mercoledì 28 maggio 2008

Articolo pubblicato sul quotidiano
La Provincia
Il Quotidiano di COMO online
Rivolta nelle scuole

Bidelli e impiegati: lo Stato ora chiede il rimborso di stipendio.

In provincia di Como sarebbero coinvolti oltre 600 addetti pubblici.
Sono da restituire cifre da 18mila euro in su, pronto il pignoramento.

Como.Sono oltre 600 solo a Como, oltre 80mila in tutta Italia. E sono pronti alla rivolta. Si trovano a dover restituire migliaia di euro perché hanno chiesto di guadagnare quanto i colleghi statali. E l'equiparazione fra stipendi e qualifica oggi è stata cancellata, così sono costretti a restituire quanto ricevuto in busta paga negli ultimi anni.
Sono i bidelli, gli impiegati, gli assistenti delle scuole comasche e non solo. Dopo una lunga diatriba con lo Stato ora devono ridare parte di quanto guadagnato negli ultimi nove anni. Per alcuni si parla di quasi ventimila euro. Una bella cifra per persone che spesso non raggiungono i mille euro di stipendio.
Sono molte, un centinaio, le scuole e le direzioni didattiche in questa situazione e dovrebbero essere più di cinquecento i dipendenti, tutti divenuti statali sul finire degli anni novanta. I numeri non sono chiari, tanto che proprio il ministero dell'Istruzione chiede alle scuole di fornirgli i nominativi di chi deve restituire.
«A noi sembra una situazione assurda, la nostra unica colpa è stata quella di chiedere di essere equiparati come trattamento economico a dei colleghi con le medesime mansioni e la stessa anzianità - spiega Giuseppe Giorgi assistente dell'Istituto tecnico Romagnosi di Erba -. Ci sembrava un atto dovuto, dopo che nel 1999 il personale delle scuole è divenuto per la sua totalità statale. Non era logico prendere meno dei colleghi già allora statali e abbiamo chiesto un adeguamento. Noi eravamo, per esempio, dipendenti della provincia e abbiamo cambiato datore di lavoro. Non è stata una scelta ma in realtà allora eravamo abbastanza contenti del cambio».
Per ottenere un trattamento identico agli statali le maestranze delle scuole si sono rivolte al giudice del lavoro di Como: «Ci ha dato ragione e così abbiamo ottenuto uno stipendio uguale a quello dei colleghi, alcune centinaia di euro sopra i mille. Tutto bene fino al 2005 quando con la Finanziaria il governo decide di riassegnarci lo stipendio precedente il 1999, sotto i mille euro. Non solo, ci chiede anche di restituire quanto percepito in questi anni. Io devo restituire 18 mila euro, e chi deve ridare questi soldi di certo non vive nel lusso. In più chi ha maturato la pensione con uno stipendio più alto si trova magari dopo nove anni di lavoro ad avere zero anni di anzianità riconosciuta. Capita, per esempio, ad una mia collega, Tania Testa, per 8 anni e 9 mesi ha lavorato con me e con la variazione si trova con un'anzianità riconosciuta nel 2000 di zero anni. In molti ci troveremo a prendere la minima raggiunta l'età della pensione».
Giorgi si chiede la logica di questa situazione: «Io svolgo lo stesso lavoro di assistente tecnico di un collega da sempre statale, perché devo percepire trecento - quattrocento euro meno di lui? Perché io devo andare in pensione con la minima e lui no?».
Ultima novità della querelle una lettera del ministero per la messa in mora del personale del 22 maggio: «In questo modo penso ci decurteranno il dovuto dallo stipendio, e noi non potremo dire nulla. Abbiamo scritto a Tremonti, speriamo in un suo intervento».
Quante persone sono nella vostra situazione nel comasco? «Ad Erba quattordici persone tra l'istituto tecnico Romagnosi e il liceo Galileo Galilei. All'Istituto Fermi di Cantù sono in sette, in undici al Giovio di Como e al Liceo Terragni di Olgiate. In pratica è coinvolto parte del personale di elementari, istituti tecnici e licei. Restano escluse le scuole medie e gli istituti professionali. Il numero complessivo è difficile saperlo, non ne ha idea neppure il ministero. Si può presumere siano più di un centinaio di scuole, e almeno cinque dipendenti per ogni struttura».
Giorgi non risparmia critiche anche alla gestione delle scuole in questi anni: «Nel 1999 alla Romagnosi c'erano 800 studenti con 16 persone ad occuparsene tra bidelli e impiegati. Oggi il numero degli studenti è raddoppiato, il personale è quadruplicato. Con il passaggio allo stato si è registrato un boom di assunzioni, forse per risparmiare, se è questo l'obbiettivo, bastava non assumere tutta questa gente».
Giovanni Cristiani


27/05/2008


sabato 24 maggio 2008

COMITATO PROMOTORE DI MILANO
IN DIFESA DEI DIRITTI NEGATI AL PERSONALE ITP/ATA EX ENTI LOCALI

Il Comitato promotore di Milano in difesa dei diritti negati agli ITP ed al personale ATA ex Enti Locali in questi giorni continua a ricevere documenti e sollecitazioni da parte di alcuni gruppi che invitano ad aderire a manifestazioni nazionali che demagogicamente vengono indette senza alcuna attinenza con la problematica ex enti locali.

Non ritenendo che tali gruppi che si atteggiano ad alfieri del “tutti contro” i Governi, i politici, i sindacati, siano rappresentativi o possano incidere minimamente alla risoluzione della nostra rivendicazione, respinge queste sollecitazioni e invita i vari coordinamenti e gruppi provinciali costituiti in varie parti del Paese ad essere fiduciosi in un’azione forte dei sindacati confederali che non possono tirarsi indietro dopo le dichiarazioni ufficiali a sostegno del diritto al riconoscimento degli anni pregressi ai fini della carriera degli ex enti locali.

Come puntualizzato nei documenti precedenti, la “vertenza” potrà avere soluzione con la prossima tornata del biennio contrattuale: dobbiamo pressare sui sindacati nazionali per spingerli a dare la massima priorità al riconoscimento dei diritti sin qui negati.

Se ragionevolmente non disperdiamo i contatti tra i gruppi che veramente hanno il consenso ed il sostegno dei lavoratori in questione e non rincorriamo le chimere demagogiche, non rischiamo di fare la fine di un’armata brancaleone e possiamo portare a casa il risultato!

Un appello ai referenti dei vari coordinamenti e comitati provinciali: facciamoci congiuntamente promotori di una richiesta di incontro ai segretari nazionali di CGIL-CISL-UIL Scuola, e perché no, anche SNALS, per ricordare loro gli impegni annunciati e verificare quali saranno le loro proposte al nuovo Governo.

A Roma si va, ma per essere ricevuti dai sindacati che hanno forza contrattuale; in manifestazioni di piazza, senza escluderle a priori, se non ci saranno segnali di assunzione di impegni che portano a risultati concreti.

Milano, 06 maggio 2008

Per il “Comitato promotore di Milano” Rosanna Liuni

Cell. 328-6576322
E-Mail: liunirosanna@libero.it

sabato 17 maggio 2008

Flc CGIL -CISL Scuola -UIL Scuola -SNALS Confsal
COMUNICATO UNITARIO
SU INQUADRAMENTO PERSONALE ATA EX ENTI LOCALI

La vicenda dell'inquadramento del personale ATA transitato dagli Enti Locali, in applicazione della legge 124/99, che si trascina da quasi un decennio tra promesse, proteste, contenzioso e interpretazioni autentiche, vede oggi una possibile soluzione all'interno della Finanziaria 2008, ipotesi ancora debole in quanto, al momento, non è previsto uno stanziamento specifico.

Le Organizzazioni Sindacali hanno sempre sostenuto questi lavoratori ex Enti Locali per il riconoscimento dell'anzianità di servizio prestata prima del passaggio, per assicurare parità di trattamento con il personale della scuola, così come peraltro previsto dall'art. 8 della legge 124/99.

Al di là delle strumentalizzazioni dell'accordo del 20 luglio 2000, necessario per definire il primo inquadramento, la posizione sindacale è stata sempre coerente e ferma rispetto alla piena applicazione della norma e al riconoscimento dell'anzianità.

Su questa vicenda, di fronte al silenzio dell'Amministrazione, è stato sviluppato un contenzioso che è stato sempre positivo per i lavoratori, ma poi ribaltato dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato legittimo il comma 218 della Finanziaria 2006. Un atto definitivo confermato dalle successive pronunce della Corte di Cassazione.

Poiché questi ultimi pronunciamenti ci hanno consegnato un quadro normativo molto diverso e negativo rispetto a quello delineato dalla legge 124/99, le Organizzazioni Sindacali si sono spese presso il Governo ed il Parlamento, attraverso la Commissione "Pubblica Istruzione" della Camera dei Deputati, per una soluzione politica della questione.

Le continue sollecitazioni e manifestazioni dei sindacati scuola e dei lavoratori hanno ottenuto che nella Finanziaria 2008, all'art. 3, comma 147, si preveda che, in sede di rinnovo contrattuale, sia "… esaminata anche la posizione giuridico-economica del personale ausiliario, tecnico e amministrativo trasferito dagli enti locali allo Stato in attuazione della legge 3 maggio 1999, n. 124."


Questo principio importante deve però essere tradotto in atti concreti a cominciare dallo stanziamento di risorse aggiuntive finalizzate allo scopo. Questi finanziamenti sono indispensabili per arrivare alla soluzione del mancato riconoscimento delle anzianità attraverso il CCNL.

È allora necessario che la Direttiva sul rinnovo del biennio 2008-2009, il DPEF e la Finanziaria 2009 indichino chiaramente le somme e gli strumenti per procedere al riconoscimento pieno dell'anzianità.


Su questo tema le Organizzazioni Sindacali sono determinate e pronte a promuovere, insieme ai lavoratori interessati, tutte le iniziative a supporto per il pieno raggiungimento dell'obiettivo.
A questo fine, su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali, il MPI ha avviato una rilevazione sul servizio prestato prima del 31.12.1999. E' solo un primo passo propedeutico a fornire un quadro della situazione su cui quantificare le risorse necessarie. Sulla base dei dati acquisiti e dei finanziamenti ad hoc, il prossimo contratto stabilirà tempi e modi per il riconoscimento dell'anzianità pregressa.
La situazione politico-parlamentare determinatasi nell'ultimo periodo non ha permesso di promuovere iniziative. Oggi siamo pronti al confronto ed aspettiamo segnali positivi e fatti concreti.
È chiaro che se gli impegni non saranno adeguati alla soluzione del problema le Organizzazioni Sindacali faranno sentire, come sempre, la propria voce attraverso la programmazione di idonee iniziative.
Roma, 15 maggio 2008

http://www.flcgil.it/ www.cislscuola.it www.uilscuola.it www.snals.it

giovedì 15 maggio 2008

I SINDACATI PRONTI A RIPRENDERE L'INIZIATIVA
POLITICA PER OTTENERE FINANZIAMENTI AD HOC.

ATA ex Enti Locali:
il Ministero della Pubblica Istruzione avvia una prima ricognizione di dati

15-05-2008 Scuola
Il MPI con la nota 7640/2008 ha recentemente avviato, attraverso le scuole, una prima ricognizione per avere dei dati più completi sulle anzianità del personale Ata transitato dagli EE.LL.
Tale operazione, di carattere esclusivamente amministrativo, è stata decisa autonomamente dal Ministero in quanto riguarda modalità e strumenti operativi utili ad acquisire dati quantitativi.
La soluzione vera del problema è innanzitutto nelle mani della politica e della contrattazione. Pertanto, quanto previsto nella finanziaria 2008 ha bisogno di una traduzione concreta nel DPF 2009.
Questa è la richiesta dei sindacati scuola che sono pronti a mobilitarsi a tutela dei lavoratori in previsione del prossimo rinnovo contrattuale.
Roma, 15 maggio 2008
Allegati:
Nota prot. n. 7640 del 8 maggio 2008 - Rilevazione servizi personale ex EE.LL.

mercoledì 7 maggio 2008

COMITATO PROMOTORE DI MILANO
IN DIFESA DEI DIRITTI NEGATI AL PERSONALE ITP/ATA EX ENTI LOCALI

Il Comitato promotore di Milano in difesa dei diritti negati agli ITP ed al personale ATA ex Enti Locali in questi giorni continua a ricevere documenti e sollecitazioni da parte di alcuni gruppi che invitano ad aderire a manifestazioni nazionali che demagogicamente vengono indette senza alcuna attinenza con la problematica ex enti locali.

Non ritenendo che tali gruppi che si atteggiano ad alfieri del "tutti contro" i Governi, i politici, i sindacati, siano rappresentativi o possano incidere minimamente alla risoluzione della nostra rivendicazione, respinge queste sollecitazioni e invita i vari coordinamenti e gruppi provinciali costituiti in varie parti del Paese ad essere fiduciosi in un'azione forte dei sindacati confederali che non possono tirarsi indietro dopo le dichiarazioni ufficiali a sostegno del diritto al riconoscimento degli anni pregressi ai fini della carriera degli ex enti locali.

Come puntualizzato nei documenti precedenti, la "vertenza" potrà avere soluzione con la prossima tornata del biennio contrattuale: dobbiamo pressare sui sindacati nazionali per spingerli a dare la massima priorità al riconoscimento dei diritti sin qui negati.

Se ragionevolmente non disperdiamo i contatti tra i gruppi che veramente hanno il consenso ed il sostegno dei lavoratori in questione e non rincorriamo le chimere demagogiche, non rischiamo di fare la fine di un'armata brancaleone e possiamo portare a casa il risultato!

Un appello ai referenti dei vari coordinamenti e comitati provinciali: facciamoci congiuntamente promotori di una richiesta di incontro ai segretari nazionali di CGIL-CISL-UIL Scuola, e perché no, anche SNALS, per ricordare loro gli impegni annunciati e verificare quali saranno le loro proposte al nuovo Governo.

A Roma si va, ma per essere ricevuti dai sindacati che hanno forza contrattuale; in manifestazioni di piazza, senza escluderle a priori, se non ci saranno segnali di assunzione di impegni che portano a risultati concreti.

Milano, 06 maggio 2008

Per il "Comitato promotore di Milano" Rosanna Liuni

Cell. 328-6576322
E-Mail: liunirosanna@libero.it