giovedì 30 aprile 2009

DRAMMA DI UN TRANSITATO

TERMOLI, 30 aprile 2009

Al Presidente della Repubblica
On. Giorgio NAPOLITANO
ROMA

Al presidente del Consiglio
On. Silvio BERLUSCONI
ROMA

Al presidente del Senato
On. Renato SCHIFANI
ROMA

Al presidente della Camera
On. Gianfranco FINI
ROMA

Al presidente della
Corte Costituzionale
Franco AMIRANTE
ROMA

Al ministro della P.I.
On. MariaStella GELMINI
ROMA

Al segretario del PD
On. Dario FRACESCHINI
ROMA

Al segretario della Lega Nord
On. Umberto BOSSI
ROMA

Al presidente dell’UDC
On. Pier Ferdinando CASINI
ROMA

Al segretario dell’IdV
On.Antonio DI PIETRO
ROMA
Sono un ITP di topografia e faccio parte del personale della scuola transitato,non per scelta,dagli EE. LL. allo Stato in data 01-01-2000 ai sensi della legge 124/99.

Da allora si sono alternati momenti di soddisfazione a momenti di panico e di rabbia.

L’iter inizia con detto passaggio e successivo riconoscimento economico con sentenza
del tribunale di Larino parificando il mio stipendio a quello dei miei colleghi statali

“finalmente non gemelli diversi”.

Nel 2004 però la Corte di Appello di Campobasso ha accolto il ricorso proposto dall’
Amministrazione contro la su citata sentenza.

“Il dramma”

Ricorro in Cassazione,ma nel 2007 mi ritiro poiché mi è contro anche una sentenza della
Corte Costituzionale che dichiara legittimo il comma 218 della Finanziaria 2006 e per
questo,stanco e sfiduciato,lascio spegnere il tutto.

La situazione è drammatica.

Mi viene notificato un provvedimento di recupero credito pari ad euro 51.000,00 somma
relativa a dieci anni,tanto è durato questo stillicidio.

So che è un momento delicato della vita italiana sotto tutti i punti di vista ma cerchi
di tendere una mano ai tanti lavoratori ex enti locali ed alle loro famiglie a cui sono
state richieste somme ragguardevoli che non solo pregiudicano e limitano la
quotidiana esistenza (vedi figli all’Università,mutui,prestiti ,crisi finanziaria),ma
moralmente ci fa sentire frustrati e quasi inetti rispetto ai colleghi già statali.

Le conseguenze si rifletteranno inoltre sul TFS e sulla pensione.
Non siamo pochi,ma siamo ben 70.000 oltre ai vari nuclei familiari e questo
problema non può quindi essere sottovalutato e dimenticato.

Non si può non rispettare l’uguaglianza e la dignità umana dei lavoratori.
Probabilmente questa missiva come quelle di tanti miei colleghi cadrà nel vuoto,sarà
cestinata e non servirà a nulla,ma io ripongo fiducia.

Infine mi auguro che la risoluzione politica potrà essere non solo un grande segno
sociale,ma finalmente ridarà dignità a tanti lavoratori.



CAPPELLA Timoteo
Via Maratona, 58
86039 TERMOLI
Tel.0875-81758

martedì 28 aprile 2009

COBAS
Comitati di Base della Scuola
Sede Provinciale: Viale Monza, 160 – 20127 Milano (MM Gorla)
Tutti i mercoledì alle ore 17.00 Assemblee in sede
Tel. 02-27080806 - Fax 25707140
web: www.cobas-scuola-milano.org e-mail: mail@cobas-scuola-milano.org



Basta col silenzio !!!

Tra truffe e bugie confederali, attacchi e omertà bipartisan e silenzi dei media,
annega la condizione degli ATA-ITP ex EELL.
Diciamo basta!
Dopo la protesta del 4 marzo sotto l'ex Provveditorato agli studi, lanciamo nuove iniziative per protestare contro tutte le vergogne cui abbiamo dovuto assistere in questi anni:
➢ dall'accordo-bidone dei confederali del luglio 2000,
➢ all'emendamento-truffa di Berlusconi,
➢ al mancato intervento di dissoluzione di quell'emendamento sotto il successivo governo Prodi.

Mercoledì 29 aprile ore 15.30
in sede Cobas (V.le Monza 160 – MM Gorla)
Riunione operativa in preparazione del presidio di venerdì 8
(portare pennarelli, fogli grandi e cartoncini)

Giovedì 7 maggio ore 11.00-14.00
Partecipazione all'Assemblea territoriale in orario di lavoro
c/o IPT Bertarelli C.so di P.ta Romana 110 (MM Crocetta)

Venerdì 8 maggio ore 15.30-19.30
Presidio alla RAI, C.so Sempione 27
(tutti/e muniti/e di fischietti e cartelli autoprodotti)

Venerdì 15 maggio
Partecipazione allo Sciopero e alla manifestazione nazionale a Roma


COBAS- Coord.ATA-ITP ex EELL


Da affiggere all'Albo sindacale secondo la normativa vigente

BASTA CON IL SILENZIO

Ricevo ed inoltro a tutti i contatti.

Basta col silenzio !!!
Tra truffe e bugie confederali, attacchi e omertà bipartisan e silenzi dei media,
annega la condizione degli ATA-ITP ex EELL.
Diciamo basta!
Dopo la protesta del 4 marzo sotto l'ex Provveditorato agli studi, lanciamo nuove iniziative per protestare contro tutte le vergogne cui abbiamo dovuto assistere in questi anni:
dall'accordo-bidone dei confederali del luglio 2000,
all'emendamento-truffa di Berlusconi,
al mancato intervento di dissoluzione di quell'emendamento sotto il successivo governo Prodi.
Mercoledì 29 aprile ore 15.30
in sede Cobas (V.le Monza 160 – MM Gorla)
Riunione operativa in preparazione del presidio di venerdì 8
(portare pennarelli, fogli grandi e cartoncini)
Giovedì 7 maggio ore 11.00-14.0
Partecipazione all'Assemblea territoriale in orario di lavoro
c/o IPT Bertarelli C.so di P.ta Romana 110 (MM Crocetta)
Venerdì 8 maggio ore 15.30-19.30
Presidio alla RAI, C.so Sempione 27
(tutti/e muniti/e di fischietti e cartelli autoprodotti)
Venerdì 15 maggio
Partecipazione allo Sciopero e alla manifestazione nazionale a Roma
COBAS- Coord.ATA-ITP ex EELL

lunedì 27 aprile 2009

PER CHI ?

Per chi?

Dopo così tanti anni trascorsi in continui patemi d’animo – oggi la sentenza favorevole, domani contraria, poi la Cassazione, la Corte Costituzionale, domani quella Europea – viene da chiedersi, a poche settimane dal voto, per quale motivo bisognerebbe recarsi alle urne. Per chi?
Talvolta, s’ascoltano voci che richiamano alla “apoliticità” del nostro movimento: mai cosa fu più vera!
Dopo essere stati fregati dai sindacati confederali nel 2000, poi da Berlusconi nel 2005, infine da Prodi (la firma sulla richiesta dell’Avvocatura dello Stato del 2006 alla Corte Costituzionale, per “validare” l’emendamento di Berlusconi, era la sua), oggi, chi di noi ha qualcosa da chiedere ad uno schieramento politico?
Certo, avremmo da chiedere di mettere fine a questo pianto senza fine, a questa vita sospesa che ci tocca vivere, alla mannaia che non sappiamo quando calerà: si potrà materializzare domani, con una lettera nella quale ci chiedono decine di migliaia di euro, oppure sfinirci in un’attesa senza fine.
Quale refolo di dignità ancora rimane, che non sia un sospiro ricacciato, una melassa di sentimenti oramai ingurgitati, vomitati e poi rimangiati, fino a chiedersi che senso abbia ancora scrivere, parlare, chiedere udienza al potente di turno? Domandandosi, fissandolo negli occhi: “Questo, come ci fregherà?”
Per chi, allora, muoversi per recarsi al seggio?
Così, sembra più un moto qualunquista che altro: eppure, ciascuno di noi vorrebbe, disperatamente vorrebbe essere “qualunque”, ed avrebbe pieno diritto d’essere un qualsiasi dipendente con diritti e doveri, come quando eravamo nelle Province! Qualcuno, lo ricorda? E ricorda con quale stato d’animo accettammo il passaggio allo Stato? Fidanti di continuare ad essere dei lavoratori come tutti gli altri: diritti e doveri, in uno Stato di diritto.
Invece, stavano preparandoci il nostro inferno, giocando sulla nostra pelle da un governo all’altro: promesse, ordini del giorno, roboanti assicurazioni elettorali…fummo e siamo solo merce di scambio.
Per una volta, guardiamoli in faccia con dignità – tutti, indistintamente – e troviamo il coraggio – almeno! – d’urlare loro in faccia “non avrete mai più i nostri voti!” Perché? Perché chi vota è in possesso dei diritti civili che noi, formalmente, ancora possediamo. Sostanzialmente, rubandoci la vita, ce li hanno sottratti.
Facciamoglielo sapere: ufficialmente, con firme, tante. Le nostre, di tutti i nostri familiari: centinaia di migliaia di voti in fumo, l’unica merce alla quale sono ancora disposti a credere, i trenta denari che attendono ad ogni tornata elettorale.
Almeno la dignità sarebbe salva.
Carlo Bertani
www.carlobertani.it

giovedì 23 aprile 2009

Alla cortese Attenzione Antonello De Pierro direttore Italia dei Diritti
http://italymedia.it/

Ciao Antonello,
Scusa ma in questi giorni sono stati giorni con parecchie cose da fare.
Il mio cellulare,tante volte e irraggiungibile in quanto nel paese dove abito un c'é ricezione.

Solo al mattino riesci a contattarmi .

Veniamo a noi,non so se hai visto il comunicato stampa che ti ho trasmesso alcuni giorni or sono.

A tal proposito all'interno dell'esecutivo del cordinamento ci sono diverse anime politiche , esistendo un po di confusione sul da farsi per la risoluzione del nostro problema ed eventuali iniziative.

Ultimamente purtroppo non sono molto brillante in salute e quindi cercherò di demandare e delegando ai miei colleghi membri dell'esecutivo il piu possibile le varie iniziative che il coordinamento si propone.

Ancora oggi non abbiamo le idee chiare sul da farsi anzi io le avrei,però non solo solo io che posso deciderle.

Sto attendendo lumi dall'esecutivo da qui a breve,ti chiedo di aspettare nei prossimi giorni per eventuali mosse da intraprendere.

Se tu nel contempo facessi un'articolo sul nostro problema te ne sarò grato e dare pubblicità sul problema.

Alcuni giornali ne hanno parlato ed alcune riviste specialistiche del mondo della scuola,che ti riporto sotto.

Con amicizia

Vincenzo Lo Verso --3497293449--

lunedì 20 aprile 2009

IL CAMPANILE - FOGGIA -

http://www.ilcampanile.it/art4cm.html

GIORNALE DEL MOLISE

http://primapaginamolise.it/detail.php?section=cronaca&news_ID=18062&goback_link_ajax=generate_section_list('%3Fsection%3Dcronaca%26amp%3Bajax_call%3D1')

COMUNICATO STAMPA

Disagio sociale: sulla soglia della povertà


Un grido di dolore si alza dall’Italia e pare che nessuno s’accorga di noi: un muro di gomma rimbalza sul nostro problema e su un diritto sancito per legge, dalla legge 124/99.

Siamo i lavoratori ex Enti Locali della Scuola, transitati allo Stato nel 2000, cui il governo Berlusconi ha negato una equa ricostruzione di carriera, cancellando con un colpo di mano i processi che avevano riconosciuto i diritti dei lavoratori.

In questi tempi di tagli e controriforma della scuola, sopravvive un gruppo, un guscio di noce che naviga nella tempesta, sballottato tra alterne vicende sindacali e giudiziarie, che proviamo riassumere in queste poche righe.

Stiamo parlando della storia di decine di migliaia di lavoratori, passata sotto silenzio in tutti questi anni: sono ausiliari, tecnici e amministrativi (ATA) e insegnanti tecnico-pratici (ITP), transitati dagli Enti Locali allo Stato il 1-1-2000 per effetto della legge 124/99.

La legge prevedeva che fosse riconosciuta “ai fini giuridici ed economici l'anzianità maturata presso l'Ente Locale di provenienza”; questo non è avvenuto ed è cominciata l’odissea: lavoratori con identica anzianità e profilo professionale del personale già statale sono stati inquadrati con stipendi anche di centinaia di euro inferiori. Naturalmente, in molti hanno tentato di far valere i loro diritti nei tribunali e vi erano quasi riusciti nel corso dell’anno 2005, quando la Corte di Cassazione, con 8 sentenze tutte favorevoli, sembrava aver decretato il successo dei ricorsi.

Qui è intervenuto il mini-golpe dell’esecutivo, che ha fatto da battistrada ai molti che sono venuti in seguito ed hai quali ci hanno abituato i vari governi Berlusconi che si sono succeduti in questi anni, dopo aver assistito all’inerzia connivente dei governi di centro sinistra.
Con una legge di “interpretazione autentica” (266/05) si sono sovvertite le sentenze emesse in sede giudiziaria, condannando i lavoratori a quel limbo in cui si trovano ancora oggi: molti di loro stanno restituendo le somme percepite in un primo momento come effetto delle sentenze favorevoli, e tutti gli altri vedono allontanarsi la soluzione.

Disagio Sociale: alle soglie della povertà da Trieste a Trapani

Durante il nostro sfortunato percorso purtroppo siamo incappati a diversi Direttori Provinciali dei Servizi Vari del Ministero dell'Economia delle Finanze, che rasentando l'abuso di potere non ci ha concesso di restituire somme che vanno dai 32.000 ai 51.000 Euro dilazionandoli in cinque anni. Nemmeno la rateizzazione! Lo Stato vuole, dopo aver truffato le carte, l’intera posta e subito!

Purtroppo, neanche l'intervento d’alcuni politici, dell'Avvocatura dello Stato, degli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali – che già avevano dato inizio alla pratica con la trattenuta del V dello stipendio (circa 300 Euro al mese) con lo stipendio di dicembre 2008 – è riuscita a smuovere qualcosa: entro il mese d’aprile dovremmo versare in un'unica soluzione cifre che vanno dai 14.000 ai 22.000 Euro. Una catastrofe per le famiglie, proprio mentre si sbandiera che “per la crisi economica nessuno verrà lasciato a terra”.
Noi non possiamo essere “lasciati a terra”: già ci siamo.

Questa è la vicenda in estrema sintesi. Ora, sappiamo che i più penalizzati dall’ attuale politica di tagli saranno i precari, ma noi ATA e ITP ex EE.LL. siamo quasi al loro stesso livello; loro ultimi, noi penultimi. Magari non rischiamo il posto: per noi, come per loro, lo sfruttamento e le ingiustizie sono una realtà con la quale dovremo fare i conti fino alla pensione, e anche oltre.
Sembra paradossale: lavoratori statali di ruolo, i garantiti per antonomasia, hanno subito questa sorte di “precarizzazione”.
Non si tratta di un’analogia puramente retorica: i precari della scuola sono coloro che non hanno diritto, finché non entrano in ruolo, alla ricostruzione di carriera con conseguente diritto all’anzianità di servizio; è esattamente quello che è successo ad ATA e ITP ex EELL!
Anzi, se vogliamo, per certi aspetti abbiamo addirittura diritto ad una minor considerazione, perché è di pochi mesi fa la notizia di una sentenza della Corte di Giustizia Europea, che si spera farà giurisprudenza, che sancisce la parità di diritti dei precari rispetto al personale di ruolo.
Noi questa parità di trattamento ce la sogniamo da 10 anni e siamo costretti a sperare che la giustizia europea sappia fare quello che la magistratura italiana non ha voluto o saputo fare (dopo anni finalmente il tribunale di Milano ha chiesto la pronuncia dell’Alta Corte di Giustizia Europea sulla nostra vicenda).

VI CHIEDIAMO DI AIUTARCI A FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE PERCHE’ NEL MONDO DELLA SCUOLA ITALIANA ESISTONO PURTROPPO ANCHE QUESTE REALTA’

I nostri blog : http://blog.libero.it/entilocali/ ______ http://angolo-ata.blogspot.com

Per Il Coordinamento Nazionale ATA e ITP ex EELL
Vincenzo Lo Verso

Crema, 20 Aprile 2009

giovedì 16 aprile 2009

RESOCONTO ASSEMBLEA 15 APRILE

Cari colleghi,
nella giornata di ieri un gruppo dell’esecutivo del Coordinamento ha partecipato all’assemblea indetta del Comitato 3 ottobre c/o la sede COBAS di Milano.
Dopo una breve presentazione ,ci siamo addentrati nella problematica inerente a cosa fare per farci nuovamente sentire .
Le proposte che sono emerse sono state di organizzare una grande manifestazione a Roma per la fine di maggio.
Per far ciò però esistono dei problemi oggettivi , i tempi ristretti per la proclamazione dello sciopero ed l’organizzazione logistica dell’evento e non ultimo il terremoto che ha colpito i colleghi dell’Abruzzo i quali hanno tutta la nostra solidarietà per il tragico evento .
Dopo una attenta analisi si è deciso indicativamente di programmare ,in una giornata da decidere simultaneamente dei presidi c/o la sede Rai di Milano e la Rai di Roma ,i Miur regionali d’Italia con il supporto di tutto il Coordinamento del territorio nazionale per cercare uscire dal limbo che oggi siamo.
Per potere fare ciò bisogna sensibilizzare i colleghi ad aderire ed essere presenti non solo a parole ma partecipando attivamente senza se e senza ma .
A tal proposito nei prossimi giorni il comitato di Milano cercherà di sensibilizzare alla massima partecipazione i colleghi ed individueranno una o più persone da inserire all’interno dell’esecutivo.
Questo è l’appello lanciato del Coordinamento al Segretario Milanese dei Cobas,il quale si é riservato, di prendere in considerazione la proposta, cercando anche di coinvolgere anche il “Nazionale” ,sempre se c’è una adesione dei colleghi ATA e ITP.
Quindi invito tutti fin d’ora ad attivarsi con i colleghi sensibilizzandoli affinché riescono tali eventi.
Tengo a precisare,che se siamo in queste condizioni e pure colpa nostra,abbiamo sempre delegato altri per risolvere la nostra questione,questa è una colpa grave,i cosiddetti altri che al di la dei comunicati stampa di buoni intenti non vanno ,non capiscono l’enorme disparità di trattamento ,del furto che abbiamo subito ,la nostra dignità di lavoratori scippata da una interpretazione autentica (comma 218) inserita per risparmiare soldi creando enormi diseguaglianze all’interno delle scuole.
Si rammenta a tutti che all’interno del coordinamento ci sono diverse opinioni politiche e sindacali ,quindi bisogna amalgamare tutte le soluzioni possibili ,pertanto l’obbiettivo che dobbiamo prefiggere è la risoluzione del nostro problema .
Attendo dai colleghi,proposte e considerazioni per la fattibilità per le lotte da intraprendere.
http://blog.libero.it/entilocali/ ------ http://angolo-ata.blogspot.com/

Enzo
DALLO SNALS
Post n°351 pubblicato il 15 Aprile 2009 da exentilocali

Roma, 18 marzo 2009
Prot. 495 /DON/mp/mar18


Posta elettronica



delegazione A.T.A. di Foggia

e, p.c.
Spettabile
Segreteria Provinciale S.N.A.L.S
Via Podgora, 24
71100 - FOGGIA




Oggetto: riscontro nota del 14/3 u.s..



Come è noto, dopo la Legge Finanziaria 2006, la Corte Costituzionale ha riconosciuto esente da vizi di legittimità costituzionale l’introduzione del comma 218 nella stessa Legge Finanziaria ed ha stabilito che l’art. 8 della Legge n. 124/99 deve essere interpretato nel senso che l’anzianità nei ruoli dello Stato è riconosciuta con riferimento al “maturato economico”.

La rilevazione ministeriale ha riconosciuto l’importanza del sindacato che ha ottenuto un aggancio per la soluzione di questo problema con il comma 147, dell’art. 3, della Legge Finanziaria 2008.

In sede di sottoscrizione definitiva del CCNL 2008/2009, lo SNALS-CONFSAL unitamente a CISL Scuola e UIL Scuola ha espresso con forza il proprio dissenso rispetto al mancato recepimento nello stesso del suddetto comma 147, dell’art. 3 della Legge n. 244/2007 che prevedeva venisse esaminata in tale sede la posizione giuridica economica del personale transitato dagli EE.LL. allo Stato in attuazione della Legge n. 124/99.

Lo SNALS-CONFSAL, la CISL Scuola e la UIL Scuola si sono riservati di esperire ogni azione, anche in sede giurisdizionale, volta a tutelare il personale interessato in ordine alla suddetta disposizione legislativa.

Si evidenzia, infine, che in riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale n. 234, depositata il 26/6/2007, che respingeva la questione di legittimità costituzionale in relazione all’art. 1, comma 218 della Legge 266/2006, la Suprema Corte di Cassazione, non ritenendo chiusa la questione, ha rilevato un ulteriore motivo di incostituzionalità dell’art. 1, comma 218 sopra detto, sottoponendo nuovamente la stessa all’esame della Corte Costituzionale.

Secondo l’ufficio Legale Centrale, alla luce della nuova pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, i giudizi in corso non vanno abbandonati ma occorrerà per le cause pendenti dinanzi al tribunale o alle corti d’appello, sollevare la questione di incostituzionalità di cui all’Ordinanza della Corte di Cassazione n. 22260 del 4/9/2008, chiedendo la sospensione ex art. 295 c.p.c. del processo sino alla definizione del giudizio di legittimità costituzionale.


Per le cause definite dinanzi la Corte di Cassazione prima del 4/9/2008 invece, si dovrà valutare la possibilità di proporre ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo assumendo la violazione dell’art. 6 della Convenzione Europea che stabilisce il diritto di ognuno ad un giusto processo, violazione commessa dallo Stato Italiano con l’introduzione dell’art. 1, comma 218, che ha influito sui processi in corso.

Ovviamente, tali ricorsi vanno proposti entro e non oltre 6 mesi dalla pubblicazione della sentenza della Suprema Corte.

Per la necessaria assistenza, si invita la S.V. a rivolgersi alla nostra locale Segreteria Provinciale.

Cordiali saluti.


Il Coordinatore Nazionale Settore ATA
(Mario D'Onofrio)

sabato 11 aprile 2009

AUGURI

Cari colleghi e colleghe,anche se non siamo dell'umore e dell'animo giusto per festeggiare come gli altri anni la Pasqua, invio i più cari Auguri affinche' la possiate trascorrere serenamente e nella più viva speranza in una vita ed un mondo migliore.
Roberto DE CRISTOFARO

mercoledì 8 aprile 2009

APPELLO di Vincenzo LO VERSO

Lettera Aperta

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Silvio Berlusconi
Al Ministro della Pubblica Istruzione
On. Mariastella Gelmini
Al Ministro dell’Economia
On. Giulio Tremonti
ROMA
All’Ufficio Scolastico Regionale per
l'Abruzzo - L'AQUILA -

Oggetto: Terremoto in Abruzzo. Appello.


Con nota prot.n. 2567 del 27.02.2009 l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo ha ordinato di procedere al recupero di quanto legittimamente percepito dal personale ATA/ITP ex EE.LL. sulla base della legge 124/99 e su disposizione di numerose sentenze di 1°, 2° e 3° grado della giustizia italiana. Sentenze ribaltate da una legge (266/95) sulla cui legittimità costituzionale, sollevata dalla Corte di Cassazione, e su cui a breve si dovrà pronunciare la Corte Costituzionale. Della stessa questione è stata investita la Corte di Giustizia Europea ,con un ordinanza (16.06.2008) del Tribunale di Milano.
Sulle due decisioni sono riposte le speranze di quei lavoratori di ottenere finalmente giustizia di un calvario di ben otto anni.
Le 21 scuole indicate nell’ elenco della predetta nota emanata dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo sono per la maggiore parte con sede proprio a L’Aquila e provincia, il resto delle scuole con sedi in Comuni e Province limitrofi , comunque interessate dal sisma del 6 aprile.
Per ciascuna scuola è stato compiegato un elenco del personale interessato, distinto per istituzione scolastica, per cui si presume che il numero dei lavoratori della scuola sia di diverse decine, sicuramente un numero elevato.
Non voglia Iddio che qualcuno di questi lavoratori e le loro famiglie siano rimasti in vario modo coinvolti in questa immane tragedia. Sicuramente non potranno a far fronte in questo particolare momento quanto loro è stato richiesto.
Tutto ciò è motivo di viva preoccupazione da parte del Coordinamento Nazione Ata/ITP ex locali che rivolge un pressante appello a quanti oggi hanno responsabilità di Governo e delle Istituzioni, affinché venga sospeso quanto richiesto dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, in attesa anche delle decisioni della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia Europea.

X Il Coordinamento Nazionale Ata-Itp ex enti locali.
Vincenzo Lo Verso
3497293449
vincenzoloverso@tiscali.it

lunedì 6 aprile 2009

SOLIDARIETA' AI COLLEGHI ABRUZZESI

Quanto accaduto in Abruzzo,mi ha profondamente sconvolto e rattristato. Ai colleghi abruzzesi,va tutta la mia solidarietà e quella dei colleghi ata/itp della provincia di Campobasso. Roberto DE CRISTOFARO.