sabato 31 ottobre 2009

GLI INVISIBILI

Oggi ho ricontrollato la mia posta elettronica nella speranza (vana) di trovare una risposta di conferma ad almeno una di tutte le mail che ho spedito, ma è risultata desolatamente vuota di risposte, eppure ci stò provando ho scritto più volte a REPORT, ANNO ZERO, MI MANDA RAITRE, BALLARO', ho scritto nei blog di Travaglio e Beppe Grillo, ho scritto all'UNITA' al MESSAGGERO, ai sindacati, nonche alle massime cariche dell'IDV ma da tutti ho ricevuto solo un silenzio tombale. In questo momento mi rendo conto che siamo solo lavoratori visibili per i doveri e invisibili per i diritti.
G.P.

venerdì 30 ottobre 2009

DA ENZO

Ciao a tutti, come parecchi di Voi sanno ho aperto un gruppo denominato Comitato ata-itp > ex enti locali su face book.
http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=51684511965&ref=mf
Nei giorni scorsi sono stato contattato da un noto Avvocato milanese, Stefano Nespor ,mi chiedeva se ero a conoscenza in quanti eravamo passati ai ruoli dello stato nel gennaio 2000,notizie fondamentale in quanto l'Avvocatura dello Stato ha sostenuto che gli ATA al travaso dei ruoli dello stato eravamo circa 600.000,e quindi l'accoglimento della questione può sbancare lo Stato.
Dopo aver ricordato che eravamo 80.000 unità e che a tuttoggi siamo circa 42.000 mi sono reso disponibile per ulteriori chiarimenti. Da una successiva email mi spiega che in questo momento sta curando gli interessi legali di alcuni nostri colleghi c/o la Corte di Giustizia > europea e che di concerto con l'avvocato Isacco Sullan stanno reperendo tutte le informazioni possibili per cercare di contrastare le tesi dell' Avvocatura dello Stato il prossimo 3 novembre alla Corte Costituzionale.
Nella tarda mattinata di oggi sono stato contattato telefonicamente dall'avocato Isacco Sullam,il quale mi chiedeva se avevamo delle carte che comprovano i dati numerici degi organici sopra menzionati ed i relativi costi economici . Inoltre mi ha comunicato che appena possibile mi trasmetteva una nota a riguardo sulla differenza che c'é della Corte di Giustizia Europea e LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA PER I DIRITTI DELL'UOMO.
L'ordinanza della Corte di giustizia delle Cumunità europea (quinta sezione) del procedimento C-287/08 DEL 3 OTTOBRE la quale sentenzia che è INCOMPETENTE A PRONUNCIARSI SULLE QUESTIONI SOLLEVATE DAL TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO CON ORDINANZA DEL 16 GIUGNO 2008 DEL GIUDICE MASCARELLO non é rilevante in quanto tutti i nostri ricorso sono stati inoltrati alla Corte di Giustizia Europea per i diritti dell'uomo (che a breve si deve esprimere) in quanto ledono la nostra dignità di lavoratori, presumo che sia l' art. 117, c. 1° Costituzione, in relazione all'art. 6 Convenzione per la salvaguardia dei diritti. Comunque ho i suoi contatti telefonici è appena possibile il tre novembre cerco di disturbarlo per sapere in anteprima cosa ha deciso la Corte Costituzionale. Credo non ci sia nulla da aggiungere speriamo che tutto vada per il meglio e che si possono riaprire tutte le cause in quanto se la Corte dovesse darci ragione verrebbe annullata la prima sentenza e dare di nuovo il via a procedimenti processuali anche quelli che in Cassazzione sono stati respinti.
Enzo.

giovedì 29 ottobre 2009

PER LA COLLEGA ALESSANDRA

GENTILE COLLEGA, TI TRASCRIVO QUELLO CHE LA FLC CGIL PROSPETTA AI LAVORATORI NELL'ILLUSTRARE LA PIATTAFORMA CONTRATTUALE, IO PERSONALMENTE SONO MOLTO SCETTICO, IN QUANTO IL NOSTRO PROBLEMA E' SEMPRE STATO POSTO ALL'ATTENZIONE DEL MIUR, MA SISTEMATICAMENTE VIENE BARATTATO CON ALTRE SITUAZIONI CHE EVIDENTEMENTE IL SINDACATO RITIENE PIU' IMPORTANTI. CORDIALI SALUTI E SPERIAMO NELLA GIUSTIZIA.
ROBERTO DE CRISTOFARO.
P.S. OVVIAMENTE IL DISCORSO VALE ANCHE PER CISL - UIL - SNALS - GILDA ECC. ECC.
" FLC CGIL PIATTAFORMA CONTRATTUALE 2010-2012 Comparto Scuola statale.
Coerenza con gli impegni già presi.Si ripropongono tutti gli obiettivi presenti nella precedente piattaforma quadriennale unitaria e nelle dichiarazioni a verbale unitarie. Occorre chiudere tutte le sequenze ancora aperte (ore eccedenti, personale all’estero, educazione degli adulti, compensi esami di maturità, aree a rischio) e risolvere il problema dell’inquadramento dei DSGA assunti prima del 2001 in analogia a coloro che sono stati immessi nella funzione successivamente.Ribadiamo l’assoluta necessità che vengano reperiti finanziamenti specifici per esaminare e risolvere la posizione “giuridico-economica” del personale docente e ATA transitato dagli EE.LL. (vedi art. 3 comma 147 legge finanziaria 2008). "

CERINO SPENTO - DAL BLOG ATA E ITP EX ENTI LOCALI

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Ciao a tutti,ieri sera ho cercato di verificare la notizia di Carlo Bertani, dalle mie fonti sembrerebbe che stamattina la triplice è convocata dal ministero, con ordine del giorno diverso,

" fondi contrattuali da mandare alle scuole".

Quindi prendiamola con beneficio d'inventario...anche se, A PENSAR MALE SI FA PECCATO, MA...SI INDOVINA QUASI SEMPRE!"
Il pensiero di una vecchia volpe della politica, ancora in auge, mi viene spontaneo!

Enzo

IL CERINO - DAL BLOG ATA E ITP EX ENTI LOCALI

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Una notizia non attesa, che fa pensare

Ieri, 26 Ottobre 2009, mi è giunta notizia che domani, 28 Ottobre 2009, si terrà una riunione presso il Ministero dell’Istruzione per “decidere, finalmente, di bloccare le richieste di risarcimento e definire una via per sistemare il problema dei lavoratori della scuola (ATA ed ITP) ex Enti Locali”. Oggi, 27 Ottobre 2009, scrivo: tenete a mente le date.
Quella riunione mi puzza: per questo scrivo. Il 3 Novembre 2009 – fra pochissimi giorni – è fissata la sentenza della Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi nuovamente, su alcune questioni di natura giuridica che ci riguardano, e che potrebbero ribaltare la precedente sentenza sfavorevole ai lavoratori. E, pochissimi giorni prima, viene indetta una riunione fra il Ministero (ossia il Ministro Gelmini, che rappresenta il Governo, anche se non sarà probabilmente presente di persona) e le rappresentanze sindacali “ufficiali”, ossia la Triplice più l’UGL e lo SNALS. Almeno, così crediamo: non c’è giunta notizia che i COBAS-SdL siano stati convocati.
Perché la cosa ci puzza?
Prendiamo in esame le due, diverse situazioni che si potrebbero generare dalla sentenza della Consulta (sulla quale, ovviamente, non mettiamo becco): i Giudici Costituzionali danno ragione ai lavoratori, oppure tutto rimane come oggi.
Nel caso la Corte confermi – in sostanza – la precedente sentenza, perché il Governo avrebbe bisogno di chiedere un incontro con i sindacati? Conoscendo i metodi Gelmini&Brunetta&Sacconi&… possiamo facilmente indovinare come si comporterebbero. Già li sento.
Visto il pronunciamento della Consulta – direbbero, probabilmente – l’accordo sindacale siglato in data 28/10/2009 non ha più senso, perché superato dagli eventi. I sindacati “ufficiali” allargherebbero le braccia – come hanno fatto per la precedente – affermando che, di fronte al pronunciamento dei Giudici, non c’è più niente da fare. Già lo fecero per la precedente sentenza: di lottare, mai sentito una parola.
Se, invece, la Consulta dovesse dare ragione ai lavoratori, lo scenario è più interessante.
Il Governo sarebbe spiazzato e dovrebbe rivedere tutta la materia, soprattutto perché la Cassazione non tarderebbe a mettere a ruolo le molte cause pendenti. Chi potrebbe salvarlo?
Un accordo sindacale!
Ovviamente, non si può negare la buona fede anzitempo: tutto dipenderà dalla natura dell’accordo.
Se l’accordo prevedesse la sostanziale sconfessione del comma 218/2005 della Finanziaria – la famosa “interpretazione” retroattiva di Berlusconi – ossia riconoscesse in pieno il diritto dei lavoratori al riconoscimento dell’anzianità agli effetti economici, il “blocco” dei risarcimenti e la restituzione dei risarcimenti già chiesti, nulla da eccepire. Ma, a questo punto, sarebbe un accordo inutile (sempre nel caso la Consulta dia ragione ai lavoratori).
Ciò che temiamo è l’ennesimo pasticcio sindacale – ricordiamo che tutta la vicenda partì con “l’accordo” del Luglio 2000, che vide scendere in campo addirittura l’allora segretario della CGIL Cofferati – ossia un “accordo” nel quale, per l’ennesima volta, ci siano dei margini d’interpretazione giuridica per entrambe le parti.
Se la Consulta darà torto ai lavoratori, il Governo si trincererà dietro la sentenza e la storia sarà conclusa mentre, se la Consulta darà ragione ai lavoratori, partirà l’ennesimo tormentone, nel quale ciascuno accamperà una nuova interpretazione dei singoli punti. Ovviamente, a proprio favore, e la sentenza verrà – di fatto – depotenziata.
Non bisogna stupirsi di un simile comportamento: i sindacati “ufficiali” battono da sempre il tasto che “tutto deve essere contrattato”, poiché – di fuori della contrattazione – perdono la loro fetta di potere. E, particolarmente per CISL ed UIL, ciò significa aggiungere una carta alle molte profferte di “collaborazione” presentate a questo Governo. In cambio, ovviamente, di qualcosa che non sappiamo che sappiamo di sicuro esserci.
Perciò, massima attenzione a cosa sarà scritto in quell’accordo, poiché la storia – qualora la Consulta riconoscesse i diritti dei lavoratori – potrebbe ricominciare, all’infinito! In fin dei conti, tutta la storia consiste nel tentativo di una parte politica di danneggiare l’altra, lasciandola con il classico “cerino” acceso in mano.
Per questa ragione temiamo questo accordo, perché ci sembra giungere più in soccorso del Governo che dei lavoratori.
Ci sarebbe un modo per utilizzare quel cerino? Qualora i sindacati presentassero l’ennesimo pateracchio, sì: per dar fuoco ad un bel mucchio di tessere sindacali, con tanto di telecamere per “sparare” il servizio sui media TV e sul Web. Sarebbe l’unico modo, per i lavoratori, d’utilizzarlo al meglio.
Carlo Bertani (27/10/2009)

lunedì 26 ottobre 2009

mercoledì 21 ottobre 2009

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA SI È DICHIARATA MANIFESTATAMENE INCOMPETENTE A PRONUNCIARSI SULLE QUESTIONI SOLLEVATE DAL TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO CON ORDINANZA DEL 16 GIUGNO 2008 DEL GIUDICE MASCARELLO.

SI RIPUBBLICA L’ORDINANZA DEL GIUDICE MASCARELLO.

Il Giudice Unico, Dott.ssa Mascarello, in data 16 giugno 2008, ha depositato nella cancelleria del Tribunale di Milano – Sez. Lavoro, ordinanza di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea, ai sensi dell’art.234, lett. a), Trattato U.E. per ottenere una valutazione ai fini dell’applicazione o meno da parte del Giudice Nazionale delle disposizioni del comma 218, art. 1 della legge n. 266/2005. I ricorsi al Giudice del Lavoro per il riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata dai ricorrenti - personale ATA ex Enti Locali - alla data di passaggio nei ruoli dello Stato (1.1.2000) e quindi dell’esatto inquadramento stipendiale nonché delle differenze stipendiali maturate, sono stati promossi dagli avv.ti Amata, Guarisco, Martignoni e Polizzi del foro di Milano. L’ ordinanza, ampiamente motivata da una relazione di c.a. 7 pagine che evidenzia tutti i fatti verificatisi dallo 01.01.2000 ad oggi, è stata emessa previa sospensione delle cause riunite nn. 6351 + 6400+ 6551+6554+6668/2005. Con la detta ordinanza, il Giudice chiede alla Corte di Giustizia Europea quanto segue:“ a) se sia consentito al legislatore di uno Stato della U.E. emanare una norma di asserita interpretazione autentica, ma in realtà innovativa per contenuti e tale- in particolare - da attribuire, retroattivamente, alla norma in tesi interpretata effetti diversi da quelli da essa in precedenza attribuiti dalla prevalente giurisprudenza di merito e dalla consolidata giurisprudenza di legittimità;b) se la risposta al precedente quesito possa essere influenzata dalla possibilità di qualificare la norma sopravvenuta, anzicchè come innovativa con effetti retroattivi, come norma genuinamente interpretativa, per quanto qualificazione sol dedotta dalla sua conformità alla lettura data al testo originario da una minoritaria giurisprudenza di merito, benché già ripetutamente contraddetta in sede di legittimità;c) se ed, in caso positivo, quale incidenza abbia, nell’uno e/o nell’altro caso, nella valutazione della compatibilità di una simile norma con il diritto Comunitario ed, in particolare, con i principi che concorrono alla qualificazione del possesso come “equo”, il fatto che lo stesso Stato sia parte in causa e che l’applicazione della norma sopravvenuta di fatto imponga al Giudice, che in sua mancanza le avrebbe accolte, il rigetto delle domande svolte nei suoi confronti;d) quali siano, in via indicativa, i “motivi imperiosi di carattere generale” idonei a giudicare, eventualmente anche in deroga alla risposta che per norma dovrebbe essere data ai quesiti di cui ai precedenti punti a) b) e c), il riconoscimento di effetti retroattivi ad una disposizione di legge riferita alla materia civile ed ai rapporti di effetti di diritto privato, benché intercorrenti con un ente pubblico;e) Se tra tali motivi possano essere annoverate ragioni organizzative analoghe a quelle cui ha \fatto riferimento la Corte di Cassazione Italiana nelle sentenze nn. 618,677 e 11922/2008, per giustificare, in particolare, con la necessità di “governare una operazione di riassetto organizzativo di ampia portata”, l’emanazione della norma destinata a regolamentare il trasferimento degli ATA dagli enti locali allo Stato a quasi sei anni di distanza dal trasferimento stesso;f) Se, in ogni caso, sia compito del giudice nazionale individuare, nel silenzio della legge interna, i “motivi imperiosi di carattere generale” che - a processo pendente ed in deroga al principio di ‘uguaglianza delle armi nel processo’ - potrebbero giustificare l’emanazione di una norma ad effetti retroattivi idonea a capovolgerne l’esito o se, viceversa, il giudice nazionale debba limitarsi a valutare la compatibilità con diritto comunitario dei soli motivi posti espressamente a base delle proprie scelte dal legislatore del proprio Stato.”Leonardo Donofrio di IUniScuola (nella foto) suggerisce a Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, e a Mariastella GELMINI, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di prevedere appositi fondi per risolvere la questione dell’inquadramento del personale ATA transitato dagli Enti Locali dallo 01.01.2000, per evitare delle figuracce in Europa.

sabato 17 ottobre 2009

LETTERA A GIAN ANTONIO STELLA

http://blog.libero.it/entilocali/
Post n°566 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da exentilocali
Egr. Dott.
siamo un gruppo di assistenti amministrativi della segreteria del Liceo Scientifico “G Galilei” di Erba (Co), dell’I.T.C. “Romagnosi” di Erba e del Liceo Scientifico “P. Giovio” di Como che, conoscendoLa e stimandoLa quale persona molto attenta e sensibile alle clamorose ingiustizie all’italiana, vorrebbe sottoporre alla sua attenzione quanto è successo a noi e ad altri circa 80.000 in Italia.
Siamo ex dipendenti degli enti locali che, ope legis, dal 1° gennaio 2000, furono fatti transitare dai ruoli degli enti locali ai ruoli statali (senza alcuna possibilità di opzione), in virtù dell’art.8 della L.124/99 che, in questo passaggio, riconosceva ad ognuno di noi il servizio prestato presso gli enti locali al 31/12/99.
Tale assunto veniva disatteso a seguito di un accordo tra l'ARAN e le organizzazioni sindacali confederali stipulato nel luglio 2001, con conseguente inquadramento di circa 80.000 dipendenti in base allo stipendio in godimento al passaggio (notevolmente inferiore, a parità di anzianità, rispetto a quello statale).
Da qui trovava inizio una lunga trafila giudiziaria, su migliaia di ricorsi, che vedeva i lavoratori interessati prevalere anche in Cassazione, che riconosceva il diritto sancito dalla legge 124/1999 e condannava il Ministero della P.I. al giusto inquadramento ed al riconoscimento dei conseguenti miglioramenti economici.
Successivamente, all'atto dell'approvazione della legge finanziaria 2006, su proposta dell'On.le Santanchè veniva inserito un emendamento (il comma 218 dell'art. 1) di "interpretazione autentica" dell'art. 8 della più volte citata legge 124/1999 che, di fatto, calpestava ed annullava i diritti dei lavoratori.
Di conseguenza, a dieci anni di distanza dal passaggio allo Stato, oggi si presenta la seguente situazione:
1. Dipendenti che all'atto di approvazione della legge finanziaria 2006 avevano già una sentenza positiva passata in giudicato: questi lavoratori hanno avuto interamente riconosciuti i propri diritti, col giusto inquadramento e liquidazione degli arretrati spettanti;
2. Dipendenti che allo stesso momento, seppur vincitori in giudizio di primo grado, non avevano ancora una sentenza passata in giudicato: questi lavoratori si ritrovano a dover restituire, con gli interessi, le somme già percepite, con danni incalcolabili sulle finanze familiari (in merito a ciò si allegano alcune comunicazione di avvio del procedimento amministrativo per accertamento del debito);
3 Dipendenti con ricorsi ancora pendenti, che saranno respinti a seguito del comma 218, art. 1 della finanziaria 2006, per sopraggiunto mutato orientamento della Corte di Cassazione.
La Corte Costituzionale, chiamata già nel giugno 2007 a decidere su eventuali vizi costituzionali dell'emendamento citato, si è espressa negativamente, ma pende tutt'ora una seconda istanza per incostituzionalità dello stesso comma, essendo il Governo (parte in causa nei giudizi) intervenuto direttamente e legislativamente al fine di garantirsi il favorevole esito giudiziario.
Nel frattempo, è stata adita anche la Corte Europea per i diritti dell'uomo, per dirimere definitivamente la questione.
Come si evince da quanto sopra, trattasi di una grossa ingiustizia che ha prodotto evidentissimi sperequazioni tra lo stesso personale, peraltro pesantemente penalizzato nei confronti di quello già statale, godendo di trattamento economico inferiore pur con una anzianità di servizio (nello stesso ruolo e con le stesse mansioni) di gran lunga superiore.
La situazione, in questo momento, vede alcuni di noi costretti a restituire le somme avute, che raggiungono e, in alcuni casi, superano anche i 20.000 € (a conferma si allegano alcune comunicazioni di avvio del procedimento) in un tempo massimo concedibile di 5 anni, cioè in 60 rate mensili che variano da 200 a 300 €, su stipendi di 1.000/1.300 €, con danni incalcolabili sulle finanze familiari.
Si sottolinea che nel frattempo, molti di noi si sono impegnati, per l’acquisto di una casa, in un mutuo, con un adempimento mensile che varia da 600 a 800 €.
E’ inutile dire quanto siamo amareggiati, arrabbiati, demotivati e mortificati, soprattutto chi tra di noi andrà in pensione tra 3 o 4 anni, per aver raggiunto i 40 anni di servizio, ma si vede inquadrato con un’anzianità pari a 9/15 anni e uno stipendio di 800 €., QUESTO DOPO 40 ANNI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! DI LAVORO, N O N E’ G I U S T O!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scusandoci per la lunga, ma doverosa, premessa chiediamo, anche a nome di tutti i Colleghi d'Italia, un eventuale interessamento da parte Sua perché si faccia portavoce verso chi potrebbe aiutarci a risolvere questa grave ingiustizia.
In attesa di un Suo riscontro e a Sua disposizione, per qualsiasi chiarimento in merito, La ringraziano e cordialmente salutiamo.

venerdì 16 ottobre 2009

GRAZIE ROSSELLA

http://blog.libero.it/entilocali/view.php?ssonc=1646467585
Post n°562 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da exentilocali
Ciao Giuseppe,
non so se può esserti utile, ma ti informo che non tutte le Direzioni del Tesoro utilizzano il criterio più coercitivo per la restituzione (trattenuta di 1/5 dello stipendio per 60 mesi e il resto anticipato in unica rata da pagare entro 30 gg) come ha fatto il M.E.F. di Como. Ad esempio qui ad Alessandria sono stati molto più comprensivi: hanno applicato l’art. 3 del R.D. 19/1/39 n. 295, tuttora vigente, che prevede la possibilità di estendere la rata anche oltre il limite del quinto e fino al massimo di 1/3 (non c’è da fare salti di gioia, ma spesso evita la soluzione Equitalia). Inoltre, in calce alle lettere, c’è sempre scritto “L’Amministrazione si dichiara disponibile, qualora sussistente motivazione lo esigesse, ad esaminare richiesta di rateizzazione consona alle esigenze familiari e reddituali della S.V.” Quindi vuol dire che esiste un margine di discrezionalità da parte dell’Amministrazione che deve tener conto, relativamente alle modalità di recupero, delle esigenze di vita del lavoratore (ribadita dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 293/2008 che ti allego).
In merito alla costituzione del Comitato mi pareva che Carlo Bertani avesse già fatto qualcosa (ti mando quello che ho trovato): bisogna assolutamente che vengano unificati tutti gli sforzi perchè una dispersione delle energie sarebbe deleteria.
Quanto alla piattaforma della CGIL è evidente che non ci sia nulla, basta leggere quella ufficiale che è pubblicata sul sito. D’altronde i nostri amici Confederali e lo SNALS hanno ribadito all’unanimità che la nostra situazione verrà rivista solo in presenza di specifici finanziamenti da parte del Governo. Ma cos’è che dovrebbe indurre il Governo a stanziare questi soldi se loro in 10 anni non hanno mai indetto uno sciopero nè forme vere di protesta? Se non ricordo male a novembre scorso non ci hanno supportato durante il nostro sciopero nonostante il contratto fosse stato portato a termine senza il rispetto dell’art. 3 comma 147 della finanziaria 2008. Per non parlare della sospensione di qualsiasi azione legale (che è quella che fa più paura a loro e al ministero): se la nostra situazione verrà portata in discussione ancora alla Corte Costituzionale e per la prima volta alla Corte di Giustizia Europea è stato grazie all’avv. Sullam che ha insistito proprio nell’azione legale che aveva intrapreso per primo. A mio parere, solo una sentenza positiva di questi organismi potrà smuovere qualcosa.
Rosella Arditi

LETTERA A REPORT

DAL BLOG ENTI LOCALI
http://blog.libero.it/entilocali/view.php?ssonc=1646467585
Noi lavoratori ormai senza un futuro
Gentile Redazione, segnaliamo l'ingiustizia perpetrata ai danni del Personale ATA delle scuole transitato, ai sensi della legge 124/1999, dagli Enti Locali ai ruoli dello Stato.
Per effetto della citata legge, con decorrenza 1° gennaio 2000 tutto il personale ATA dipendente dagli Enti Locali (Provincie e Comuni) sono stati transitati (senza alcuna possibilità di opzione) ai ruoli statali.
La stessa legge, all'art. 8, prevedeva il totale riconoscimento, al passaggio, dell'intera anzianità maturata nel precedente ruolo.
Tale assunto veniva disatteso a seguito di un accordo tra l'ARAN e le organizzazioni sindacali confederali stipulato nel luglio 2001, con conseguente inquadramento di circa 80.000 dipendenti in base allo stipendio in godimento al passaggio (notevolmente inferiore, a parità di anzianità, rispetto a quello statale).
Da qui trovava inizio una lunga trafila giudiziaria, su migliaia di ricorsi, che vedeva i lavoratori interessati prevalere anche in Cassazione, che riconosceva il diritto sancito dalla legge 124/1999 e condannava il Ministero della P.I. al giusto inquadramento ed al riconoscimento dei conseguenti miglioramenti economici.
Successivamente, all'atto dell'approvazione della legge finanziaria 2006, su proposta dell'On. Santanchè veniva inserito un emendamento (il comma 218 dell'art. 1) di "interpretazione autentica" dell'art. 8 della più volte citata legge 124/1999 che, di fatto, calpestava ed annullava i diritti dei lavoratori.
Di conseguenza, a dieci anni di distanza dal passaggio allo Stato, oggi si presenta la seguente situazione:
1. Dipendenti che all'atto di approvazione della legge finanziaria 2006 avevano già una sentenza positiva passata in giudicato: questi lavoratori hanno avuto interamente riconosciuti i propri diritti, col giusto inquadramento e liquidazione degli arretrati spettanti;
2. Dipendenti che allo stesso momento, seppur vincitori in giudizio, non avevano ancora una sentenza passata in giudicato: questi lavoratori si ritrovano a dover restituire, con gli interessi, le somme già percepite, con danni incalcolabili sulle finanze familiari;
3. Dipendenti con ricorsi ancora pendenti, che saranno respinti a seguito del comma 218, art. 1 della finanziaria 2006, per sopraggiunto mutato orientamento della Corte di Cassazione.
La Corte Costituzionale, chiamata già nel giugno 2007 a decidere su eventuali vizi costituzionali dell'emendamento citato, si è espressa negativamente, ma pende tutt'ora una seconda istanza per incostituzionalità dello stesso comma, essendo il Governo (parte in causa nei giudizi) intervenuto direttamente e legislativamente al fine di garantirsi il favorevole esito giudiziario.
Nel frattempo, è stata adita anche la Corte Europea per i diritti dell'uomo, per dirimere definitivamente la questione.
Come si evince da quanto sopra, trattasi di una grossa ingiustizia che ha prodotto evidentissimi sperequazioni tra lo stesso personale, peraltro pesantemente penalizzato nei confronti di quello già statale, godendo di trattamento economico inferiore pur con una anzianità di servizio (nello stesso ruolo e con le stesse mansioni) di gran lunga superiore.
Scusandoci per la lunga, ma doverosa, premessa, chiediamo a codesta Redazione, anche a nome di tutti i Colleghi d'Italia, un eventuale interessamento nelle prossime edizioni della trasmissione “ REPORT”, per portare a conoscenza dell'opinione pubblica la grave ingiustizia subita.
Ringraziando porgo distinti saluti.

Dipendenti ex Enti locali :
IIS “ G. Bovara” - Lecco
ITC “ G. Parini” – Lecco
IIS “ G. Bertacchi “ – Lecco
IIS “ Marco Polo “ – Colico ( LC )
IIS “Alessandro Greppi” – Monticello (LC)
IIS “ V. Bachelet “ – Oggiono (LC)
Liceo Scientifico “G.Galilei” – Erba (Co)
ISIS “G. D. Romagnosi” - Erba (Co)

giovedì 15 ottobre 2009

SARA' LA VOLTA BUONA ?

FLC CGIL PIATTAFORMA CONTRATTUALE 2010-2012 Comparto Scuola statale
Coerenza con gli impegni già presi.Si ripropongono tutti gli obiettivi presenti nella precedente piattaforma quadriennale unitaria e nelle dichiarazioni a verbale unitarie. Occorre chiudere tutte le sequenze ancora aperte (ore eccedenti, personale all’estero, educazione degli adulti, compensi esami di maturità, aree a rischio) e risolvere il problema dell’inquadramento dei DSGA assunti prima del 2001 in analogia a coloro che sono stati immessi nella funzione successivamente.
Ribadiamo l’assoluta necessità che vengano reperiti finanziamenti specifici per esaminare e risolvere la posizione “giuridico-economica” del personale docente e ATA transitato dagli EE.LL. (vedi art. 3 comma 147 legge finanziaria 2008).

lunedì 12 ottobre 2009

CONSIDERAZIONI POLITICHE SINDACALI

Flc e personale ex enti locali ricevo ed inoltro considerazioni politiche Sindacali,,di un ex membro direttivo Flc di Milano,trasmessa al blog ex enti locali e mai pubblicata in risposta al Segretario Provinciale di Como. Enzo.

Premetto che non sono un ATA ex Enti Locali, ma sono un’assistente amministrativa che lavora nella scuola statale dal 1976, che ha seguito, come iscritta-militante dell’allora CGIL Scuola milanese, con particolare attenzione la vostra storia. Ho letto la lettera del segretario provinciale della FLCGIL di Como e vorrei rispondere alla sua domanda “pensi davvero che un sindacato più debole sia la cosa più utile in questo momento ai lavoratori?” è una domanda che mi sono rivolta anch’io molte volte in questi ultimi tempi la lettera di disdetta è pronta, ma non mi decido a spedirla perché non l’ho ancora fatto? Perché penso di indebolire il sindacato? Una tessera in più o in meno nell'attuale politica della FLC nei confronti del personale ATA non fa differenza....perdi un ATA e recuperi la perdita di un iscritto tesserando qualche precario che ha bisogno di consulenza o un altro ATA che vuole fare un contenzioso al suo DS.. La mia tessera non è il problema.., posso anche aspettare qualche mese a revocarla.. ma il problema è che gli attacchi alla CGIL non avvengono solo dall'esterno, ma anche dal suo interno da parte di chi antepone i giochi personali al dialogo.I lavoratori ATA sono stati sacrificati con la Legge 124 del 1999, al sogno dell'autonomia scolastica. La CGIL scuola sosteneva questo sogno unificare i servizi ATA sotto un unica gestione. E qui nasceva la prima ipocrisia demagogica. Non si pensava al futuro dei lavoratori coinvolti, ma solo ad offrire un maggior controllo dei servizi della scuola alle Dirigenze Scolastiche. La dimostrazione di questa ipocrisia è l’esistenza ancora oggi di tanti lavoratori atipici nelle scuole, i metodi di gestione di alcuni Enti locali che privilegiavano gli appalti ai contratti regolari, hanno trovato asilo nella scuola dell'autonomia.Da quel momento anche i pochi diritti acquisiti di cui godevano gli ATA delle scuole, come i concorsi riservati che con scadenza annuale venivano fatti in epoca pre-autonomia, sono venuti a meno. Ma veniamo ora al nocciolo della questione la busta paga. Si è arrivati all’assurdo di lavoratori che svolgono lo stesso lavoro che a parità di anni di servizio hanno retribuzioni differenti. Non tutti i lavoratori ex EELL hanno tratto svantaggio dal passaggio, conti alla mano è dimostrabile che chi vantava un anzianità di servizio inferiore ai 6 anni…ne ha tratto vantaggio.., ma più era alta l'anzianità e più le aspettative economiche venivano disconosciute.Perché si è arrivati alla firma dell'accordo del luglio 2001?La risposta data dal sindacato allora era semplice: se non si firmava, non sarebbe stato possibile permettere l'inquadramento stipendiale che dava il via alla crescita economica degli stipendi di quei lavoratori. Mi spiego meglio, senza l'accordo il vostro inquadramento sarebbe rimasto con zero anni di anzianità di servizio. La CGIL ha firmato, ma era già pronta ad avviare le azioni legali tutte a sue spese. Un battaglia che, grazie all'emendamento della finanziaria voluto dal governo, alla fine non solo è stata persa, ma ha dissanguato le casse del sindacato. A Milano dove erano stati avviati circa 1000 ricorsi, la spesa sostenuta è stata notevole e immaginatevi che flop economico ne ha avuto il sindacato. La CGIL ha pagato lo smacco più di tutti gli altri sindacati, ma un serio dibattito interno, un autocritica sulle scelte fatte nei confronti della nostra categoria non si è mai aperto. Per questo motivo ho dato un anno fa le dimissioni dal Direttivo provinciale della FLC di Milano e ora ho pronta la lettera di disdetta della tessera dalla FLC. Noi lavoratori ATA abbiamo sempre meno spazio nella Federazione dei Lavoratori della Conoscenza.. Il mio cuore è sempre vicino alla CGIL, ma non alla FLC. Il mio sogno: che finalmente si decidano a vederci come lavoratori e non come servizi e che ci diano modo di passare nel comparto ministeriale che comprende anche i nostri cugini degli Uffici Scolastici. Il mio sogno…che il personale ATA possa avere un futuro…un futuro che all’interno del comparto scuola non riesco ad intravedere.
Silvia Ferri

mercoledì 7 ottobre 2009

RESOCONTO INCONTRO DEL 29 SETTEMBRE 2009

Si è svolto nel pomeriggio del 29/9 u.s., il programmato incontro MIUR/OO.SS. firmatarie del CCNL Scuola con il seguente ordine del giorno:
- ammontare del Fondo dell’istituzione scolastica e criteri di calcolo per la ripartizione;
- ammontare delle voci accessorie relative alla pratica sportiva, incarichi specifici, ecc..
Erano presenti, per l’Amministrazione: i Dott.ri Pilo, Maida, Falerno e Vorgnano; per le OO.SS.: i rappresentanti dello SNALS-CONFSAL, FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e GILDA UNAMS.
L’Amministrazione, sugli argomenti posti all’O.d.G. della seduta, ha informato le OO.SS. come segue.

Fondo istituzione scolastica – criteri di calcolo per la ripartizione
E’ in corso di pubblicazione da parte delle Direzioni Generali per i Servizi Informativi e per la Comunicazione l’annuale volumetto riportante i punti di erogazione del servizio e la situazione dell’organico di diritto del personale docente ed ATA per l’a.s. 2009/2010. A breve tale volume dovrebbe essere pronto e con apposita nota ministeriale saranno comunicati a ciascuna scuola i parametri da utilizzare per la determinazione del finanziamento delle risorse destinate al Fondo d’Istituto. Nella stessa nota sarà precisato che per quanto riguarda i posti di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado, l’organico riferito a ciascuna istituzione scolastica è determinato arrotondando all’intero più vicino il numero dato dalla moltiplicazione tra l’entità dell’organico di fatto della scuola ed un apposito coefficiente in corso di definizione (lo scorso a.s. 2008/2009 era 0,46).
Tale coefficiente è dato dal rapporto tra i totali nazionali dell’organico di diritto e dell’organico di fatto per i docenti di sostengo del secondo grado.

Ammontare delle voci accessorie relative alla pratica sportiva, incarichi specifici, ecc..
Le risorse destinate alle competenze accessorie del personale, desunte dalla dichiarazione congiunta ARAN/OO.SS. n. 2, allegata alla Sequenza Contrattuale 8/4/2008 e comprensive degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione, ammontano a:
- € 90.000.000,00, destinati ai compensi per le ore eccedenti per le attività di avviamento alla pratica sportiva ed alle ore eccedenti per la sostituzione dei docenti assenti, per la parte residuale;
- € 120.850.914,00, destinati alle funzioni strumentali;
- € 95.514.526,00, destinati agli incarichi specifici del personale ATA fino all’a.s. 2007/2008 sulla base dell’applicazione dell’art. 50 del CCNI 31/8/99 nonché della nota ministeriale prot. n. 624 del 25/9/2002. A decorrere dall’a.s. 2008/2009 tali risorse sono pari ad € 53.277.408 finalizzati alla rivalutazione ed istituzione delle posizioni economiche di cui all’art. 2 della Sequenza Contrattuale 25/7/2008. Il suddetto importo di € 53.237.118,00 è da ripartire ed assegnare alle scuole previo accordo tra le OO.SS. firmatarie del CCNL ed il MIUR;
- € 53.195.060,00, destinati alle aree di rischio;
- € 2.497.587,00, destinati al personale comandato ex IRRE, MPI.
Alla luce delle suddette risorse, l’Amministrazione, in virtù della richiesta unitaria delle OO.SS. del 10/9 u.s., ha dichiarato la disponibilità a:
- rivisitare i criteri ed i parametri per le ore eccedenti le 18 ore settimanali relative alle attività complementari di educazione fisica;
- ridefinire a livello di ciascuna istituzione scolastica le risorse da utilizzare per gli incarichi specifici del personale ATA in presenza di beneficiari di I e II posizione economica;
- individuare criteri e parametri di attribuzione delle risorse per le funzioni strumentali al POF aggiornando le indicazioni riportate nella nota ministeriale prot. 3641 del 30/10/2003.
In riferimento a quanto fatto presente dall’Amministrazione, il rappresentate dello SNALS-CONFSAL ha:
· rivendicato un celere saldo delle risorse per il FIS relativo all’a.s. 2008/2009 ed una più spedita pubblicazione del suddetto annuale volumento per definire al più presto gli elementi di determinazione del FIS a.s. 2009/2010 in modo da portare a rapida conclusione in ciascuna scuola la prevista contrattazione d’istituto;
· richiesto di conoscere gli esiti dei monitoraggi dei fabbisogni segnalati nel decorso a.s. dalle scuole per le attività complementari di educazione fisica e per la sostituzione dei docenti assenti per:
- addivenire alla rivisitazione dei criteri e parametri di attribuzione delle stesse in maniera certa e trasparente;
- rinvenire eventuali risparmi per porre rimedio al forte disagio dei Convitti e di quelle istituzioni che, dovendo utilizzare una consistente parte del FIS per retribuire il lavoro notturno, l’indennità di bilinguismo, l’indennità di direzione al sostituto del DSGA e la quota variabile dell’indennità di direzione, sono costrette a ridurre sensibilmente le iniziative tendenti all’ampliamento ed alla qualificazione dell’Offerta Formativa, alle quali il FIS è prioritariamente destinato;
· sollecitato l’attivazione di appositi monitoraggi per conoscere i fabbisogni delle scuole che devono compensare lo svolgimento di funzioni superiori e di reggenza così come previsto dall’art. 69 del CCNL 4/8/95 tuttora vigente (art. 146, punto 7, comma 1, CCNL 29/11/07);
· evidenziato e sostenuto ancora una volta le difficoltà finanziarie comuni a tutte le scuole che ancora non conoscono lo stanziamento relativo al funzionamento per il corrente esercizio finanziario (supplenze brevi, ecc.) stante anche l’approssimarsi del 31/10 p.v., data entro cui, a norma dell’art. 2, comma 3, del D.I. 1/2/2001, n. 44, il Programma Annuale per il 2010, predisposto dal dirigente scolastico, deve essere proposto dalla Giunta Esecutiva con apposita relazione e con il parere dei Revisori dei conti al Consiglio di Circolo e d’Istituto che deve adottare la relativa delibera entro il 31/12 p.v.. A riguardo, inoltre, ha argomentato che:
- diventa sempre più ineludibile una rivisitazione dei parametri di finanziamento delle risorse alle scuole previsti dal D.M. 21/3/2007;
- sono da assegnare quanto prima alle scuole le disponibilità reperite in sede di assestamento di bilancio annunciate dal Ministro ai Segretari Generali nell’incontro del 4/8 u.s. e consistenti in 10.000 euro per gli istituti con più di 600 alunni, in 6.500 euro per gli istituti con un numero di alunni da 400 a 600, in 5.000 euro per gli istituti con meno di 400 alunni;
- è necessario reperire al più presto ulteriori risorse sia per il corrente che per il pregresso per scongiurare ingiunzioni e pignoramenti nei confronti delle istituzioni scolastiche;
· puntualizzato che, oltre alla sopra dichiarata disponibilità dell’Amministrazione, sempre con riferimento alla richiesta unitaria del 10/9 u.s., è indifferibile:
a) avviare e portare a termine in tempi brevi anche:
- la Contrattazione Nazionale Integrativa per l’attribuzione delle risorse per le scuole collocate nelle aree a rischio, con forte processo immigratorio e per la dispersione scolastica (art. 4, comma 2, lett. D), CCNL 29/11/07) e per la destinazione dei risparmi non utilizzati per la valorizzazione del personale ATA (art. 2 Sequenza Contrattuale 25/7/089;
- il Tavolo di confronto per affrontare e risolvere alcune problematiche inerenti le posizioni economiche del personale ATA (Accordo Nazionale 20/10/2008, art. 9.9; Accordo Nazionale 12/3/2009, art. 11.7);
b) completare il confronto sul regolamento delle supplenze del personale ATA;
c) ricevere l’informativa sul concorso ordinario per DSGA e sulla registrazione dell’ipotesi di CCNI sottoscritta il 12/3/09 sui passaggi di profilo del personale ATA;
d) conoscere gli esiti del monitoraggio relativo al personale transitato dagli EE.LL. allo Stato.

Anche le altre OO.SS., sia pur con toni diversi, hanno convenuto su quanto espresso e sostenuto dallo SNALS-CONFSAL.

Prima della chiusura dell’incontro, l’Amministrazione si è riservata di approfondire l’opportunità di emanare una nota da concordare tra la Direzione Generale del Personale Scolastico e quella per la Politica Finanziaria e per il Bilancio con la quale le scuole vengono informate sullo “stato dell’arte” delle suddette problematiche.

Un prossimo incontro è stato fissato nel pomeriggio del 6/10 p.v..

DAL BLOG ATA / ITP EX ENTI LOCALI

http://blog.libero.it/entilocali/view.php?id=entilocali&pag=1&gg=0&mm=0

Aderisco anche io alla sottoscrizione del Comitato . Dobbiamo riprenderci la dignità cancellata con un semplice emendamento. Credo che l'iniziativa sia l'unica strada da percorrere visto che nessuno è al nostro fianco per ribaltare questa ingiusta diseguaglianza,mentre da alcuni politici solo risposte vaghe. Voglio sottolineare che malgrado restituisco una ingente somma ,con gravi conseguenze sulla vita economica della mia famiglia,sono disposto a sostenere ulteriori spese con la speranza che il Comitato possa dare voce a quei lavoratori a cui sono stati negati in modo illegittimo e superficiale tutti i diritti morali ed economici. In attesa delle modalità di sottoscrizione auguro a tutti buona fortuna. Termoli 05 ottobre 2009 Timoteo Cappella

NOVELLE

http://blog.libero.it/entilocali/view.php?id=entilocali&pag=1&gg=0&mm=0

Amici, ricordate la lettera unitaria delle 4 sigle sindacali (CGIL-CISL-UIL-SNALS) che in data 21/09/09 chiedevano al MIUR un incontro urgente per definire alcune problematiche della scuola, del personale scolastico ed delle relative risorse finanziarie?Ricordate anche che in quella missiva si accennava pure al monitoraggio della rilevazione del personale ATA ex EE.LL.? Ebbene, mi sono divertito a leggere i vari resoconti dell’incontro tenutosi il 29/9/09 ed ho letto la ferma richiesta di conoscenza dell’esito del predetto monitoraggio solo in quello dello SNALS.Mi domando: gli altri sindacati ne avranno fatto cenno ed hanno dimenticato di riportarlo nei loro rapporti epistolari con gli utenti o si sono limitati ad annuire alla sollecitazione SNALS oppure ne hanno colpevolmente tralasciato la discussione?Mah!?!Comunque mi sembra di novellare quelle proposte contrattuali avanzate prima degli incontri al tavolo negoziale e poi sistematicamente disattese e ignorate nella stipula dell’accordo nazionale definitivo.Penso: ma noi siamo lavoratori? Se si, perché i sindacati non ci difendono? Costoro si rendono conto che per noi “maledetti”, neppure allo scadere del 40° anno di lavoro esiste l’ultima fascia stipendiale di “35 anni”?Credo che non l’hanno fatto né lo faranno mai perché la parte pubblica gli chiede di utilizzare le risorse che mette a disposizione per i rinnovi contrattuali.E non hanno il coraggio di dirlo!Che ne pensate?Casarano, 05/10/09Antonio Mighali ITC Casarano

giovedì 1 ottobre 2009

COMUNICATO DI LEONARDO AGUELI

Cari colleghi, dopo le vacanze estive e l'inizio dell'anno scolastico e venuto il momento di riorganizzarci per riprendere con rinnovata energia la lotta per il riconoscimento di quanto ci spetta.Probabilmente qualcuno più informato già lo sa, ma per quanti non sono informati vi comunico che è stato presentata una proposta di legge da parte dell'On. Jannone Giorgio del PDL con il n.2492, nella quale si chiede l'abbrogazione del comma 218 legge finanziaria 2006 e il riconoscimento della legge 124 del 1999 nella quale si ribadiva che l'inquadramento doveva essre fatta con il riconoscimento dell'anzianità di servizio sia giuridica che economica.Questa proposta di legge è stata inviata per il parere alla commissione XI della camera (lavoro) e successivamente i pareri delle commissioni I° (affari costituzionali,V° (bilancio), VII° (pubblica istruzione).Io con alcuni colleghi ci siamo subito attivati per coinvolgere due deputati siciliani (della XI° comm.)ad intervenire positivamente.Invito i colleghi a coinvolgere tutti i deputati che hanno dato disponibilità nei nostri riguardi e che fanno parte di dette commissioni di qualunque colore politico ad intervenire e sostenere quella proposta.Se avete delle comunicazione da darmi fatemele avere al più presto e soprattutto riprendiamo con maggiore impegno la nostra lotta.Un affettuoso abbraccio Leonardo Agueli