domenica 28 giugno 2009
DAL GIORNALE COBAS
Questo è il link dell´ultimo numero del giornale COBAS.
http://www.cobas-scuola.it/giornale/cobas43-web.pdf
COBAS 43 - giugno luglio 2009 15
di Alessandro Pieretti
Gli Ata-Itp ex enti locali
Da 10 anni si trascina anche un altro grave problema che affligge il personale Ata e Itp:
quello dei dipendenti degli enti locali passati coattivamente alla scuola senza il dovuto riconoscimento economico e professionale acquisito precedentemente, ma peggiorandone le condizioni contrattuali e pensionistiche.
Nel luglio 2000 Cgil-Cisl-Uil e Snals hanno firmato un accordo che, stravolgendo la ratio della stessa L. 124/1999, non rispettava la garanzia di mantenimento dell'anzianità pregressa e ha portato gli Ata e Itp transitati a percepire, a parità di condizioni, uno stipendio più basso dei colleghi già statali con cui lavorano gomito a gomito, meno di quelli rimasti negli enti locali, meno di prima.
Un bell'esempio d'attività sindacale concertativa, fatta in tempi di governi amici, contro cui da anni sono stati attivati migliaia di ricorsi. Le sentenze positive sono state però vanificate da un emendamento della finanziaria berlusconiana del 2006 che il successivo governo Prodi non ha toccato.
Dopo che le sentenze dei tribunali di mezza Italia hanno dato ragione ai lavoratori, quell'emendamento ha la pretesa di interrompere i regolari svolgimenti processuali delle cause di lavoro e di negare i diritti di questi lavoratori: per ben due volte (cosa del tutto inusuale) la Corte di Cassazione ha rinviato alla Corte Costituzionale la questione posta nei ricorsi. E oggi alcuni di questi ricorsi sono approdati alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo sulla base dell'art. 6, che vieta ad uno Stato di emanare leggi interpretative allo scopo di invalidare le sentenze.
Lo scorso 15 maggio, durante lo sciopero nazionale della scuola proclamato dai Cobas, faceva parte della delegazione ricevuta dal Miur anche un rappresentante dei lavoratori Ata ex enti locali che ha illustrato la situazione di questi lavoratori. Ovviamente le delegazioni al Miur non bastano, occorre, in attesa della sentenza della Corte Europea sulla questione, che i lavoratori Ata si mobilitino (prendendo come esempio i colleghi di Milano che questa primavera hanno mostrato una grande compattezza e decisione, organizzando assemblee molto partecipate e facendo sentire la loro voce all’Usr della Lombardia) per imporre al governo il dovuto riconoscimento dei diritti calpestati.
http://www.cobas-scuola.it/giornale/cobas43-web.pdf
COBAS 43 - giugno luglio 2009 15
di Alessandro Pieretti
Gli Ata-Itp ex enti locali
Da 10 anni si trascina anche un altro grave problema che affligge il personale Ata e Itp:
quello dei dipendenti degli enti locali passati coattivamente alla scuola senza il dovuto riconoscimento economico e professionale acquisito precedentemente, ma peggiorandone le condizioni contrattuali e pensionistiche.
Nel luglio 2000 Cgil-Cisl-Uil e Snals hanno firmato un accordo che, stravolgendo la ratio della stessa L. 124/1999, non rispettava la garanzia di mantenimento dell'anzianità pregressa e ha portato gli Ata e Itp transitati a percepire, a parità di condizioni, uno stipendio più basso dei colleghi già statali con cui lavorano gomito a gomito, meno di quelli rimasti negli enti locali, meno di prima.
Un bell'esempio d'attività sindacale concertativa, fatta in tempi di governi amici, contro cui da anni sono stati attivati migliaia di ricorsi. Le sentenze positive sono state però vanificate da un emendamento della finanziaria berlusconiana del 2006 che il successivo governo Prodi non ha toccato.
Dopo che le sentenze dei tribunali di mezza Italia hanno dato ragione ai lavoratori, quell'emendamento ha la pretesa di interrompere i regolari svolgimenti processuali delle cause di lavoro e di negare i diritti di questi lavoratori: per ben due volte (cosa del tutto inusuale) la Corte di Cassazione ha rinviato alla Corte Costituzionale la questione posta nei ricorsi. E oggi alcuni di questi ricorsi sono approdati alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo sulla base dell'art. 6, che vieta ad uno Stato di emanare leggi interpretative allo scopo di invalidare le sentenze.
Lo scorso 15 maggio, durante lo sciopero nazionale della scuola proclamato dai Cobas, faceva parte della delegazione ricevuta dal Miur anche un rappresentante dei lavoratori Ata ex enti locali che ha illustrato la situazione di questi lavoratori. Ovviamente le delegazioni al Miur non bastano, occorre, in attesa della sentenza della Corte Europea sulla questione, che i lavoratori Ata si mobilitino (prendendo come esempio i colleghi di Milano che questa primavera hanno mostrato una grande compattezza e decisione, organizzando assemblee molto partecipate e facendo sentire la loro voce all’Usr della Lombardia) per imporre al governo il dovuto riconoscimento dei diritti calpestati.
sabato 27 giugno 2009
RILANCIAMO LA NOSTRA AZIONE
Caro Vincenzo e cari colleghi tutti , e da un pò che non ho più notizie , sono certo che ognuno di noi sta continuando a lavorare con estrema forza ed energia, ma e bene che ci comunichiamo le nostre iniziative perchè questo serve per darci maggiore forza e ci fa sentire più uniti, quando le sventure si affrontano assieme ci si sorregge meglio. Per quanto mi riguarda ho scritto una e-mail richiedendo un urgente intervento per portare a soluzione il nostro problema e lo mandata ai seguenti deputati e senatori:
Aderenti,Goisis;Rivolta,Fedigra, Bitonci, Zorzato, Centemero, Dima, De Pasquale, Valli, Maraventano, Pittoni.
Fra qualche giorno incominceranno ad elaborare la finaziaria per l'anno prossimo e se saremo bravi a sollecitare i nostri deputati di riferimento forse riusciremo a farci mettere qualche euro per noi.
Intanto vi cumunico pure che l'on. Marinello, che per me è un punto di riferimento, è stato eletto vicepresidente della commissione "BILANCIO", il che mi fa ben sperare in un suo ulteriore impegno nei nostri confronti. Invito tutti i colleghi, che ne hanno la possibilità, di spronare i deputati delle commissioni Bilancio e Cultura , perche questo e il momento giusto.
RILANCIAMO LE NOSTRE AZIONI CON FORZA. NON CI DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE ARRENDERE.
Un affettuoso saluto Leonardo Agueli
Aderenti,Goisis;Rivolta,Fedigra, Bitonci, Zorzato, Centemero, Dima, De Pasquale, Valli, Maraventano, Pittoni.
Fra qualche giorno incominceranno ad elaborare la finaziaria per l'anno prossimo e se saremo bravi a sollecitare i nostri deputati di riferimento forse riusciremo a farci mettere qualche euro per noi.
Intanto vi cumunico pure che l'on. Marinello, che per me è un punto di riferimento, è stato eletto vicepresidente della commissione "BILANCIO", il che mi fa ben sperare in un suo ulteriore impegno nei nostri confronti. Invito tutti i colleghi, che ne hanno la possibilità, di spronare i deputati delle commissioni Bilancio e Cultura , perche questo e il momento giusto.
RILANCIAMO LE NOSTRE AZIONI CON FORZA. NON CI DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE ARRENDERE.
Un affettuoso saluto Leonardo Agueli
DA CAGLIARI
Salve colleghi di Como ho letto il vostro documento è devo dirvi beati voi che avete l' appoggio dei vostri colleghi nel continuare a portare avanti la vertenza qui da noi in provincia di CL si sono addormentati tutti. Non faccio altro che leggere e rileggere il blog ma gli argomenti ormai sono sempre gli stessi si chiede di informare il più possibbile della nostra situazione di non mollare di far sentire la nostra voce ma tutto questo a chi,i sindacati ci hanno abbandonato le istituzioni sono latitanti a chi dovremmo rivolgerci?la verità è che siamo una tribù di invisibili senza voce non facciamo notizia, umiliati è feriti nella dignità ci hanno resi sterili di idee è proposte.
Semmai questo documento dovesse essere letto perchè non facciamo in modo di ricompatare tutti quanti scambiandoci a vicenda gli indirizzi di posta per sentirci più uniti?creaiamo una sorta di volantinaggio per informare quanto meno l'opinione pubblica?a proposito io devo restituire 10.000 euro in 5 anni qualcuno 16.000 e18.000 mila euro altri dello stesso gruppo di ricorsisti ma diversa scuola per il momento sono in attesa perchè il loro ds a differenza della nostra non ha rifatto i decreti per l'annullamento come richiesto dal provv.ora per chiudere vorrei porre 2 quesiti chi è in grado di rispondere per cortesia lo faccia
1) perchè i sindacati hanno mollato?
2) secondo voi se i pseudo ds non avessero in fretta e furia fatto i decreti di annullamento ci avrebbero ugualmente recuperato i nostri soldi?
paolo da sant'antioco
Semmai questo documento dovesse essere letto perchè non facciamo in modo di ricompatare tutti quanti scambiandoci a vicenda gli indirizzi di posta per sentirci più uniti?creaiamo una sorta di volantinaggio per informare quanto meno l'opinione pubblica?a proposito io devo restituire 10.000 euro in 5 anni qualcuno 16.000 e18.000 mila euro altri dello stesso gruppo di ricorsisti ma diversa scuola per il momento sono in attesa perchè il loro ds a differenza della nostra non ha rifatto i decreti per l'annullamento come richiesto dal provv.ora per chiudere vorrei porre 2 quesiti chi è in grado di rispondere per cortesia lo faccia
1) perchè i sindacati hanno mollato?
2) secondo voi se i pseudo ds non avessero in fretta e furia fatto i decreti di annullamento ci avrebbero ugualmente recuperato i nostri soldi?
paolo da sant'antioco
TANTE PAROLE
Parole ne sono state scritte tante,ma di fatti concreti per la soluzione al nostro problema ne sono successi pochi,forse nessuno.
Purtroppo credo che se non appoggiati da un sindacato (confederale) il che mi ripugna.....,non abbiamo possibilità di farci sentire dai vertici istituzionali.Tuttì i giorni controllo le pagine dei vari sindacati della scuola e non trovo mai un rigo dedicato a noi,al dramma di molti lavoratori che si vedono decurtati di una fetta sostanziale di stipendio,ormai ci hanno abbandonato siamo una causa persa.
Personalmente il mio avvocato si e rivolto alla corte di giustizia Europea,sono in attesa che venga fissata la data dell'udienza,credo che sia l'ultima speranza che sia rimasta.
Cordiali saluti
Marco
Purtroppo credo che se non appoggiati da un sindacato (confederale) il che mi ripugna.....,non abbiamo possibilità di farci sentire dai vertici istituzionali.Tuttì i giorni controllo le pagine dei vari sindacati della scuola e non trovo mai un rigo dedicato a noi,al dramma di molti lavoratori che si vedono decurtati di una fetta sostanziale di stipendio,ormai ci hanno abbandonato siamo una causa persa.
Personalmente il mio avvocato si e rivolto alla corte di giustizia Europea,sono in attesa che venga fissata la data dell'udienza,credo che sia l'ultima speranza che sia rimasta.
Cordiali saluti
Marco
SE CI SEI BATTI UN COLPO
dal blog degli ATA e ITP ex Enti Locali
Tutti i giorni apro la posta del blog e ogni giorno che passa ci sono sempre meno messaggi o suggerimenti, il numero dei visitatori aumenta ma nessuno scrive, il comitato si è sciolto come neve al sole, ieri parlavo con Susanna , la moglie combattiva di un collega di Trieste e anche lei diceva la stessa cosa, loro si stanno "sbattendo" da ormai anni certo, sono coinvolti direttamente e sono stati anche i primi a Como non sappiamo più a che santo votarci (faccio notare che con l'ultimo articolo sono state 6 le pubblicazioni del nostro problema sui giornali locali).
Mi chiedo ora , la cosa interessa solo Como e Trieste o no?
BUONA LETTURA Giuseppe
Tutti i giorni apro la posta del blog e ogni giorno che passa ci sono sempre meno messaggi o suggerimenti, il numero dei visitatori aumenta ma nessuno scrive, il comitato si è sciolto come neve al sole, ieri parlavo con Susanna , la moglie combattiva di un collega di Trieste e anche lei diceva la stessa cosa, loro si stanno "sbattendo" da ormai anni certo, sono coinvolti direttamente e sono stati anche i primi a Como non sappiamo più a che santo votarci (faccio notare che con l'ultimo articolo sono state 6 le pubblicazioni del nostro problema sui giornali locali).
Mi chiedo ora , la cosa interessa solo Como e Trieste o no?
BUONA LETTURA Giuseppe
mercoledì 24 giugno 2009
ARTICOLO DEL GIORNALE " LA PROVINCIA DI COMO "
dal blog degli ATA e ITP ex Enti Locali
LA PROTESTA FINISCE SUL TAVOLO DEL PREFETTO
Dall'amministrazione provinciale (o, in qualche caso, comunale) sono passati alle dipendenze del ministero dell'Istruzione, nel 2000. Il risultato? Guadagnano meno, perché non viene loro riconosciuta l'anzianità maturata. E si ritrovano persino a dover restituire allo Stato migliaia di euro (fino a 20mila, in sei anni), ottenuti dopo una prima sentenza favorevole, poi scavalcata dalla Finanziaria 2006. La vicenda, ingarbugliata ma dall'esito chiarissimo, coinvolge sul Lario circa cento tra bidelli e tecnici. Ieri mattina, una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dal prefetto Sante Frantellizzi, che ha preso atto della situazione e si è impegnato a sottoporre l'accaduto al ministero e a sensibilizzare l'amministrazione provinciale comasca. I bidelli, intanto, devono fare i conti con stipendi ridotti di circa un terzo e con una situazione paradossale: «Ci sono colleghi con pochi anni di anzianità che guadagnano quanto chi ne ha accumulati venticinque o trenta - spiega Diana Fusaro, che lavora al liceo Giovio - Non ci sembra una condizione accettabile. Sotto il profilo economico, veniamo trattati come se fossimo stati assunti da poco. Inoltre, prima avevamo uno scatto ogni due anni mentre adesso ogni sette, senza dimenticare che ora sono più previsti nemmeno i premi di produzione». Anche Laura Rossini, sempre del liceo di via Paoli, faceva parte della delegazione ricevuta in prefettura «Abbiamo perso 213 euro dallo stipendio base e dobbiamo restituire migliaia di euro nei prossimi anni.C'è chi aveva fatto delle scelte sulla base della vecchia retribuzione e adesso si trova spiazzato, in grave difficoltà». Le cifre da restituire oscilla no tra gli 1lmila e i 20mila euro. «In provincia di Como - spiega Rossini - un centinaio di persone si trova a dover fare i conti con questo problema. Chi oggi lavora nelle scuole superiori proviene dall'amministrazione provinciale, quelli che lavorano nelle elementari e medie arrivano dai Comuni». In Italia il problema tocca circa 80mila lavoratori.
La delegazione è stata accompagnata in prefettura dal consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri e dal consigliere comunale Bruno Magatti (Paco), che hanno seguito la vicenda: «La riduzione di stipendi già bassi e la richiesta di rimborsi di quanto già percepito - commentano - generano situazioni difficili, cui si aggiunge la componente psicologica. Ci si trova infatti a lavorare al fianco di persone che ricoprono lo stesso incarico ma ricevono uno stipendio più sostanzioso». L'obbligo di restituire parte delle risorse assegnate è scattato proprio in questo mese: «Stiamo portando avanti - dicono i bidelli - un ricorso alla Corte di Cassazione. Cos'altro possiamo fare?»
Mi. Sa.
LA PROTESTA FINISCE SUL TAVOLO DEL PREFETTO
Dall'amministrazione provinciale (o, in qualche caso, comunale) sono passati alle dipendenze del ministero dell'Istruzione, nel 2000. Il risultato? Guadagnano meno, perché non viene loro riconosciuta l'anzianità maturata. E si ritrovano persino a dover restituire allo Stato migliaia di euro (fino a 20mila, in sei anni), ottenuti dopo una prima sentenza favorevole, poi scavalcata dalla Finanziaria 2006. La vicenda, ingarbugliata ma dall'esito chiarissimo, coinvolge sul Lario circa cento tra bidelli e tecnici. Ieri mattina, una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dal prefetto Sante Frantellizzi, che ha preso atto della situazione e si è impegnato a sottoporre l'accaduto al ministero e a sensibilizzare l'amministrazione provinciale comasca. I bidelli, intanto, devono fare i conti con stipendi ridotti di circa un terzo e con una situazione paradossale: «Ci sono colleghi con pochi anni di anzianità che guadagnano quanto chi ne ha accumulati venticinque o trenta - spiega Diana Fusaro, che lavora al liceo Giovio - Non ci sembra una condizione accettabile. Sotto il profilo economico, veniamo trattati come se fossimo stati assunti da poco. Inoltre, prima avevamo uno scatto ogni due anni mentre adesso ogni sette, senza dimenticare che ora sono più previsti nemmeno i premi di produzione». Anche Laura Rossini, sempre del liceo di via Paoli, faceva parte della delegazione ricevuta in prefettura «Abbiamo perso 213 euro dallo stipendio base e dobbiamo restituire migliaia di euro nei prossimi anni.C'è chi aveva fatto delle scelte sulla base della vecchia retribuzione e adesso si trova spiazzato, in grave difficoltà». Le cifre da restituire oscilla no tra gli 1lmila e i 20mila euro. «In provincia di Como - spiega Rossini - un centinaio di persone si trova a dover fare i conti con questo problema. Chi oggi lavora nelle scuole superiori proviene dall'amministrazione provinciale, quelli che lavorano nelle elementari e medie arrivano dai Comuni». In Italia il problema tocca circa 80mila lavoratori.
La delegazione è stata accompagnata in prefettura dal consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri e dal consigliere comunale Bruno Magatti (Paco), che hanno seguito la vicenda: «La riduzione di stipendi già bassi e la richiesta di rimborsi di quanto già percepito - commentano - generano situazioni difficili, cui si aggiunge la componente psicologica. Ci si trova infatti a lavorare al fianco di persone che ricoprono lo stesso incarico ma ricevono uno stipendio più sostanzioso». L'obbligo di restituire parte delle risorse assegnate è scattato proprio in questo mese: «Stiamo portando avanti - dicono i bidelli - un ricorso alla Corte di Cassazione. Cos'altro possiamo fare?»
Mi. Sa.
sabato 13 giugno 2009
Libertà d'espressione In base a quello che leggerete anche questa e mail potrebbe essere fonte di reato.
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L.733) tra gli altri con un emendamentodel senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet/ ; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta".In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare blog.Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi,anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodiper la Casta! In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Itali a Face book, Youtube Windows Live e tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.
Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset
Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del tuttoincidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in unconflitto giudiziario e d'interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fattorende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quantoriguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L.733) tra gli altri con un emendamentodel senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet/ ; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta".In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare blog.Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi,anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000.Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodiper la Casta! In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Itali a Face book, Youtube Windows Live e tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.
Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset
Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che, del tuttoincidentalmente, vede coinvolta un'impresa del Presidente del Consiglio in unconflitto giudiziario e d'interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fattorende esplicito il progetto del Governo di /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare.Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata con buoni spesa!Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet in Italia il governo si ispira per quantoriguarda la libertà di stampa alla Cina e alla Birmania.
venerdì 5 giugno 2009
MEDITATE GENTE
Meditate gente dove finiscono i soldi dei contribuenti anche la chiesa sta aprendo gli occhi , don Franco sacerdote di padova "voce critica" nella società denuncia di un sistema sociale e politico di mancanza di "moralità" che parte dall'alto.
http://wpop8.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=aOugYJ4hPsb4NWXIZ4hSDCrYJB4IW5s79RUFXGgGm2P4npnQMzXXHceZeNkEChmK&Link=http%3A//www.mandriola.org/mandriola.org/modules/smartsection/item.php%3Fitemid%3D1406
Il debito pubblico, "aumentato di 40 miliardi di euro in un mese, arrivando a toccare la somme di 1.741 miliardi di euro in debiti".
Sul terremoto in Abruzzo: "Per novembre il Presidente Berlusconi farà il miracolo di dare a tutti i terremotati una nuova casa.
Come possa dire "balle" talmente enormi e trovare ancora gente che gli creda... solo Dio lo sa!"
“Il Capo del Governo in questi giorni ha autorizzato l'acquisto di 131 nuovi caccia bombardieri per una spesa complessiva di 13 miliardi di euro...di fronte al mondo ora :siamo anche noi una 'temibile potenza bellica'".
come fa la gente a non rendersi conto della situazione in cui ci sta cacciando questo Governo?"
Senza contare la nostra dignità scippata con il comma 218............e poi non ci sono i soldi per noi.....
Papi ......papi .............che aspetti non siamo tutti comunisti tra il personale ex enti locali siamo allo stremo delle forze, la diseguaglianza sociale creatasi all'interno del comparto Scuola ci sta portando a non credere più nello Stato, a perdere la fiducia nella politica e ai politicanti tutti.
Meditate gente..meditate
"I suoi progetti" non c'è dubbio che nel frattempo li avrà realizzati........ è che non ha realizzato "i nostri".
enzo
http://wpop8.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Id=aOugYJ4hPsb4NWXIZ4hSDCrYJB4IW5s79RUFXGgGm2P4npnQMzXXHceZeNkEChmK&Link=http%3A//www.mandriola.org/mandriola.org/modules/smartsection/item.php%3Fitemid%3D1406
Il debito pubblico, "aumentato di 40 miliardi di euro in un mese, arrivando a toccare la somme di 1.741 miliardi di euro in debiti".
Sul terremoto in Abruzzo: "Per novembre il Presidente Berlusconi farà il miracolo di dare a tutti i terremotati una nuova casa.
Come possa dire "balle" talmente enormi e trovare ancora gente che gli creda... solo Dio lo sa!"
“Il Capo del Governo in questi giorni ha autorizzato l'acquisto di 131 nuovi caccia bombardieri per una spesa complessiva di 13 miliardi di euro...di fronte al mondo ora :siamo anche noi una 'temibile potenza bellica'".
come fa la gente a non rendersi conto della situazione in cui ci sta cacciando questo Governo?"
Senza contare la nostra dignità scippata con il comma 218............e poi non ci sono i soldi per noi.....
Papi ......papi .............che aspetti non siamo tutti comunisti tra il personale ex enti locali siamo allo stremo delle forze, la diseguaglianza sociale creatasi all'interno del comparto Scuola ci sta portando a non credere più nello Stato, a perdere la fiducia nella politica e ai politicanti tutti.
Meditate gente..meditate
"I suoi progetti" non c'è dubbio che nel frattempo li avrà realizzati........ è che non ha realizzato "i nostri".
enzo
mercoledì 3 giugno 2009
Dove sono gli altri commenti all'articolo " Se chiede spazio la voglia di felicità" di Lisa Ginzburg pubblicato nella rubrica UN Posto al Cuore del www.ilmessaggero.it. Perkè non ne approfittate. Arrivano commenti di estranei ke hanno capito la nostra situazione e commentano la loro partecipazione ed il disgusto per questa sciagurata situazione. Ho fatto tanto per farmi accreditare dalla giornalista Ginzburg che ringrazio di cuore per averci offerto questo spazio internazionale , DOVE SONO gli altri colleghi ke vivono il dramma della restituzione dei soldi. Dov'è MIlano , Livorno , la Sicilia, Termoli,l'.Abruzzo .Addirittura dal Blog si suggeriva di COMPRARE una pagina di un quotidiano per reclamizzare la nostra situaziuone, adesso ke ce l'abbiamo gratis non ne stiamo approfittando. Dove sono i circa 80000 DANNATI Della SCUOLA. Ho inviato i commenti di Ginzburg ai COBAS DI ROMA CON IL MESSAGGIO:" imparate!." "FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI MA PER SEGUIRE VIRTUTE E CONOSCENZA" (Dante). avanti, coraggio!. Vostro Gaetano La Manna e pubblicate il mio NOME, grazie
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