinamento scientifico dell’iniziativa.

venerdì 26 febbraio 2010

U.S.P. DELL'AQUILA - MANCATA CONCILIAZIONE

PRESSO L'U.S.P. DELL'AQUILA SI E' SVOLTO IL TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE RIGUARDANTE QUATTRO COLLEGHI EX EE.LL. CHE AVEVANO RICHIESTO L'APPLICAZIONE DELL'ART.66 COMMA 6 DEL CCNL SCUOLA DEL 4/8/1995, AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL SERVIZIO PRESTATO PRIMA DEL 1.1. 2000 PRESSO LE SCUOLE STATALI.
PURTROPPO LA CONCILIAZIONE NON HA DATO ESITO POSITIVO.

mercoledì 24 febbraio 2010

COMINCIAMO BENE

DAL BLOG
http://blog.libero.it/entilocali/

Post n°687 pubblicato il 24 Febbraio 2010 da exentilocali

Ho mandato questa lettera alla redazione di cominciamobene@rai.it.
Se lo ritenete giusto fatelo anche voi. Ciao, Gaetano La Manna.


Cara Redazione, voglio sottoporre alla Vs attenzione , una tragica situazione che vede coinvolti dall'1.1.2000 (dieci anni) circa 42000 Pubblici dipendenti dello Stato(ITP ed ATA). A quella data transitammo, ope legis, nei ruoli statali del Ministero dell'Istruzione (allora Pubblica Istruzione) tramite l'art.8 della L.124/99 che ci riconosceva , ai fini giuridici ed economici, il servizio DI RUOLO prestato negli ex Enti Locali ,nei quali eravamo inquadrati con servizio effettivo nelle scuole. Orbene, ops, ormale alla data odierna, quello che doveva essere un normale percorso di riconoscimento del servizio ,prestato negli ex ee.ll non ci è stato ancora dato. Chi vi scrive, Insegnante tecnico pratico, ha percepito ,fino al 31 agosto 2009 perchè dal primo settembre ho dato le dimissioni volontarie, uno stipendio pari a 21 anni di servizio mentre il mio effettivo servizio era di 39 anni. C'è ancora del peggio. A molti colleghi ,che avevano vinto i ricorsi con sentenza del Giudice del Lavoro, lo Stato concesse la ricostruzione della carriera e dette lo stipendio aggiornato e gli arretrati. Una disgrazia! Col comma 218 della legge finanziaria 2005 il governo ha annullato quelle sentenze e pretende, con ingiunzioni e pignoramenti, la restituzione di quelle somme che i Giudici hanno giustamente concesso con sentenza.,, Cara Redazione, Vi prego e Vi preghiamo di non sottovalutare questo scritto con il ragionamento: ma che volete avete uno stipendio! E' vero, a confronto di tante situazioni più tragiche ma resta il fatto che siamo stati scippati dei nostri diritti i quali, in un passato recente, altre categorie di lavoratori pubblici ne hanno beneficiato. Spero che ci darete ascolto, un cordiale saluto, Gaetano La Manna

venerdì 12 febbraio 2010

DAL COLLEGA MARCO DI LODI

Ciao colleghi,sono Marco M. da Lodi,sono un'assistente tecnico ex ente locale.Ho contattato il prof. Paolo L. Responsabile Italia dei valori del Gruppo Tematico Scuola della Provincia di Lodi, in merito al contenzioso che abbiamo con lo Stato.Il professore è anche iscritto all'Ordine dei Giornalisti,ha letto tutti i documenti che riguardano la nostra posizione, mi ha chiesto se può iniziare una campagna di sensibilizzazione per la nostra causa,inizierà a scrivere degli articoli tipo lettere da inviare a tutte le redazioni di Italia, perchè la prima cosa da fare è informare tutta l'opinione pubblica del grande disagio economico che lo Stato sta perpretando sulla nostra pelle. In più creerà nella newsletter del gruppo tematico scuola, un'area dedicataal personale ATA.
La newsletter viene inviata a più di 4900 persone in Italia.Gli articoli e i documenti che il professore invierà alle redazioni verranno allegate anche al vostro indirizzo email, se non siete d'accordo inviatemi una riposta del tipo: non voglio riceverele notizie sul personale Ata.

mercoledì 10 febbraio 2010

LA NAZIONALE AVVERSARIA

é un po datata ma sempre attuale...

a cura di Carlo Bertani

http://www.carlobertani.it/la_nazionale_avversaria.htm

enzo

DOCUMENTO CONGRESSO UIL -LECCE 25-26 E 27 GENNAIO 2010

Documento Finale
Il XII Congresso nazionale della UIL Scuola approva le Tesi congressuali e le proposte della relazione introduttiva.
In particolare ritiene che vada fatta una proposta alle altre organizzazioni rappresentative del comparto scuola per verificare:
a) la disponibilità a regole condivise per la sottoscrizione di accordi, o dichiarazioni di sciopero. Ciò è fattibile considerando l’attuale condiviso, democratico e trasparente sistema di certificazione della rappresentatività (che andrebbe esteso al settore privato), evitando veti, iniziative di sigla, unilaterali che stanno duramente minando l’autorevolezza dell’azione sindacale.
La UIL Scuola non intende amplificare le divisioni, ma ritiene che i lavoratori sarebbero meno tutelati, se il sindacato si condannasse all’immobilismo.

CONTRATTO

Il Congresso nazionale della UIL Scuola ritiene che debba essere rapidamente sottoscritto il contratto dell’Area V per il quadriennio 2006 – 09 e per i due bienni economici 06-07 e 08-09.
Per il contratto di comparto vanno rispettati tempi, modalità e risorse come da impegni assunti dal Governo nell’accordo sul nuovo modello contrattuale nell’impegno di risorse aggiuntive per la scuola, e nel calendario definito, dopo l’incontro con i sindacati di dicembre, dal Ministro della Funzione Pubblica.
La UIL Scuola auspica che in sede di negoziato possa realizzarsi una condivisione dei contenuti del contratto per il triennio 2010 – 2012, anche da parte della FLC CGIL.
Il contratto dovrà prevedere una formulazione chiara in grado di dare certezza di esigibilità delle tutele indicate.
La UIL Scuola sollecita la individuazione di risorse in grado di dare una soluzione, in sede contrattuale, alla annosa questione del riconoscimento dell’anzianità di servizio del personale ex – Enti locali.
Il Congresso impegna la Segreteria nazionale a proporre un incontro con gli altri sindacati rappresentativi del comparto per verificare la possibilità di proposte e azioni comuni per rafforzare l’azione sindacale.
La UIL Scuola è impegnata a sostenere anche con la mobilitazione la esigenza di concludere il contratto entro giugno.
Il Congresso della UIL Scuola sollecita il Governo a inserire l’istruzione come punto centrale per accompagnare la ripresa.
L’obiettivo della valorizzazione del lavoro deve consentire di superare le distanze tra competenze, responsabilità, impegno e retribuzione.
Il piano di investimenti sollecitato deve indirizzarsi a sostenere le retribuzioni, la formazione, l’impegno del personale docente, ata, dirigente scolastico.
Il Congresso ritiene che le forze politiche debbano eliminare la scuola dalla agenda dello scontro politico, e fare uno sforzo mirato a garantire continuità, al di là delle legislature che mutano, dei processi di riforma, un adeguato sostegno alle scuole e al personale, un piano finanziario connesso al PIL per riequilibrare il rapporto tra spesa per l’istruzione e PIL, e tra spesa per l’istruzione e insieme della spesa pubblica.
La UIL Scuola rilancia la riforma degli organi collegiali.
Ecc. ecc. .........

martedì 9 febbraio 2010

MESSAGGIO PER I COLLEGHI DELLA TOSCANA

Marco Damasceni scrive

Messaggio rivolto ai colleghi della Toscana: si stanno preparando delle assemblee provinciali in diverse città, tra le quali anche Firenze, per fare il punto della situazione. L'assemblea in questione si terrà entro il mese di febbraio, presumibilmente in una scuola del centro di Firenze e sarà in orario di servizio.
Vi farò sapere nei prossimi giorni.

martedì 2 febbraio 2010

ITALIA OGGI - SCATTI DI ANZIANITA'


UNICOBAS:SCATTI AI PRECARI DA ITALIA OGGI

SUL RICORSO VINTO PER GLI SCATTI D'ANZIANITA' AI PRECARI (DA ITALIA OGGI DEL 2.2.2010). IN ALLEGATO.


martedì 26 gennaio 2010

SENSO

DAL BLOG
http://blog.libero.it/entilocali/
Post n°671 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da exentilocali

Ormai non mi meraviglio più di nulla!Ho letto sul BOLG di una collega (Paola) a cui il DS della sua scuola ha negato, come previsto, la ricostruzione di carriera scrivendo: “Non esiste alcuna disposizione normativa che consenta la ricostruzione della carriera degli ex dipendenti della Provincia e che l’unico provvedimento valido è pertanto l’inquadramento provvisorio di natura economica”.Per ben 10 lunghi anni siamo stati derisi, beffeggiati, maltrattati e per tutti gli anni di servizio alle dipendenze dell’Ente Locale, sfruttati per aver lavorato con organico ridotto.Sarebbe da ingenui credere che improvvisamente potesse cambiare l’atteggiamento altrui nei nostri confronti.Quel Preside dovrebbe andare a leggersi l’art. 66, comma 6 del CCNL 4/8/95 che, come sta scritto nella nota MIUR 7640 del 8/5/08, è norma “che continua a trovare applicazione per effetto dell’art. 146 del vigente contratto di comparto” essendo stata confermata per tutti i dipendenti senza alcuna limitazione (es. provenienti nel 2000 dai ruoli degli Enti Locali) dalla relativa sequenza contrattuale del 02/02/2005 all’articolo unico - comma 1 - lettera g - numero 8.E non inganni l’”eventuale ridefinizione delle posizione giuridiche ed economiche del personale in parola” perché quell’EVENTUALE non troverebbe soluzione (ve ne sarebbero altre?) se non nella necessità di una esplicitazione di volontà da parte degli attori interessati (ARAN-Sindacati-Lavoratori).I primi due dovrebbero accordarsi per modificare il dettato contrattuale (non l’hanno mai fatto!), i lavoratori invece, con domanda scritta, dovrebbero chiedere il riconoscimento dei servizi prestati prima (PRE) dell’inquadramento nei ruoli dello Stato (RUOLO) e pretendere la ricostruzione della carriera che ne scaturirebbe (quello che noi abbiamo fatto entro il 31/12/09!).Il medesimo Preside, nel momento in cui riporta, a motivo del diniego, che trattasi di “inquadramento provvisorio”, ammette implicitamente la sua malafede e sancisce autonomamente ed arbitrariamente la definitività del provvedimento che lui stesso dice PROVVISORIO.A proposito, poi del servizio prestato presso le scuole alle dipendenze dell’Ente Locale, andasse a leggersi la sentenza 2559 del 17 novembre 2000 del Consiglio di Stato che recita “La circostanza che il servizio in questione espletato alle dipendenze di un Ente Pubblico diverso dallo Stato (nel caso in specie dell’Amministrazione Provinciale) non è stata, pertanto, ritenuta rilevante, non essendo prevista dall’ampia dizione della norma alcuna ipotesi di reclusione della valutabilità del servizio (purché prestato in una scuola o istituzione educativa statale) in ragione della natura e del tipo di servizio prestato ovvero della dipendenza (strutturale ed economica) da enti pubblici diversi dallo Stato”.Quale autorità ha lui di stravolgere il senso della legge?Egli va oltre la legge stessa e nega ciò che essa non ha voluto negare!Riguardo il famigerato accordo sindacale recepito con DM 5 aprile 2001, cui tutti si rifanno per negarci ogni diritto quasi fossimo ancora degli “EX di” e fossimo titolari di soli doveri perchè figli di un dio minore, l’ARAN scrive al Giudice del Lavoro di Milano che “l’Accordo in parola….. è finalizzato esclusivamente a consentire un primo inquadramento di tale personale nel comparto scuola. Ciò è dimostrato dalla circostanza che per il suo recepimento si è reso necessario un ulteriore decreto ministeriale in data 5 aprile 2001.”Più chiaro di così!C’ è da precisare, ancora, che ogni qualvolta c’è un immissione in ruolo o per vincita di concorso o per cambio di qualifica, la retribuzione spettante è quella iniziale nel primo caso, quella temporizzata (onde garantire la conservazione del maturato economico al dipendente) nel secondo caso, frutto quest’ultima di accordi Sindacati - Amministrazione senza i quali tale beneficio non sarebbe possibile.Successivamente, superato il periodo di prova, se il dipendente lo vuole (a domanda scritta), è ammesso il riconoscimento dei servizi pre-ruolo ed un nuovo inquadramento retributivo comprensivo degli anni dichiarati e certificati (ricostruzione di carriera).Per noi gli anni da riconoscere sono quelli prestati nella scuola statale se pur alle dipendenze dell’Ente Locale anche perché altre figure professionali uguali alle nostre presso le scuole cui forniva il personale l’Ente Locale di riferimento non ce n’erano: occupavamo posti vacanti.Il Contenzioso con l’Amministrazione è riferito a quel primo inquadramento che noi avremmo voluto comprensivo degli anni pre- ruolo statale.Non è certamente giusto negare tutto il servizio prestato alle dipendenze dell’Ente Locale a prescindere da dove ma almeno quello svolto nelle scuole deve essere riconosciuto!Ora però, costretti dalla necessità di non dover restituire somme spettantici di diritto, abbiamo approfondito il problema e comincia ad essere chiara la necessità del doppio passaggio retributivo.Solo così si spiegherebbero tanti dinieghi e tanti silenzi!Con questo voglio stigmatizzare la latitanza dei sindacati, la loro incoerenza e la loro complicità con il nostro Datore di Lavoro.Sarebbe bastato che ci avessero detto: guardate che l’accordo da noi firmato riguarda solo il primo inquadramento e che dopo potete tranquillamente produrre domanda di riconoscimento dei servizi pre-ruolo e la ricostruzione di carriera, cosa possibile solo a domanda scritta.Ed invece…………. Ci hanno mandato allo sbaraglio presso la magistratura!Ciò detto, non mi sono mai illuso di trovare la strada spianata per la ricostruzione in parola, conscio della necessità di dover intraprendere una nuova azione legale diversa dalla prima in quanto tutti in modo preconcetto asseriscono che la Magistratura ci ha negato ogni diritto!Ragazzi, se noi siamo i primi a non crederci, alla stregua di tanti colleghi adagiati nell’indifferenza sperando che altri facciano per loro, è meglio dormire sonni tranquilli come quelli e lasciar perdere tutto.
Lecce, 21/01/2010 . Antonio Mighali.

lunedì 25 gennaio 2010

RELAZIONE INCONTRO SINDACATI

ai blog e all'esecutivo

Mentre Leonardo a Trapani ha tenuto un’assemblea con i sindacati, quì a Cosenza, non siamo stati con le mani in mano. Infatti, insieme all'amico Franco Grandinetti nel corso della scorsa settimana, abbiamo avuto individualmente con loro, tre diversi incontri nelle loro rispettive sedi :
1) Lunedì 18 gennaio, con il segretario regionale della UIL SCUOLA : Giovanni Rota il quale, pur conoscendo la nostra vicenda, gli abbiamo fornito molte altre notizie tra cui quella riguardante l’ordinanza del Tribunale di Venezia, pervenutaci grazie all’avvocato Sullam, che ha trovato molto interessante. Ovviamente ci ha garantito il suo interessamento alla vicenda già da subito, in occasione del Congresso Nazionale che si terrà a Lecce nei giorni 25, 26 e 27 gennaio, ove chiederà di prendere la parola per trattare esclusivamente la nostra vicenda, per portarla avanti, cercando delle soluzioni, anche tra quelle da noi suggerite nelle proposte formulate nella lettera inviata a tutte le organizzazioni sindacali dello scorso 13 dicembre . Al rientro dal congresso mi ha assicurato, mi darà informativa a mezzo e mail , sull’esito del suo intervento.
2) Nello stesso giorno, siamo stati poi ricevuti dal segretario regionale dello GILDA : Antonio Altomare il quale anche lui conosceva la nostra vicenda , ma si è limitato a dire che riferirà di questo nostro incontro, al suo "capo" nazionale Carmine Urso il quale, nel novembre 2008 tenne una assemblea quì a Cosenza tra tutto il personale della scuola, dove, in quella occasione si parlò anche di noi.
3) Giovedì 21 gennaio: con il segretario provinciale della CGIL scuola: Pino Assalone, il quale si è mostrato abbastanza disponibile ad ascoltarci, e a prendere iniziative, però non da subito, in quanto in questo periodo è tutto concentrato nelle elezioni suppletive delle RSU .Ha trovato rilevante il numero dei lavoratori che gravitano nella nostra regione (3.531) e nella provincia di Cosenza (1.313) .Anche lui ne informerà gli organi superiori nazionali e coinvolgerà i colleghi delle altre segreterie provinciali della Regione Calabria , per far si che i lavoratori interessati si possano riunire in assemblea regionale, alla presenza anche dei rappresentanti delle altre sigle sindacali .Tutti e tre, sono stati inoltre informati dell’esistenza dei nostri blog, e della formazione di un Comitato ATA ex EE. LL. in aggiunta a un gruppo formato su Facebook che ci permette di essere in contatto tra di noi. Inoltre li abbiamo “allertati” ad intervenire ad eventuali assemblee, dove chiederemo di essere “sponsorizzati” per poter fare una eventuale manifestazione nazionale a Roma.Ovviamente il lavoro non finisce qui, in quanto si sta’ cercando di prendere altri contatti per completare gli identici incontri con tutte le altre sigle sindacali del nostro territorio .Rosario Altomare.

RESOCONTO INCONTRO MARSALA

ai blog e per conoscenza ai componenti esecutivo

Cari colleghi, venerdi 22 gennaio presso l'aula magna dell'ITC di Marsala abbiamo avuto un incontro con la fattiva partecipazione dei segretari provinciali scuola dei sindacati CISL,CGIL,UIL, SNALS.Alla riunione hanno partecipato numerosi colleghi provenienti da tutte le citta della provincia di Trapani.Io ho esposto ai sudetti segretari, la necessità di ricominciare un dialogo interrotto da tempo per il poco interessamento che hanno avuto fino ad ora nei nostri riguardi.In vista della nuova contrattazione per il triennio 2010/12 abbiamo proposto di destinare anche una piccola parte dei fondi che saranno stanziati per incomincare a portare a soluzione, anche se parziale, il nostro problema. Naturalmente questo è molto importante perchè così facendo incominciamo ad esistere, anche tenendo conto di quanto disposto dal comma 147 dell'art.3 della legge 24/12/2007,n.244 ( Finanziaria 2008).I segretari provinciali hanno concordato che è giusto che ci sia equiparazione fra il personale della scuola a parità di livello e di anzianità di servizio e che si faranno interpetri presso le loro segreterie nazionali di queste nostre esigenze.Solo il segretario della CGIL ha manifestato l'ipotesi che, secondo Lui sarebbe necessario mettere nel calderone anche i precari, a cio naturalmete noi siamo stati fermameente contrari, perche significherebbe non risolvere il problema.Invito tutti i colleghi a portare avanti al più presto iniziative analoghe in modo da fare giungere la stessa richiesta da tutte le parti d'Italia.Un affettuoso abbraccio Leonardo Agueli

martedì 19 gennaio 2010

SCHEMA TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE





SCHEMA TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE

Cari colleghi,
ecco uno schema di Tentativo Obbligatorio di Conciliazione secondo la disciplina prevista dall'accordo 18/10/2001 per il Comparto Scuola e consente al lavoratore di presentarsi personalmente senza l'assistenza di un rappresentante.

LO VERSO
Spettabile
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
Ufficio per il Contenzioso
(indicare indiretto dell’USP di appartenenza)

spettabile
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
Segreteria di Conciliazione
Ex art. 1 comma 1 Accordo 18/10/2001
(come sopra)

Spettabile
ISTITUTO……………………………
Dirigente Scolastico
(indicare indirizzo istituto di appartenenza)


Data,…………………

TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE EX ART. 65 c. 1 D.L. 165/01
Come integrato dall’accordo 18/10/2001 per il Comparto Scuola

Il sottoscritto………………………………..nato a…………….il………………..residente in ……………………………C.F. …….............................................con la qualifica di ………………………a tempo indeterminato presso l’Istituto ……………………di……………….

PREMESSO
- che è transitato dai ruoli del personale della Provincia di Milano (o altra Provincia) ai ruoli del personale del Ministero Istruzione Università Ricerca dall’1/1/2000 ai sensi dell’art. 8 della L. 124/99;
- che in data ……………è stato emesso il decreto individuale di inquadramento, economico, in via provvisoria a sensi dell’accordo 20/7/2000 come recepito dal D.M. 5/4/2001 (N.B. ogni lavoratore si deve riferire al proprio Decreto di Inquadramento emanato dal Dirigente Scolastico nel 2001 o 2002);
- che l’inquadramento economico disposto con tale decreto viola l’art. 8 della L. 124/99 ed in ogni caso contraddice il disposto dell’art. 66 c. 6 del CCNL Scuola del 4/8/1995 tuttora vigente;
- che con istanza depositata il …………………ha richiesto, senza recesso dalle domande eventualmente proposte in giudizio per il riconoscimenti dei propri diritti a sensi dell’art. 8 della L. 124/99, l’applicazione del suddetto art. 66 c. 6 ai fini del riconoscimento del servizio prestato presso le scuole statali prima del passaggio alle dipendenze del Ministero Istruzione Università Ricerca avvenuto per legge alla data dell’1/1/2000;
- che tale istanza è stata rigettata con lettera del ……………..dal Dirigente Scolastico (oppure: che tale istanza non ha avuto risposta);
- che è interesse dello scrivente ottenere l’applicazione in proprio favore della normativa contrattuale sopra citata fermo restando il proprio diritto ad integrare il riconoscimento dell’anzianità maturata fino al 31/12/99.
Tutto ciò premesso,
C H I E D E
di essere convocato personalmente avanti l’Ufficio di Segreteria presso l’Ufficio Scolastico Provinciale ai fini dell’esperimento del Tentativo Obbligatorio di Conciliazione, prima di adire il competente Giudice del Lavoro in caso di esito negativo del tentativo medesimo.
Ai fini delle comunicazioni relative alla presente procedura di conciliazione, indica il seguente indirizzo ……………………………………., e.mail:…………………., fax ………………………


Firma

SCHEMA TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE

x i blog urgente

Cari colleghi,
ecco uno schema di Tentativo Obbligatorio di Conciliazione secondo la disciplina prevista dall'accordo 18/10/2001 per il Comparto Scuola e consente al lavoratore di presentarsi personalmente senza l'assistenza di un rappresentante.

LO VERSO

Spettabile
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
Ufficio per il Contenzioso
(indicare indirizzo dell’USP di appartenenza)

spettabile
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
Segreteria di Conciliazione
Ex art. 1 comma 1 Accordo 18/10/2001
(come sopra)

Spettabile
ISTITUTO……………………………
Dirigente Scolastico
(indicare indirizzo istituto di appartenenza)


Data,…………………

TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE EX ART. 65 c. 1 D.L. 165/01
Come integrato dall’accordo 18/10/2001 per il Comparto Scuola

Il sottoscritto………………………………..nato a…………….il………………..residente in ……………………………C.F. …….............................................con la qualifica di ………………………a tempo indeterminato presso l’Istituto ……………………di……………….

PREMESSO
- che è transitato dai ruoli del personale della Provincia di Milano (o altra Provincia) ai ruoli del personale del Ministero Istruzione Università Ricerca dall’1/1/2000 ai sensi dell’art. 8 della L. 124/99;
- che in data ……………è stato emesso il decreto individuale di inquadramento, economico, in via provvisoria a sensi dell’accordo 20/7/2000 come recepito dal D.M. 5/4/2001 (N.B. ogni lavoratore si deve riferire al proprio Decreto di Inquadramento emanato dal Dirigente Scolastico nel 2001 o 2002);
- che l’inquadramento economico disposto con tale decreto viola l’art. 8 della L. 124/99 ed in ogni caso contraddice il disposto dell’art. 66 c. 6 del CCNL Scuola del 4/8/1995 tuttora vigente;
- che con istanza depositata il …………………ha richiesto, senza recesso dalle domande eventualmente proposte in giudizio per il riconoscimenti dei propri diritti a sensi dell’art. 8 della L. 124/99, l’applicazione del suddetto art. 66 c. 6 ai fini del riconoscimento del servizio prestato presso le scuole statali prima del passaggio alle dipendenze del Ministero Istruzione Università Ricerca avvenuto per legge alla data dell’1/1/2000;
- che tale istanza è stata rigettata con lettera del ……………..dal Dirigente Scolastico (oppure: che tale istanza non ha avuto risposta);
- che è interesse dello scrivente ottenere l’applicazione in proprio favore della normativa contrattuale sopra citata fermo restando il proprio diritto ad integrare il riconoscimento dell’anzianità maturata fino al 31/12/99.
Tutto ciò premesso,
C H I E D E
di essere convocato personalmente avanti l’Ufficio di Segreteria presso l’Ufficio Scolastico Provinciale ai fini dell’esperimento del Tentativo Obbligatorio di Conciliazione, prima di adire il competente Giudice del Lavoro in caso di esito negativo del tentativo medesimo.
Ai fini delle comunicazioni relative alla presente procedura di conciliazione, indica il seguente indirizzo ……………………………………., e.mail:…………………., fax ………………………


Firma

venerdì 15 gennaio 2010

DAL BLOG EX EE.LL.

Post n°661 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da exentilocali

http://blog.libero.it/entilocali/

cari tutti,sono una ITP transitata...Su suggerimento del nostro blog, ho presentato,unitamente ad altri due colleghi entro il 31 dicembre 2009, domanda di ricostruzione della carriera al nostro Dirigente che ha risposto dicendo che "non esiste alcuna disposizione normativa che consente la ricostruzione della carriera degli ex dipendenti della Provincia e che l'unico provvedimento valido è pertanto l'inquadramento provvisorio di natura economica".
Come interpretare tale risposta? grazie paola

giovedì 14 gennaio 2010

ORDINANZA TRIBUNALE DI VENEZIA

PER RICEVERE L'ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI VENEZIA ( 18 PAGINE )
SCRIVERE AD UNO DEI SEGUENTI INDIRIZZI :

vincenzoloverso@tiscali.it

rosteda@libero.it

NOTA DELL' AVV. SULLAM - RICOSTRUZIONE DI CARRIERA

AI BLOG
trasmetto in Allegato copia dell'Ordinanza emessa dal Tribunale di Venezia Dr.ssa Bortolaso con preghiera di pubblicarla sui blog ATA.

Egregio Signor Lo Verso,
come le ho anticipato, dopo la risposta negativa della sua scuola, si può depositare un'istanza per tentativo obbligatorio di conciliazione.
Allo scopo di evitare ulteriori spese, l'istanza potrà essere depositata da lei (e dagli altri colleghi interessati) personalmente, avanti l'USP-Ufficio di Conciliazione, con la nomina quale rappresentante di un altro Ata ex EE.LL. che si trova nella sua stessa situazione: in pratica vi auto-difenderete reciprocamente.
Dopo aver esperito la conciliazione, se questa - come è molto probabile - avrà avuto esito negativo, potrete ricorrere al Giudice del lavoro, tramite un avvocato.
Predisporrò un modulo per l'istanza di conciliazione, che le farò avere.
Ciò detto, le dò una buona notizia: il Giudice del lavoro di Venezia, dr.ssa Bortolaso, ha rimesso la questione Ata alla Corte di Giustizia Europea, con un'ordinanza molto ben motivata, nella causa pendente tra la Signora Scattolon e il MIUR.
Questo è il risultato del grande e "testardo" lavoro svolto dall'avv. Nicola Zampieri di Schio, che difende la Signora Scattolon e non si arrende mai.
Con un'altra mail le allegherò l'ordinanza, perchè tutti voi la possiate conoscere.
La questione Ata, quindi, è ancora aperta davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo e alla Corte di Giustizia Europea di Bruxelles; e di conseguenza davanti alla gisutizia italiana, malgrado le due sentenze della Corte Costituzionale.
La prego di far pubblicare questa mail e l'ordinanza di Venezia sui blog degli Ata e la saluto cordialmente.
Avv. Isacco Sullam