martedì 31 marzo 2009

ADESIONI

Ciao ragazzi,
in allegato adesioni all’esecutivo.
Sarebbe opportuno chi ha contatti con altre Regioni e con altre provincie si attivasse,siamo a metà delle regioni italiane.
Dopo un consenso delle strategie dell'esecutivo bisogna dotarsi di un addetto stampa del coordinamento il quale scrive a nome del gruppo .
I documenti che usciranno fuori all'esterno,saranno esclusivamente stilati dal nostro portavoce.
La mia proposta è Carlo Bertani ITP di Savona , nonché scrittore e autore di svariati libri,diverse volte ha dato il suo contributo a correggere alcuni documenti
http://www.carlobertani.it/
Mi preme ricordare che il nostro obbiettivo e la risoluzione del nostro problema ,di non avere pregiudizi politiche o sindacali con alcuno e cercheremo in tutti i modi leciti d’uscire allo scoperto.
Ho notato,che La toscana nonostante svariati inviti non hanno fatto pervenire nessun candidato.
Ho notato,che la Toscana nonostante svariati inviti non hanno fatto pervenire nessun candidato.
Siamo scoperti totalmente con il Piemonte,Veneto, Trentino,Valle d'Aosta,Marche,Emilia Romagna,Toscana,Sardegna,Basilicata
Vi ringrazio tutti per l'impegno.
Enzo.

RETTIFICA

Cari colleghi,
a rettifica di quanto scritto riguardante la comunicazione nella quale s'invitava alla partecipazione all'assemblea a Milano del giorno 15 aprile c/o i cobas scuola ,si porta a conoscenza che il "Coordinamento 3 ottobre" non é" dei cobas" ma un gruppo di colleghi che insieme a questa organizzazione hanno fatto delle iniziative insieme.
Questo é quanto, questa puntualizzazione mi é stata trasmessa stamani dai Cobas di Milano.
enzo

sabato 28 marzo 2009

Cari colleghi ,
nonostante il mio invito alla riorganizzazione del Coordinamento ed al rinnovo dell’esecutivo stesso a tutt’oggi sono arrivate poche richieste di candidature ed li ringrazio di farne parte attiva.
(3)Lombardia,(3)sicilia,(2)calabria,(1)liguria,(1)puglia,(1)lazio (1)Friuli Venezia Giulia
Capisco la sfiducia di chi fino a oggi a lottato a denti stretti senza grossi risultati e la delusione soprattutto dai colleghi stessi , che rimangono a guardare senza contribuire quando c’è la necessità.
La mia intenzione è ci sia almeno una o più rappresentanze delle Regioni D’Italia.
Sollecito ancora una volta i colleghi,ad essere parte attiva e a farne parte se vogliamo che la lotta continui non voglio ritornare a Roma a manifestare solo con 250 persone.
Dal 1 settembre 2008 siamo rimasti in servizio 43.794 bisogna capillarmente cercare di contattarli e convincerli che la divisione non paga ,se in questi anni fossimo stati più presenti forse non eravamo in queste condizioni.
La lotta continua siamo i figliastri dello Stato…..(stato….stato…..stato… )i FIGLI sono altri ad esempio i ministeriali il quale si sta riservando un trattamento di favore rispetto agli altri dipendenti pubblici.
Quindi invito ai colleghi d’alzarsi dal luogo di lavoro,rendendosi disponibili,coinvolgendo i colleghi .
Il primo impegno che avremo sarà presumibilmente una protesta davanti alla Rai di Milano insieme al coordinamento “3 Ottobre” dei Cobas, rea di non dare la notizia nei programmi di intrattenimento politici sindacali di un comparto come la scuola ,calpestando la dignità dei lavoratori ATA-ITP EX ENTI LOCALI .
Quindi l’impegno è di Partecipare :
Assemblea mercoledì 15 aprile alle 15.30
nella sede Cobas (V.le Monza, 160 MM Gorla)
per lanciare un'altra mobilitazione di lì a breve termine.
INVITO TUTTI/E AD ESSERE PRESENTI !

Se vogliamo possiamo farcela loro non si arrendono noi neppure.
vincenzoloverso@tiscali.it
enzo

mercoledì 25 marzo 2009

NOI DELLA CALABRIA SIAMO PRONTI A QUALSIASI FORMA DI LOTTA CHE IL COORDINAMENTO DOVESSE DECIDERE. RINGRAZIANDAO, NATURALMENTE, TUTTI COLORO I QUALI CI STANNO DANDO UNA MANO ATTO A RISOLVERE QUESTO GRAVE PROBLEMA.
G.T.
Vi porto a conoscenza la risposta sottoriportata che ho avuto dal Presidente Antonello De pierro.dei italia dei diritti
http://www.italymedia.it/italiadeidiritti/index.php noto giornalista della capitale http://www.italymedia.it/
Mi ha dato autorizzazione per privacy la divulgazione della mail arrivata per la pubblicazione ai nostri blog.
In contempo invito alla massima sollecitudine a farmi pervenire i nominativi di chi si vuole impegnare attivamente per l'integrazione all'esecutivo del Coordinamento Nazionale ATA-ITP ex enti locali.
La mia email vincenzoloverso@tiscali.it il mio cellulare 3497293449
Autorizzo ai blog di inserire i miei contatti
enzo

R: Disagio sociale
Ciao Vincenzo, sto aspettando di valutare bene la questione con il mio collaboratore a cui l'ho sottoposta. Probabilmente l'affronterò direttamente io per dare più peso e visibilità. Intanto lanciamo la cosa e annunciamo la nostra disponibilità a combattere al vostro fianco. Ho usato il verbo "combattere" non a caso, in quanto alla luce dei fatti credo che sarà una dura battaglia. Se da parte vostra avremo la necessaria collaborazione e soprattutto partecipazione penso che abbiamo discrete possibilità di spuntarla. Questa è una battaglia civile e legittima, in qualche modo è stato intaccato gravemente anche il principio di libertà. Sono sempre molto legato e mi rifaccio spesso al concetto espresso dal grande Giorgio Gaber "libertà è partecipazione". E' un sopruso contro il quale sento di poter combattere, ma ripeto ho bisogno del vostro appoggio. Ho imparato in tanti anni di lavoro che alla politica fa paura l'esposizione mediatica negativa che compromette la loro immagine spesso costruita abilmente all'insegna della demagogia. E' proprio su quel campo che abbiamo la speranza di poter vincere e farli cedere. Il segreto è farsi notare e sbattere una così grave situazione davanti all'opinione pubblica. Se scendete in piazza in massa e date vita a proteste eclatanti, che magari concorderemo, allora noi saremo al vostro fianco per amplificare l'eco della protesta stessa.
A presto Antonello

martedì 24 marzo 2009

PER GLI ATA-ITP EX EE.LL.- LOMBARDIA

Come previsto dall'Assemblea del 25 febbraio u.s., un comunicato stampa ha lanciato per il 4 marzo l'adesione ad un presidio al CSA di Milano, indetto dal coordinamento 3 ottobre.

In quella circostanza gli ATA-ITP ex EELL
hanno avuto un'importante occasione per denunciare pubblicamente la loro condizione attraverso un volantinaggio, un'intervista televisiva e una presenza all'interno di una delegazione presso la dirigenza del CSA.

Successivamente, l'11 marzo, così come deciso, si è riunito in sede Cobas un consistente numero di ATA-ITP per costituire un coordinamento e dar vita a nuove iniziative.
Nella riunione s'è discusso di modalità organizzative del coordinamento e s'è deciso di convocare una nuova
Assemblea mercoledì 15 aprile alle 15.30
nella sede Cobas (V.le Monza, 160 MM Gorla)
per lanciare un'altra mobilitazione di lì a breve termine.
INVITIAMO TUTTI/E AD ESSERE PRESENTI !

COBAS Scuola/Coordinamento ATA-ITP ex EELL

Milano 17/03/09
Alleghiamo qui di seguito i testi del comunicato stampa del 25 febbraio e del volantino del 4 marzo


COMUNICATO STAMPA

Oggi 25 febbraio 2009, nella sede provinciale dei Cobas Scuola di Milano, si è tenuta un’assemblea che ha affrontato la questione, ormai annosa, degli ATA ex EELL, cui hanno preso parte una cinquantina di lavoratrici e lavoratori delle province di Milano, Varese, Monza e Lodi.
Alla presenza dell’avvocato Sullam, cui i Cobas hanno affidato tutti i ricorsi, è stato fatto un rendiconto sulle diverse posizioni raggiunte dai ricorsi, si sono fornite indicazioni esaurienti in merito e si è valutata la necessità di accompagnare l’iter dei ricorsi con forme di lotta e iniziative pubbliche.
Come primo momento di mobilitazione i lavoratori hanno espresso la volontà di partecipare al presidio indetto dai precari della scuola al CSA il 4 marzo alle 15.30, ritenendo che la propria specifica condizione, così come quella dei precari, sia comunque frutto di politiche scolastiche perseguite dai vari governi e di politiche concertative sindacali che danneggiano i lavoratori e che solo una lotta comune possa favorire una comunicazione reale tra i diversi soggetti ed esperienze.
L’assemblea ha poi deciso di riconvocarsi l’11 marzo alle 15.30 nella stessa sede, per strutturare meglio il proprio coordinamento e dare luogo a nuove iniziative sotto la sede RAI.

COBAS Scuola
Mi 25.02.2009



CONTRO LA CONCERTAZIONE,
AUTODETERMINAZIONE DELLE LOTTE

Un mare di truffe e di bugie. E' ciò che hanno subito A.T.A. e I.T.P. che fino al 31/12/99 hanno prestato servizio nelle scuole alle dipendenze degli Enti Locali e che dal 01/01/2000 sono stati assorbiti, per legge, nell'Amministrazione statale, con un procedimento di mobilità forzata. Si tratta di lavoratrici e lavoratori che, in questo passaggio, hanno visto peggiorare le proprie condizioni contrattuali e pensionistiche.

A chi devono questo peggioramento? Nel luglio 2000 Cgil-Cisl-Uil e Snals hanno firmato un accordo che, stravolgendo la 'ratio' della stessa legge (124/99), non rispetta la garanzia di mantenimento dell'anzianità pregressa e ha portato A.T.A. e I.T.P. transitati a percepire, a parità di condizioni, uno stipendio più basso dei colleghi già statali con cui lavorano gomito a gomito, meno di quelli rimasti negli EE.LL., meno di prima.

Un bell'esempio d'attività sindacale concertativa, fatta in tempi di governi 'amici', i cui effetti durano tuttora e che s'è accompagnata alle più generali concertazioni su salari, contratti, pensioni.
Un lungo cammino propedeutico a qualche ragionamento utile per il presente.
I governi si succedono, si sa, e quello attuale è un po' meno 'amico' di allora, il che produce altri guasti che sono il risultato d'una mancanza storica d'opposizione vera: oggi, con la L.133/08 e il Ddl Aprea, s'annunciano tagli drastici dei precari, rinnovando con gli interessi quelli del governo precedente, regole capestro per il reclutamento, gerarchizzazioni crescenti dei lavoratori, scuole trasformabili in fondazioni: sorta d' 'imprese', queste ultime, oggi possibili solo grazie alla qualifica di dirigenti per i presidi e all'autonomia scolastica inaugurate da Berlinguer e che il ministro del governo Prodi, Fioroni, ha a lungo evocato, tanto per confermare le tendenze di fondo che rendono sempre più simili tra loro i vari establishment governativi e le relative politiche. Il tutto accade in un contesto in cui sono approntati e concertati anche un nuovo sistema di relazioni sindacali e nuove forme della contrattazione (ormai triennale...) e s'annunciano tante nuove 'buone' regole, anch'esse con illustri precedenti concertati, atte a dissuadere, stavolta pressoché 'manu militari', le lavoratrici e i lavoratori dallo scioperare. Statene certi, presto potrà essere così per ogni settore, non solo per il trasporto: la crisi vogliono farcela pagare, tutta intera, ed è anche per questo che schierano ingenti forze dell' 'ordine' in ogni occasione di sciopero, manifestazione, picchetto e impestano le città di telecamere, militari e ronde a difesa d'una 'sicurezza' di interessi loro, gettando in pasto all'anima più oscura d'una società in decadenza il 'clandestino' senza permesso di soggiorno.

Basterà, contro tutto questo, la timida prova di 'resistenza' oggi prospettata dalla Cgil? Che obiettivi reali ha? C'è da fidarsi? E poi, può davvero essere utile concedere credibilità e delega d'opposizione a partitini residuali e subalterni alla governance, che invocano rappresentanza in qualche parlamento ?
Noi crediamo che altro sia necessario: se si vorranno fronteggiare gli effetti peggiori della crisi, occorreranno lotte in piena autonomia, capaci di aggregare settori del lavoro, dell'immigrazione, della precarietà, della scuola, sul terreno di un conflitto all'altezza dei tempi e che sappia opporsi con determinazione ai limiti, vecchi e nuovi, imposti allo sciopero. Chi oggi qui ha per destino, più o meno immediato, la perdita di reddito e di garanzie di vita ha buoni motivi per pensarci.

La storia degli A.T.A.-I.T.P. su ricordata non è certo l'unica a suggerirci la risposta agli interrogativi, essa è però storia esemplare, perché a tutti parla chiaramente: questi lavoratori, dopo quasi dieci anni, sono a tuttora tra i ricorrenti nei tribunali -e scioperanti in questi anni-, contro quell'accordo bidone dei confederali-tutti, contro un emendamento-truffa inserito in una delle finanziarie di Berlusconi (2006), contro la mancata dissoluzione di quell'emendamento sotto il successivo governo Prodi... Come si vede, nessuno ne è escluso.
Oggi 4 marzo, queste lavoratrici e questi lavoratori rispondono all'appello dei precari e presidiano il CSA con la propria specificità di rivendicazioni, ma anche con la consapevolezza d'essere parte d'un tutto più vasto; con la solidarietà, ma anche con la chiarezza su chi sta da una parte e chi dall'altra.
Cari colleghi,
credo che sia opportuno serrare le fila ed ricominciare a farci sentire.
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti quei colleghi che non hanno arretrato di un passo contattando i vari Onorevoli per la risoluzione del nostro problema.
Credo però che sia giunto il momento di rialzare la china cominciando ad riorganizzarsi.
Ad un anno esatto della nascita del Coordinamento da un bilancio fatto sembrerebbe che la lotta intrapresa sia stata di poco conto,però se giriamo le spalle indietro sappiamo tutto il lavorio che c’è stato dietro senza però grossi risultati.
Ora è giunto il momento di ricompattarsi inserendo nuove idee ed nuove leve all’esecutivo che oggi sembra sia ancora in letargo.
L’esecutivo in carica quindi sarà ampliato.
Quindi propongo a tutti i colleghi anche quelli ancora in carica, di farmi pervenire le candidature per inserire nell’esecutivo del Coordinamento Nazionale ATA-ITP in quanto a breve bisogna ancora farci risentire e ci vuole qualcuno che parli a nome del coordinamento.
I requisiti richiesti dell’esecutivo devono essere di Coordinamento sia a livello Nazionale che territoriali tenendo i contatti con i colleghi a livello locale.
La proposta sarebbe di integrare a 20/21 unita l’esecutivo in rappresentanza delle Regioni Italiane.
Invito i blog a dare la massima diffusione mezzo importante a livello mediatico per farci sentire ed presentare la loro candidatura all’esecutivo.
Per prima cosa bisogna che il coordinamento non abbia nessun vincolo sindacale e che sia apolitico.
L’obbiettivo che dobbiamo prefiggere è la nostra risoluzione della controversia e non gli interessi di bottega (politici o sindacali).
Quindi fin d’ora invito tutti quelli che possono di partecipare all’assemblea del “Coordinamento 3 ottobre” di Milano c/o la sede Cobas (V.le Monza, 160 MM Gorla) Il 15 aprile mercoledì alle 15.30
Uniamo tutte le nostre forze la divisione non paga ,quindi invito tutti ad essere un po’ più elastici, noi non ci arrendiamo.
vincenzoloverso@tiscali.it

lunedì 23 marzo 2009

Ciao a tutti,
La lettera sottoriportata mi é arrivata dai colleghi di trieste.
Leggete bene,la disperazione di alcuni colleghi che nonostante abbiamo ragione,si trovano in condizioni disperate per raccimolare i soldi necessari da ridare al MEF ,combattendo con la burocrazia e qualche dirigente pubblico ottuso ,che non capisce la problematica sociali famigliari.
Credo che bisogna fare qualcosa a livello Nazionale.
Da qualche tempo ho preso contatti con il presidente dell'italia dei diritti il quale ho sottoposto il nostro problema.
Mi é stato assicurato il loro intervento tramite i loro canali dinformazione e sottoporre
un'ennesima volta la problematica al Ministro Gelmini o a chicchesia sempre nei termini legali.
Siamo umili servitori dello Stato anche in occasioni come questa.
Tutta la nostra storia e sotto l'attenzione dell'avvocato del 'italia dei diritti.
Ho intenzione tramite il loro Presidente di non mollare la presa e quando sarà opportuno
scendere di nuovo in massa a Roma cominciando qualche iniziativa eclatante ,incatenarsi ed fare sciopero della fame. (a tal proposito fatemi pervenire persone disposte a farlo)
Riporto un breve stralcio dal loro sito in costruzione .
http://www.italymedia.it/italiadeidiritti/index.php
"Fondato da Antonello De Pierro, noto giornalista romano e direttore di Italymedia, portale di informazione libera, da sempre legato ai problemi sociali e alla denuncia dei diritti negati ai più deboli, l’Italia dei Diritti vanta una comprovata attività in campo sociale attraverso la messa in pratica di una serie di battaglie finalizzate alla segnalazione di soprusi e abusi per portare a conoscenza e sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche, a volte, ignorate."
http://www.italymedia.it/
Si chiede la collaborazione di tutti anche di chi dorme negli allori pensando che non e il loro problema.
Bisogna che tra noi ci sia più solidarietà e non dire tanto a me per il momento non mi stanno trattenendo nulla ,prima o poi arrivera il nuovo inquadramento con il rimborso.
Bisogna ricompattare l'esecutivo Nazionale del Cordinamento ATA-ITP .
Ho aperto un gruppo privato non accessibile a tutti se non invitati da un amministratore per far si che le nostre opinioni ed eventuali iniziative.
http://www.facebook.com/group.php?gid=51684511965
Vi invito a iscriversi e far iscrivere i colleghi dormienti (1 settembre 2008 eravamo in servizio n.43.794.)
vincenzoloverso@tiscali.it

Caro collega, rispondiamo subito su come stanno andando le cose a Trieste: male, anzimalissimo, un disastro.Se ti venisse voglia di leggerla, ti alleghiamo una relazione che abbiamo preparato, su richiesta del sindacato della CGIL (ma che abbiamo consegnato anche alla UIL e all'UGL per conoscenza) per tentare, attraverso la loroSede a Roma, di farci ottenere quella tanto agognata DILAZIONE di pagamento che qui a Trieste è IMPOSSIBILE OTTENERE. Durante il nostro sfortunato percorso purtroppo siamo incappati in unDirettore Provinciale dei Servizi Vari del Ministero dell'Economia delleFinanze, già noto sul territorio per la sua rigidità di comportamenti, che rasentando l'abuso di potere non ci ha concesso di restituire somme che vanno dai 32.000 ai 42.000 Euro in cinque anni. Purtroppo neanche l'intervento di politici, dell' Avvocatura di Stato, dell'Ufficio scolasticoProvinciale e Regionale, sono serviti a smuoverlo: per cui la trattenuta delV dello stipendio (circa 300 Euro al mese) è già stata avviata con lo stipendio di dicembre 2008 ed entro il 3 aprile dovremo versare in un'unica soluzione cifre che vanno dai 14.000 ai 22.000 Euro.Lunedì mattina tenteremo di ottenere un prestito dall'INPDAP perché più favorevole rispetto alle normali finanziarie e per tentare in questo modo di fare ancora un po' di rumore. Ora ci stiamo muovendo anche in un'altra direzione cioè quella di verificare i conteggi fatti dall'U.S.P.. Ci siamo infatti accorti che le cifre trasmesse dalla Provincia di Trieste sono diverse da quelle che il Ministero della Pubblica Istruzione ha recepito per ricostruire gli stipendi nell'anno 2000, ovviamente a ribasso.Queste differenze le abbiamo scoperte nel momento in cui abbiamo tentato di capire il meccanismo della temporizzazione.Su quest'ultimo argomento bisognerebbe aprire un lungo capitolo:- 18 anni di lavoro svolto alle dipendente della Provincia di Trieste all'1/1/2000 mi collocavano nella fascia dei tre anni di anzianità con un assegno ad personam di 715,00 Euro. Questo assegno corrispondeva ad un valore "temporale" di 3 anni 4 mesi e qualche giorno che anticipava nel 2002 la collocazione nella fascia dei 9 anni di anzianità. Il beneficio economico a quel punto avrebbe dovuto essere di 1325 Euro ma in realtà è stato di soli 610 Euro perché l'assegno ad personam è stato assorbito. QUALCUNO ALL'EPOCA AVREBBE DOVUTO SPIEGARE QUESTO ULTERIORE DANNO ECONOMICOCHE E' ANDATO A SOMMARSI A TUTTI GLI ANNI DI ANZIANITA' PERSI.Ci stiamo dando da fare per preparare una relazione del danno economico chei lavoratori ex EELL hanno subito in questi anni, non solo per quanto riguarda l'anzianità negata ma proprio anche per quanto riguarda la BEFFA della temporizzazione. Cercheremo di predisporre anche dei diagrammi per dimostrare la perdita economica subita rispetto alla progressione di carriera che avremmo avuto se fossimo rimasti dipendenti degli EELL. Questa relazione la metteremo a disposizione di tutti in modo da poterla utilizzare nelle sedi più opportune ed eventualmente anche per aprire dialoghi con ipolitici che volessero appoggiarci.A questo proposito confermiamo la nostra disponibilità per partecipare ad uneventuale incontro con l'on. Bossi.
Certamente puoi pubblicare (nei nostri blog), anzi potresti aggiungere l'invito agli altricolleghi perché controllino i decreti in loro possesso (dal primo relativo al passaggio dall'EELL allo Stato, all'ultimo relativo alla ricostruzione dicarriera a seguito della sentenza sfavorevole) e la corrispondenza intercorsa tra EELL e Scuola a cavallo del 2000 al momento del passaggio. I decreti comunque dovrebbero essere conservati in copia nel proprio fascicolo personale presso la scuola di appartenenza.Suggerisci a tutti di controllare il meccanismo della temporizzazione così sarà più evidente l'ulteriore danno economico da noi tutti subito.Secondo noi, vista la complessità per ricostruire queste carriere,sospettiamo che, al momento del passaggio, non ci sia stata omogeneità nell'applicazione dei conteggi(in alcune provincie il conteggio lo ha fattol'Ufficio Scolastico Provinciale mentre da altre parti la scuola stessa....) quindi potremmo avere anche per questo motivo ulteriori differenze ditrattamento.CiaoSusanna e Paolo

sabato 21 marzo 2009

Cari colleghi, è da un pò che aspettiamo che succeda qualche cosa dopo le assicurazioni che abbiamo avuto da diversi deputati; fino ad oggi non abbiamo visto nessun fatto concreto, io penso che sia venuto il momento di rilanciare la nostra azione di lotta, di ricoalizzarci e adottare nuove strategie di pressione.Dobbiamo ricompattare questo "Coordinamento ATA e ITP" e muoverci dietro questa associazione.Dovremmo associare nuovi colleghi in rappresentanza di ogni provincia ed avere un coordinamento veloce ed efficace capace di prendere delle decisioni in nome e per conto di tutti i colleghi, coinvolgendo anche chi fino ad ora è stato un pò a guardare, anche chi apparentemente sembra che perda poco.Io ho scritto una e-mail al Ministro Bossi, e vi allego una copia, se lo ritenete opportuno cercheremo di avere con Lui un incontro diretto.Intanto chiedo ai colleghi di Trieste come è finita la sospensione dei loro pagamenti. Fatemi avere al più presto Vostre notizie.Un abbraccio per tutti. Leonardo Agueli

giovedì 19 marzo 2009

PRECISAZIONE

In riferimento al post inviato dai colleghi di Foggia, il nostro legale che ci assiste, ci ha comunicato testualmente che la cosa sta in questi termini:"non è la Corte di Giustizia Europea ma è l'ordinanza della Corte di Cassazione con la quale è stata rimessa la questione nuovamente alla Corte Costituzionale.
La Corte Costituzionale non si è ancora pronunciata. Speriamo bene.
Un gruppo di Assistenti Tecnici di PAVIA

mercoledì 18 marzo 2009

Cari colleghi,
Vi porto a conoscenza che su face book ,
http://www.facebook.com/
é nato il gruppo denominato cordinamento ex enti locali.
http://www.facebook.com/group.php?gid=51684511965
e possibile iscriversi per scambiarsi idee,azioni, notizie riguardante alla nostra problematica.
Per una maggiore visibilità , per riuscire a capire la provenienza di tutti invito a mettere nel vostro profilo dove prestate servizio con la località ,sarebbe opportuno mettere anche una foto,in quanto si riesce fin fa subito a memorizzare i nominativi dei fruitori.
Sono in contatto con il presidente Antonello De Pierro di Roma
Da sempre in prima linea per sostenere le battaglie civili , in difesa dei diritti dei cittadini.
http://www.italiadeidiritti.it
gruppo italia dei diritti vedi link
http://www.facebook.com/group.php?gid=99791550275
Biografia Antonello De Pierro
Antonello De Pierro nasce a Roma il 26 settembre 1968 sotto il segno della bilancia. Eredita la passione per il mondo dello spettacolo dagli antenati materni, che rappresentano una dinastia di direttori d'orchestra, e dal padre Vincenzo, eccellente violinista, che gli trasmette anche la passione per lo scrivere.Inizia a studiare musica a sette anni, a nove il suo primo strumento, la fisarmonica. Da allora non si separerà più da quella che considera la cosa più bella che esista, l'arte di combinare i suoni. I suoi amici migliori restano per lungo tempo l'amata fisarmonica, la chitarra, il pianoforte, le tastiere. A diciassette anni inizia a scrivere canzoni, nello stesso periodo in cui consegue la maturità classica. A diciannove, grazie all'incontro con Toto Cutugno, inizia a frequentare la Rai. Nella stessa estate i giornali iniziano a parlare di lui, per la proposta di una sigla per "Domenica In", che poi non andrà però in porto. Nel 1989, prende parte alla trasmissione "Via Teulada 66", condotta da Loretta Goggi su Raiuno, dove si mette in mostra anche come cantante corista. Nel 1990 è nel coro di Raffaella Carrà nella trasmissione "Ricomincio da due" su Raidue. Nel 1991, dopo un rocambolesco provino, riesce ad entrare nell'esiguo gruppo del "laboratorio teatrale" regionale diretto da Enzo Garinei. Lo frequenterà per due anni, ma non farà mai l'attore, tranne qualche breve esperienza teatrale e televisiva. Nel 1992 incide un album di otto brani, dal titolo "Cuore Giallorosso", che prende il titolo da una canzone scritta per la squadra del cuore, la Roma; ancora oggi "Cuore Giallorosso" è l'unico inno giallorosso ad essere diffuso allo Stadio Olimpico prima delle partite della squadra capitolina, oltre all'inno ufficiale "Grazie Roma" di Antonello Venditti. Nel 1994 la sua carriera subisce una svolta decisiva. Pur restando sempre ancorato all'universo musicale, intraprende l'affascinante carriera giornalistica, mettendosi subito in mostra per il suo stile ironico e polemico. Collabora ai quotidiani "L'opinione" e "La stampa", ai settimanali "Fuoricampo" e "Teletutto", al mensile "Pub", oltre a numerose altre collaborazioni sporadiche. Nel 1997 accede all'Ordine Nazionale dei Giornalisti. Da gennaio del 1998 conduce su "Radioroma", fino a maggio dello stesso anno il talk-show radiofonico "Il pelo nell'uovo", dove combatte diverse battaglie in campo sociale. Sempre nel' 98, a giugno, diventa direttore responsabile della testata giornalistica di "Radioroma" e sempre sulla stessa emittente inizia contemporaneamente la conduzione del programma da lui stesso ideato "La radio dei vip", al cui timone è ancora oggi. Nel 1999 diventa direttore responsabile della rivista “Nuova Generazione”. Nel marzo del 2000, conduce sul circuito televisivo "Stream" il programma musicale "Number one". A settembre del 2000, fonda e dirige il magazine on line di attualità e spettacolo "ITALY", edito dal noto Portale d'Informazione "Mediatime Network". All'inizio del 2001 fonda insieme a Dario Domenici il Portale dell'Informazione Nazionale "Italymedia.it" (www.italymedia.it), che attualmente dirige. Sempre nel 2001 conduce la trasmissione televisiva "Parliamone a cena", in onda sul circuito nazionale "Cinquestelle". Nel 2003 diventa direttore responsabile del mensile “Nuove Proposte”. Sempre nel 2003 riceve il prestigioso “Premio Nazionale ‘NOMENTUM’ Città di Mentana”. Negli ultimi anni, alla guida di Italymedia.it, ha intensificato l’attività giornalistica di stampo socio-politico, viaggiando sempre in pole position sulle vie dell’inchiesta e della denuncia sociale, cercando sempre di dare voce ai più deboli e ai più emarginati, schiacciati e mortificati dall’arroganza e dal potere di pochi eletti, riuscendo a portare a compimento tante battaglie sui diritti negati, restituendo il sorriso, la speranza e la serenità a chi credeva di averli persi per sempre.
ciao enzo

martedì 17 marzo 2009

DELEGAZIONE ATA ex EE.LL. - FOGGIA -

A TUTTO IL PERSONALE ATA /ITP TRANSITATO DAGLI ENTI LOCALI -

AI SINDACATI CONFEDERATI
CGIL SCUOLA ROMA
CISL SCUOLA ROMA
UIL SCUOLA ROMA
SNALS ROMA
e, pc. UGL scuola ROMA
COBAS scuola ROMA
GILDA UNAMS ROMA
UNICOBAS scuola ROMA

Siamo il gruppo dei tartassati lavoratori dipendenti del comparto scuola facenti parte del personale A.T.A., vittime dell’annosa cronistoria iniziata con il famigerato accordo del 20 luglio 2000 art. 3 che, grazie al Vostro intervento, ci ha costretto, nostro malgrado, a giocare il ruolo di “attori protagonisti” del nefasto, per noi , Decreto Interministeriale del 05 aprile 2001, con effetti devastanti,che Voi, da “sapienti registi”, ben conoscete nelle varie sfaccettature, specie quelle inerenti al divieto dello jus variandi in pejus, puntualmente realizzatosi con il Decreto de qua e alle condizioni economiche notevolmente peggiorate.
La nostra cronistoria, tuttavia, dopo l’intervento della Corte di Cassazione, della Corte Costituzionale, e di un primo ricorso Europeo n. 276 contro la S.C. termina, si può dire, a lieto fine con il secondo ricorso europeo n. 277 pubblicato il 18 febbraio 2009 che dichiara rilevante e fondata la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 1 comma 218 della legge 23/12/05 n.266 e dunque dichiara illegittimo tale articolo per contrasto con l’art. 117 1° comma della Costituzione Italiana e art. 6 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Riconoscendo, dunque, in tal modo, la piena validità delle nostre lagnanze e disponendo la sospensione dello status quo ante (POSIZIONE GIURIDICA DA NOI ATTUALMENTE ASSUNTA) che ha causato tale annosa vicenda.
Speriamo, come tutte le belle favole, che il lieto fine sia tracciato dalla prossima normativa che il Parlamento o lo stesso Governo, vorrà realizzare a totale ripristino delle nostre posizioni giuridiche ingiustamente ed illegittimamente depauperate dalla legge 266/05.
In mancanza di un ulteriore disinteressamento di codeste associazioni sindacali, noi lavoratori vessati da tale assurda vicenda, PREANNUNCIAMO LA DISDETTA IN MASSA DALLE ISCRIZIONI DAL SINDACATO presso cui ognuno di noi ha aderito, (70.000 unità).
Si tratta di un vero e proprio atto di protesta e totale sfiducia nei Vostri confronti, che, potrete sanare solo e soltanto SE, eserciterete una adeguata pressione politica per la giusta reintegrazione dei nostri SACROSANTI DIRITTI e a far si che venga abrogato in toto L’ARTICOLO 1 COMMA 218 DELLA LEGGE 266/05.
Noi poveri vessati, vorremmo, infine, sapere se il vostro silenzio è da configurarsi nella tipologia del silenzio-assenzo o del silenzio-rigetto nei confronti delle nostre legittime richieste e soprattutto se non avete dimenticato, facendovi travolgere da “lucciole politiche”, il vostro reale ruolo, cioè quello di difensori e paladini dei DIRITTI DEI LAVORATORI e non delle richieste (SOPRUSI) dei parlamentari di turno.
Attendiamo un Vostro segnale di FIDUCIA ED APERTURA nei Nostri confronti ed una immediata (e cortese) risposta nei confronti di Chi Vi sostiene politicamente ed economicamente.
Distinti saluti una delegazione A.T.A. della provincia di Foggia.
Foggia, 15 marzo 2009

venerdì 13 marzo 2009

queste le proposte che ha fatto ha Roma ottorino mugnai

Caro ............
Le iniziative sono urgentissime,altrimenti passato questo contratto è la fine.1) andare nelle prossime assemblee e fare casino,quindi bocciare democraticamente la proposta del nuovo contratto firmato il 17/12/2008,dato che non c'è il minimo accenno del nostro problema.2)Bisogna mandare fax, e-mail,telefonate, etc.etc. nelle sedi sindacali, con scritto VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA,avete firmato anche a nostro nome,senza risolvere almeno parzialmente il nostro problema ,creato dall'accordo sindacale del 20/07/2000,ARIVERGOGNA,ma la delegazione che il 18/11/2008 era in piazza Montecitorio non aveva parlato con Di Menna (UIL) ?3) Basta con i vari Onorevoli, giornalisti, televisioni e cazzate varie.LA QUESTIONE SI RISOLVE SOLTANTO E LO RIBADISCO SOLTANTO CON UN ACCORDO TRA SINDACATI E L'ARAN.4) PER OTTENERE QUESTO BISOGNA NON DARE TREGUA AI VARI SINDACATI E BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.5)IO SONO 5 ANNI CHE TUTTI I GIORNI SCRIVO ALLA CGIL E GLI DICO VERGOGNA.6) BISOGNEREBBE CHE LO FACESSERO ALMENO MILLE PERSONE TUTTI I GIORNI AI VARI SINDACATI.7) BISOGNA CHE COLORO CHE DEVONO RENDERE I SOLDI SI METTANO NELL'ORDINE DI IDEE CHE SENZA UN ACCORDO SINDACALE,DOVRANNO RENDERE TUTTI I SOLDI PRESI E NON ANDATI IN GIUDICATO.CAPITOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!
saluti ottorino mugnai

mail inviata da Vincenzo

domenica 8 marzo 2009

INVIATO DA VINCENZO LOVERSO

Cari colleghi, sono andato a trovare l'on. Ruvolo per avere un chiarimento sull'approvazione di quel suo ordine del giorno, e mi ha assicurato che il governo intende sistemare la nostra faccenda.Ha avuto assicurazione da parte del Ministro Vito che molto presto adotteranno un provvedimento atto a darci il giusto riconoscimento per il servizio prestato nell'ente locale di provenienza.Invito i colleghi comunque a non abbassare la guardia, anzi dobbiamo sollecitare i deputati e senatori a noi vicini a sollecitare il ministro Vito a che non dimentichi l'impegno preso.Datemi comunicazioni dei deputati che intrapenderanno azioni in tal senso.Un caloroso saluto Leonardo Agueli.

giovedì 5 marzo 2009

DAL BLOG ATA E ITP EX ENTI LOCALI

Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 137 del 29/01/2009
ADERENTI, RIZZI, VALLI, MARAVENTANO, PITTONI - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del lavoro, della salute e delle politiche sociali - Premesso che:
per effetto delle disposizioni di cui alla legge 3 maggio 1999, n. 124, oltre 70.000 lavoratori ausiliari, tecnici, amministrativi (ATA) e insegnanti tecnico-pratici (ITP) sono transitati, con decorrenza 1° gennaio 2000, dai comparto enti locali ai ruoli dello Stato;
l'articolo 8 della citata legge n. 124 del 1999 prevedeva che fosse riconosciuta "ai fini giuridici ed economici l'anzianità maturata presso l'ente locale di provenienza";
invero, il decreto interministeriale 5 aprile 2001, con il quale sono state stabilite le procedure per il nuovo inquadramento, ha riconosciuto al detto personale ATA e ITP l'anzianità corrispondente al solo trattamento economico maturato presso l'ente di provenienza (cosiddetto maturato economico), creando, in tal modo, i presupposti per un differente contenzioso giudiziario;
le numerose sentenze di primo grado e d'appello succedutesi negli anni seguenti hanno dato ragione ai lavoratori ricorrenti; persino la Corte di cassazione, nel 2005, si pronunciava in favore dei lavoratori;
ciononostante, con la legge finanziaria per il 2006 (art. 1, comma 218, della legge 23 dicembre 2005, n. 266), in forma di "interpretazione autentica" il Governo ribadiva la correttezza del metodo del "maturato economico" come sistema di computo dell'anzianità dei lavoratori transitati, facendo salvi gli effetti delle sole sentenze definitive e bloccando l'immediata esecutività dei dispositivi giudiziari di primo e secondo grado;
la Corte costituzionale, con sentenza n. 234 del giugno 2007, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 218, della legge finanziaria per il 2006 sollevate in riferimento, nel complesso, agli articoli 3, 24, 36, 42, 97, 101, 102, 103, 104 e 113 della Costituzione;
recentemente la Corte di cassazione ha nuovamente chiesto all'Alta Corte, sollevando eccezione di incostituzionalità del citato comma 218 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2006, in riferimento all'articolo 117 della Costituzione nonché dell'articolo 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cass. n. 22260/08), ipotizzando, peraltro, un'intromissione indebita nel corretto svolgimento del procedimento giudiziario: "la parità delle parti dinanzi al giudice implica la necessità che il potere legislativo non si intrometta nell'amministrazione della giustizia allo scopo di influire sulla risoluzione della controversia o di una determinata categoria di controversie";
gli esiti della cosiddetta "interpretazione autentica" sono stati a dir poco disastrosi dal punto di vista della tutela dei diritti dei lavoratori, sia perché si è creata una disparità di trattamento economico tra lavoratori con identica anzianità e profilo professionale, sia perché molti dei cosiddetti transitati si ritrovano a dover restituire le somme percepite, il che decurterebbe oltre il sopportabile le già basse retribuzioni di questi lavoratori;
risulta agli interroganti che ì fondi necessari al riconoscimento dell'anzianità maturata secondo il dispositivo previsto dalla legge n. 124 del 1999 citata in premessa sono stati deviati sul pagamento del salario accessorio dei residui dei dipendenti degli enti locali,
si chiede di sapere:
quale sia l'opinione in merito all'opportunità di procedere ad una ricompilazione da parte del Ministero dell'istruzione, università e ricerca delle schede individuali del personale transitato dagli enti locali allo Stato, con l'inserimento del salario di produttività a suo tempo trasmesso proprio dagli enti locali e non considerato dai singoli uffici provinciali dei Ministero;
se corrisponda al vero che solo per l'anno 2000 circa 114 milioni di euro sono andati in pagamento del salario accessorio, quando, invece, tale cifra avrebbe potuto agevolare il corretto inquadramento del personale transitato;
se i Ministri in indirizzo non condividano la necessità di predisporre un provvedimento di blocco della riscossione delle somme dovute dai lavoratori, in attesa della pronuncia dell'Alta Corte, sollecitata dall'ordinanza della Corte di cassazione n. 22260/08 citata in premessa e da un'analoga ordinanza del Tribunale di Milano - Sez. Lavoro depositata il 16 giugno 2008.
(4-01064)

mercoledì 4 marzo 2009

DAL BLOG ATA EX ENTI LOCALI

VOGLIO GIUSTIZIA

Ciao a tutti, sono un collega di Corigliano Calabro a cui sono stati scippati 15 anni di servizio (al passaggio allo Stato avevo 18 anni, mi hanno inquadrato alla classe 3).
Parlando con qualche collega, o leggendo quà e là, mi rendo conto che tanti sarebbero contenti di una soluzione politica del nostro assurdo caso.
Ebbene io no. Io preferisco prevalere in un giudizio, se possibile.
La soluzione politica equivarrebbe sì ad un giusto inquadramento, ma senza riconoscerci gli arretrati.
Non mi sembra equo, anche perchè i colleghi che hanno avuto sentenze già passate in giudicato allorquando il *Sig. Tremonti ci ha fregati, hanno il diritto di non restituire niente.
Io non mi sento diverso da loro, anche se ancora la Cassazione non si è pronunciata sul mio ricorso.
Io voglio quanto di diritto mi spetta, anche perchè sono vincitore di concorso presso l'Ente Locale ed ho sempre fatto, sin dal primo giorno, l'Assistente Amministrativo.
E' per questo che lotterò sempre per avere giustizia.
Un saluto a tutti.
Tommaso Elia I.T.C. "Luigi Palma" Corigliano Calabro
* aggiunto da giuseppe

DAL BLOG ATA EX ENTI LOCALI

RISPOSTA
Ti racconto brevemente come si può arrivare a queste cifre facendoti il mio esempio.
Sono un assistente tecnico, dopo la sentenza favorevole di primo grado al sottoscritto, sono stati riconosciuti 9.000 euro netti di arretrati per i 4 anni che andavano dal 2000 al 2004 (anno della sentenza) quindi vuol dire che in 4 anni io venivo pagato 9000 euro in meno rispetto ai colleghi statali che vuol dire circa 2250 euro all'anno oppure 189 euro in meno al mese, ora visto che siamo arrivati al 2009 la somma che io dovrei restituire si aggira sui 20000 euro.
Questo per quanto riguarda un assistente tecnico, siccome i colleghi di Trieste sono degli ITP (funzione presente anche negli enti locali e quasi sconosciuta) si può capire benissimo come ci voglia poco ad arrivare alle cifre di cui si parlava.
Queste cifre sono indicative dell'iniquità di trattamento che ci verrà riservato se andrà tutto male, ci ritroveremo a lavorare con colleghi che pur facendo lo stesso lavoro si ritroveranno uno stipendio doppio del nostro.
Saluti Giuseppe

DAL BLOG ATA EX ENTI LOCALI

COME MAI ?
Ho letto sul nostro blog degli enti locali che a Trieste un gruppo di colleghi si trovano a dover restituirecifre che vanno dai 30.000 ai 42.000 euro.Come è possibile che si sia formato un debito di tale importo? Visto che lo stipendio lordo annuale ammonta alla metà. C’è qualcuno che sappia calcolare grosso modo le cifre da restituire in base all’anzianità riconosciuta?Inoltre penso sia bene informare perché molti miei colleghi della provincia di Alessandria vista la loro tranquillità non hanno ben presente il problema.Se qualcuno può rispondermi lo faccia onde fare un po’ di chiarezza e divulgare, grazie.Giorgio

DAL BLOG ATA EX ENTI LOCALI

Sono uno dei colleghi di Trieste.Leggendo le tue mail si comprende che anche tu ti stai dando da fare pertrovare qualcuno che ci dia ascolto.Noi a Trieste abbiamo trovato un giovane parlamentare della Lega Nord che si sta impegnando, anche ad Erba c'è una parlamentare sempre della Lega che si è presa a cuore la nostra situazione. Qui a Trieste siamo un gruppo di colleghi che si trovano a dover restituirecifre che vanno dai 30.000 ai 42.000 euro.Le modalità previste dalla legge sono le seguenti:- il debito va recuperato con trattenuta del quinto dello stipendio; quandoapplicando questa formula non si riesce a coprire tutto il debito la parteresidua, che si chiama "importo non compensabile", deve essere versata inun'unica soluzione.Nel nostro caso nessuno di noi riesce con la cessione del V a pagare tuttoil debito e di conseguenza ci troviamo nelle condizioni di dover versare inun'unica rata somme che vanno dai 14.000 ai 22.000 euro.Abbiamo chiesto proroghe, dilazioni, pareri dell'avvocatura dello stato,abbiamo formulato suppliche ma niente da fare LA LEGGE E LEGGE.Stiamo cercando di ottenere da parte del Ministero delle Finanze unintervento che possa prevedere, almeno per queste somme non compensabilidelle modalità di pagamento che non ci trascinino nel "disagio sociale".Visto che abbiamo già interessato alcuni politici, ti chiediamo, sepossibile, di informare anche l'on. Ruvolo di questa grave situazione (Piùpersone cerchiamo di sensibilizzare meglio è).Ti informiamo inoltre che abbiamo appena saputo che a Trieste stannoiniziando a recuperare i debiti ai pensionati. Questa è una vera e propriamina vagante. Infatti l'INPDAP sta ricostruendo le pensioni e starecuperando i debiti applicando la cessione del quinto sulla pensione,intanto il Ministero dell'Economia e delle Finanze contemporaneamente staper avviare il recupero delle somme dovute per la differenza dello stipendioe per la differenza del TFS. Ovviamente il MEF non potendo recuperare questoulteriore debito applicando la trattenuta del V dello stipendio perché lacessione del V risulta Già avviata dall'INPDAP .... PRETENDERA' LARESTITUZIONE DELLA SOMMA IN UN'UNICA SOLUZIONE....ALTRIMENTI "EQUITALIA".Credo che sia veramente opportuno far conoscere questa situazione anche adaltri politici. (Nel frattempo i sindacati non vedono, non sentono, nonparlano)Grazie.Paolo Rovatti

lunedì 2 marzo 2009

ORDINE DEL GIORNO RUVOLO

Cari colleghi, ho appreso che per quanto riguarda l'ordine del giorno dell'on. Ruvolo, ha avuto questo esito:Il governo accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Ruvolo. La risposta viene data dal Ministro Brunetta, e si trova nel resoconto stenografico pag. 33 n. 9/2031 -A/16. del 12 febbraio 2009.Non so cosa significa questa formula, ho cercato di contattare l'on. Ruvolo, lo sentirò nel pomeriggio.Appena ho altre notizie ve le comunico.
Un affettuoso saluto Leonardo Agueli.
E' LA STESSA NOTIZIA CHE HO AVUTO DALL'ON. DIMA NOSTRO CONCITTADINO.PERO' NON CAPISCO COSA SIA LA RACCOMANDAZIONE.

COMUNICATO STAMPA

Oggi 25 febbraio 2009, nella sede provinciale dei Cobas Scuola di Milano,si è tenuta un'assemblea che ha affrontato la questione, ormai annosa,degli ATA ex EELL, cui hanno preso parte una cinquantina di lavoratrici elavoratori delle province di Milano, Varese, Monza e Lodi.Alla presenza dell'avvocato Sullam, cui i Cobas hanno affidato tutti iricorsi, è stato fatto un rendiconto sulle diverse posizioni raggiunte dairicorsi, si sono fornite indicazioni esaurienti in merito e si è valutatala necessità di accompagnare l'iter dei ricorsi con forme di lotta e diiniziative pubbliche.Come primo momento i lavoratori hanno espresso la volontà di partecipareal presidio indetto dai precari della scuola al CSA il 4 marzo alle 15.30,ritenendo che la propria specifica condizione, così come quella deiprecari, sia comunque frutto di politiche scolastiche perseguite dai varigoverni e di politiche concertative sindacali che danneggiano i lavoratorie che solo una lotta comune possa favorire una comunicazione reale tra idiversi soggetti ed esperienze.L'assemblea ha poi deciso di riconvocarsi l'11 marzo alle 15.30 nellastessa sede, per strutturare meglio il proprio coordinamento e di dareluogo a nuove iniziative sotto la sede RAI.
COBAS SCUOLA Milano 25.02.2009