venerdì 28 novembre 2008

TESTO EMENDAMENTO INVIATO DA VINCENZO LO VERSO

Si invia a tutti il testo emendamento che il Coordinamento Nazionale Ata-itp ex enti locali insieme a Unicobas tramite l'Italia dei valori ha presentato nelle prime ore di stamani.
Inoltre é stato trasmesso a tutti i Senatori della Repubblica la nostra cronistoria dal 2000 a oggi e l'emendamento da noi proposto .

Speriamo che nonostante il clima politico e le restrizioni economiche il quale il paese attraversa ci sia data la nostra dignità di lavoratori stanziando i fondi necessari in applicazione della legge.(Finanziaria per il 2008, all'art. 3, comma 147)

Le osservazioni con i suggerimenti dei colleghi sono stati applicati.

EMENDAMENTO AS.1209 Art. 2
Dopo il comma 43, aggiungere i seguenti:
43-bis. All'articolo 81, comma 21 , del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sostituire le parole: «con l'aliquota del 16 per cento», con le seguenti: «con l'aliquota del 23 per cento». 43-ter. All'articolo 81, comma 16, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sostituire le parole: «5,5 punti percentuali» con le seguenti: «6,5 punti percentuali». 43-quater. All'articolo 82, ai commi 1 e 3, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sostituire le parole: «nei limiti del 96 per cento del loro ammontare» con le seguenti: «nei limiti del 92 per cento del loro ammontare», ed ai commi 2 e 4, sostituire le parole: «nei limiti del 97 per cento del loro ammontare» con le seguenti: «nei limiti do193 per cento del loro ammontare».
43-quinquies. All'articolo 82, comma 11, lettera a), del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sostituire le parole: «0,30 per cento» con le seguenti: «0,20 per cento».
Conseguentemente, dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:
"2-bis. 1. Al fine di provvedere alla ricostruzione delle posizioni economiche del personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo (ATA) e degli Insegnanti Tecnico-Pratici (ITP), transitati dal comparto Enti Locali ai ruoli del Comparto Scuola per effetto di quanto stabilito all'articolo 8 della legge 3 maggio 1999, n.124, è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro, a decorrere dal 2009, a favore del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La ricostruzione delle posizioni economiche del predetto personale dovrà avvenire a partire dal 1 gennaio 2000, considerando integralmente l’anzianità maturata presso gli Enti di provenienza sia ai fini giuridici che economici. La ricostruzione delle posizioni economiche verrà effettuata nei confronti di coloro che sono ancora in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, nonché nei confronti di coloro che, alla medesima data, sono in posizione di quiescenza.
2. Con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, da adottare entro il 30 marzo 2009, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, verrà effettuata la ricostruzione delle posizioni economiche del personale di cui al comma 1, previa rilevazione nazionale del personale interessato, prevedendo altresì la liquidazione dell’anticipo sulle spettanze che dovrà avvenire entro il 30 giugno 2009. In sede di rinnovo contrattuale del personale della scuola relativo al biennio economico 2008-2009 si tiene conto dell’adeguamento alle nuove posizioni stipendiali maturate dal personale in oggetto. Per gli anni successivi al 2009 si provvede ad adeguare lo stanziamento di cui al presente articolo ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera d) della legge 5 agosto 1978, n.468, in modo tale da reperite le risorse necessarie a sanare completamente la situazione pregressa del personale di cui al comma 1, nonché di quanto verrà stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale relativa al biennio economico 2008-2009 al fine di un definitivo adeguamento stipendiale di coloro che risultino ancora in servizio."

giovedì 27 novembre 2008

TUTTI NE PARLANO E NIENTE SI MUOVE

DAL SITO DELLA FLC NAZIONALE
Non ci sono i presupposti di base per rinnovare i contratti: mancano le risorse, nessun intervento per ridurre il precariato e limitare i danni dell’erosione fiscale degli ultimi anni che dà ai lavoratori una percezione distorta degli aumenti realmente percepiti. Questi sono i principali motivi per cui il 30 ottobre 2008 la Cgil, a differenza di Cisl, Uil e Snals-Confsal, non ha sottoscritto l'intesa con il governo sui contratti pubblici. La proposta del governo è stata una vera e propria sfida a tutti quei lavoratori, oltre un milione, che nella stessa giornata avevano scioperato per dire no al piano della Gelmini. L’intesa del 30 ottobre non aggiunge neanche un euro al precedente quadro sulle risorse come conferma anche l’atto di indirizzo per la trattativa del biennio economico 2008/9. Questa povertà aveva spinto tutte le organizzazioni sindacali a proclamare lo sciopero sia nel pubblico impiego che nei settori della scuola, dell'università e della ricerca. Vediamo in concreto le risorse a disposizione: 2008: un aumento mensile medio lordo di circa 7-8 euro per compensare la vacanza contrattuale; 2009: un aumento di circa 70 euro lordi mensili. In pratica, a fine biennio (31.12.2009) i lavoratori si ritrovano in tasca un aumento medio mensile del 3,2%, che tradotto in cifra fissa è di 60 euro nello stipendio mensile e 10 sulla parte accessoria. In particolare nella scuola non ci sono nemmeno le risorse aggiuntive frutto dei risparmi. Infatti, secondo il piano della Gelmini, le economie (30%) derivanti dai tagli saranno disponibili a partire dal 2010. Quindi, la scuola subisce i danni della manovra economica del Governo (riduzione dei posti, decurtazione del salario accessorio in caso di malattia, ecc) senza avere alcun beneficio in questo biennio. Dunque, gli impegni verbali e molto generici del ministro Brunetta sull’utilizzo dei risparmi non riguardano la scuola. È chiarissimo, la proposta di incremento retributivo che ci è stata offerta a Palazzo Chigi è del tutto inadeguata se correlata all'aumento reale del costo della vita che, a fine biennio, sarà più del doppio dell’aumento proposto (3,2%). A questa miseria non si accompagna neppure un investimento per compensare l'aumento dei carichi di lavoro effetto del taglio dei posti. L'incremento stipendiale al netto delle tasse, che il Governo non ha alcuna intenzione di ridurre, si tradurrà in circa 49-50 euro netti al mese per le qualifiche medio-alte, e poco più di 20 nel caso delle qualifiche più basse. Che fine ha fatto l'impegno preso dalla Gelmini al suo insediamento in Parlamento di retribuire meglio i docenti della scuola! Solo pochi mesi dopo si scopre che i soldi non ci sono (per questo). Il Governo vuole destrutturate gli attuali meccanismi contrattuali, impoverire le retribuzioni, precarizzare posti e salario dei pubblici dipendenti per dare più opportunità ai gestori delle scuole private. Non si salva neppure la dirigenza scolastica, le qualifiche alte a cui il governo dice di guardare con favore. Bene, non c'è ancora nemmeno l'atto d'indirizzo per il rinnovo del primo biennio 2006-2007. Sui contratti scaduti da quasi 3 anni, dirigenza ed enti di ricerca, non ci si può accontentare di un generico riferimento all'apertura delle trattative contenuto nell'intesa. Tutto questo non è serio. Le proposte della FLC per il rinnovo del Ccnl Per ottenere un vero riconoscimento sociale ed economico del personale della scuola secondo la FLC è necessario: raddoppiare le risorse da destinare al rinnovo del contratto sul secondo biennio economico 2008-2009 per tutelare il reale potere d'acquisto dei salari; ridefinire la struttura retributiva (vedi art. 77 del Ccnl/07), trasferendo la retribuzione professionale docente, il compenso individuale accessorio del personale Ata e l’indennità del Dsga dal salario accessorio a quello fondamentale. Queste voci vanno comunque aumentate per innalzare il trattamento economico; rafforzare il ruolo della contrattazione di secondo livello, che oggi conta su una disponibilità media pro capite di circa 1.250 euro lordi l’anno. Per dare più valore e soggettività alle diverse professionalità, permettere una progressione di carriera professionale di docenti e Dsga, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici (vedi ex art. 7), ampliare l’autonomia scolastica e il protagonismo dei lavoratori queste risorse vanno triplicate. La contrattazione di secondo livello deve essere lo strumento per dedicare una parte delle risorse al riconoscimento delle specificità professionali. Ad esempio per dotare i docenti di una card per spese di formazione, acquisto pc, ingresso musei; individuare, all’interno del secondo biennio economico, risorse adeguate per lo sviluppo professionale e la carriera dei docenti (vedi art. 24 del Ccnl 29 novembre 2007); superare l’handicap del precariato, dando durata triennale ai contratti individuali di lavoro del personale a tempo determinato. Questo è un elemento di qualità del servizio perché favorisce la continuità didattica specialmente nel caso di insegnati impegnati con gli alunni diversamente abili; equiparare progressivamente il trattamento economico e giuridico del personale a tempo determinato a quello a tempo indeterminato (art. 90 Ccnl); stanziare fondi ad hoc per risolvere il problema dell’anzianità dei Dsga assunti prima del 2001, in analogia a coloro che sono stati immessi nella funzione successivamente. Vedi la raccomandazione unanime della VII commissione cultura della Camera durante la precedente legislatura; stanziare finanziamenti specifici per esaminare “la posizione giuridico-economica” del personale docente e Ata transitato dagli EE.LL. (vedi art. 3 comma 147 legge finanziaria 2008); ripristinare il primato della contrattazione sulle materie che riguardano il rapporto di lavoro: diritti, doveri, opportunità, salario e organizzazione del lavoro. In questa logica vanno fermati i provvedimenti di rilegificazione previsti dalla manovra d’estate (L. 133/08). Così come vanno modificati e/o ritirati i provvedimenti contenuti in diversi disegni di legge presentati dal Governo in materia di contrattazione e stato giuridico del personale. Essi ci riportano a un modello arretrato di amministrazione pubblica e ci allontanano dai sistemi europei.

AI COLLEGHI ATA / ITP EX EE.LL.

Cari colleghi sono uno dei tre Triestini venuti a Roma per la manifestazione del 18 novembre, al ritorno nella nostra città ci siamo ritrovati le lettere da parte del tesoro con le quali pretendono la restituzione degli arretrati e ci notificano il nuovo stipendio. Io devo restituire 38.600 euro 21.700 entro un mese e 16.900 con cessione del quinto dello stipendio per una rata mensile di 283 euro. Visto che sono stato retrocesso dalla classe di anzianità dei 28 anni a quella dei15 il mio stipendio e passato nel mese di novembre dai 1640 euroa 1029 euro dopo 31 anni di lavoro è una bella soddisfazione.Io sono iscritto alla cgil e il sindacato dice che non abbiamo in questo momento nessuna possibilità, fino al 2010 non si aprirà nessun spiraglio per trovare una soluzione a livello contrattuale. Io lo so che la colpa di tutto questo è anche dei sindacati ma noi non dobbiamo arrenderci, dobbiamo cercare di far parlare di noi, una cosa che potremmo fare insieme e di mandare più e- mail possibili a tutte le trasmissioni tipo anno zero,ballarò, l'infedele,exit, mi manda rai tre, lo so che qualcuno lo ha già fatto ma bisogna insistere. Mandiamo e- mail anche ai deputati di tutti i schieramenti in particolare per esempio alla Santanchè ringraziandola per l'emendamento da lei presentato nel 2005, forse non lo sa cosa ha provocato a migliaia di famiglie italiane.Proviamo anche a scrivere alle redazioni dei giornali locali e nazionali cerchiamo di far parlare di noi. Teniamoci in contatto tutti quanti e chiunque ha delle idee le divulghi.NON ARRENDIAMOCI

venerdì 21 novembre 2008

RINNOVO CONTRATTO

Pubblicato su CISL SCUOLA (http://www.cislscuola.it)
CCNL biennio 2008-2009. Il resoconto dell'incontro all'ARAN (2ª riunione del "tavolo contrattuale")
Pubblicato il 18/11/2008 - 20:43
L'Agenzia ha presentato una "bozza di articolato" molto sintetica (quattro articoli) che prevede unicamente l'aggiornamento - con le disponibilità già note dello 0,4% per il 2008 e del 3,2% per il 2009 - delle tabelle stipendiali attualmente in vigore.
La quantificazione delle risorse porta ad un aumento medio, a regime, di € 73,00: più specificatamente di € 55,40 per il personale ATA e € 77,50 per il personale docente, comprensivo pure dello 0,46 (€ 10,50) circa da destinare al merito, alla contrattazione di secondo livello e - secondo gli intendimenti dell'ARAN - al FIS.
Prendendo atto della disponibilità dei dirigenti ARAN ad analizzare, oltre all'Atto di Indirizzo, anche le Sequenze del 1° biennio rimaste aperte o che hanno rinviato alcune decisioni, la posizione della CISL Scuola - esplicitata dall'intervento del suo Segretario Generale - ha ribadito che rimane aperta tutta la questione rivendicata nella piattaforma unitaria, che ha portato alla manifestazione dello scorso 30 ottobre e alla così grande partecipazione allo sciopero dalle percentuali di adesione mai raggiunte prima.
In primis, le disponibilità devono essere integrate con risorse "fresche", derivanti anche dai "risparmi di sistema", così come è avvenuto nei due precedenti rinnovi contrattuali.
Risorse aggiuntive e finalizzate sono anche necessarie se si vuole affrontare la problematica concernente il personale ATA ex Enti Locali.
E' stato chiesto, inoltre, il monitoraggio - da utilizzare in questo rinnovo - di tutto quanto non è stato speso nel biennio precedente.
Considerata, altresì, la cifra pro-capite a disposizione per il rinnovo che permette unicamente il recupero inflattivo, la CISL Scuola ha chiesto che detta cifra sia collocata tutta ed esclusivamente sullo "stipendio tabellare" e che, anzi, entrino a far parte dello stesso anche RPD e CIA, in coerenza e a seguito di un'azione intrapresa già nel 1° biennio contrattuale, a salvaguardia del potere d'acquisto dei salari e quale investimento a garanzia del futuro.
Per quanto riguarda il merito e la valutazione del "sistema scuola" è stato ribadito che il tutto è ben riportato nel vigente CCNL e (come è stato già affermato nella riunione di martedì scorso) nulla in più è possibile senza un'ulteriore disponibilità economica e senza la costituzione e l'attivazione di un sistema nazionale di valutazione.
Infine, reiterando quanto già affermato nell'incontro precedente e riconoscendo la specificità di questo contratto - che risulta essere un "accordo-ponte" nei confronti di una valorizzazione della "triennalità" e di nuove relazioni sindacali - si è rigettato il punto dell'Atto di Indirizzo che propone tabelle relative ad un'indennità di vacanza contrattuale per il 2010 pari ad un tasso di inflazione dell'1,5%.
Prossimi incontri calendarizzati: mercoledì 26.11 (ore 16), per la parte normativa e mercoledì 3.12 (ore 16), per la parte economica.

INIZIATIVA UIL - Personale Ex Enti locali

Presidente della Commissione Programmazione
economica, bilancio del Senato
Senatore Antonio Azzollini
Presidente della Commissione bilancio della
Camera dei Deputati
Onorevole Giancarlo Giorgetti
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Onorevole Giulio Tremonti
LORO SEDI
Roma, 19 novembre 2008
Oggetto: Personale transitato dagli enti Locali allo Stato in attuazione della legge 3 maggio 1999, n. 124
La vicenda dell’inquadramento del personale transitato dagli Enti Locali, in applicazione della legge 124/99, vede indicata, all’interno della finanziaria 2008, una possibile soluzione, che, per essere attuata necessita di uno stanziamento specifico.
La finanziaria 2008, nell’art 3 comma 147, prevede che, in sede di rinnovo contrattuale sia
“…esaminata anche la posizione giuridico-economica del personale ausiliario, tecnico e
amministrativo trasferito dagli enti locali allo Stato in attuazione della legge 3 maggio 1999,
n.124.”
Questo importante impegno deve necessariamente essere tradotto in atti concreti a cominciare dallo stanziamento di risorse aggiuntive finalizzate allo scopo. Questi finanziamenti sono indispensabili per arrivare ad una soluzione del problema del mancato riconoscimento delle anzianità attraverso il Ccnl che servirebbe anche ad omogeneizzare i trattamenti di personale che, nelle medesime posizioni giuridiche, si trova anche per il diverso esito dei vari contenziosi, in situazioni molto differenziate. A questo proposito, su nostra sollecitazione, il MIUR ha attivato un monitoraggio per rilevare le posizioni giuridiche ed il relativo impegno di spesa.
La finanziaria 2009, pertanto, dovrebbe indicare le somme e gli strumenti per procedere ad una intesa contrattuale che affronti il riconoscimento dell’anzianità.
Distinti saluti
Massimo Di Menna
Segretario Nazionale

APCOM collaboratore di Associated Press

Scuola; Conclusa protesta a Montecitorio personale ex enti locali

21:22 - CRONACA- 18 NOV 2008

Da domani lavoratori Unicobas svolgeranno solo mansioni minime Roma, 18 nov. (Apcom) -

Alcune centinaia di collaboratori scolastici e personale di segreteria degli istituti hanno manifestato oggi davanti a Montecitorio dalle 10 alle 18 per sensibilizzare il governo sulla vicenda dei circa 50.000 amministrativi, tecnici ed ausiliari transitati nel 2000 dagli enti locali allo Stato: la mobilitazione si è sviluppata anche attraverso lo sciopero indetto, come la manifestazione, da Unicobas ed Sdl intercategoriale, insieme al coordinamento nazionale Ata e Itp ex enti locali. "Il 10% di adesioni allo sciopero secondo il dato (sottostimato) del ministero dell'Istruzione relativamente ai 42.000 amministrativi, tecnici ed ausiliari transitati dagli enti locali alla scuola nel 2000, testimonia di una buona riuscita della protesta", commenta Stefano D'Errico, leader Unicobas. La problematica, nata a seguito del mancato riconoscimento dell'anzianità lavorativa pregressa, sviluppata presso comuni e province, è stata esposta da una delegazione dei manifestanti a Francesco Melendez dell'Aran. In precedenza i lavoratori hanno anche incontrato i segretari di Cisl e Uil Scuola, rispettivamente Francesco Scrima e Massimo Di Menna. "All'Aran- spiega D'Errico - è stata rappresentata la situazione degli Ata provenienti dagli enti locali, perché venga considerata nell'ambito della trattativa sul rinnovo del contratto scuola. Di Menna si è impegnato ad appoggiare le richieste del coordinamento, inviando, come l'Unicobas, una nota formale ai presidenti dei due rami del Parlamento ed a tutti i gruppi politici, per chiedere un emendamento per lo stanziamento di risorse economiche adeguate a sanare la situazione". Il sindacato promotore della protesta ha anche preannunciato che a partire da domani i lavoratori in mobilitazione si asterranno dallo svolgere attività non prettamente inerenti il loro profilo professionale: si atterranno, infatti, allo stretto rispetto del mansionario. "La mancanza di disponibilità agli straordinari si farà sentire: i 'fannulloni' (il riferimento è al ministro Renato Brunetta;ndr) lavorano infatti sotto organico e l'assenza di ore aggiuntive può bloccare una scuola. Così sarà chiaro che l'amministrazione è andata avanti sino ad oggi facendo le nozze coi fichi secchi. Oggi nuovi scenari s'aprono, soprattutto perché la vertenza è approdata alla suprema Corte europea e ci sono buone possibilità che i sacrosanti diritti del personale Ata ex enti locali siano riconosciuti", conclude D'Errico.

mercoledì 19 novembre 2008

FOTO MANIFESTAZIONE











FOTO MANIFESTAZIONE






















































COMUNICATO STAMPA DEL 18 NOVEMBRE 2008


COMUNICATO STAMPA DEL 18 NOVEMBRE 2008 –
RIUSCITO LO SCIOPERO DELL’INTERA GIORNATA DEL PERSONALE SCOLASTICO ATA EX ENTI LOCALI. UN MIGLIAIO DI MANIFESTANTI DAVANTI A MONTECITORIO IN RAPPRESENTANZA DI TUTTE LE REGIONI ITALIANE. TERMINATO ALLE 18.00 L’INCONTRO CON I SINDACATI CONFEDERALI E L’ARAN
Il 10% di adesioni allo sciopero secondo il dato (sottostimato) del Ministero dell’Istruzione relativamente ai 42.000 amministrativi, tecnici ed ausiliari transitati dagli Enti Locali alla Scuola nel 2000, testimonia di una buona riuscita della protesta. Si trattava del primo sciopero specifico proclamato per questa tipologia di personale. Lo hanno proclamato l’Unicobas ed SdL intercategoriale, insieme al Coordinamento Nazionale Ata e Itp ex enti locali. Alla manifestazione nazionale di Roma hanno partecipato in mattinata almeno 1000 rappresentanti provenienti da tutta la penisola. Dalle h.16.30, una delegazione è stata ricevuta dal Dott. Francesco Melendez dell’ARAN. Prima c’è stato un lungo colloquio con Scrima e Di Menna, segretari nazionali scuola di CISL e UIL. All’ARAN è stata rappresentata la situazione degli ATA provenienti dagli Enti Locali, perché venga considerata nell’ambito della trattativa sul rinnovo del contratto scuola. Di Menna della UIL s’è impegnato ad appoggiare le richieste del Coordinamento, inviando (come l’Unicobas) una nota formale ai presidenti dei due rami del Parlamento ed a tutti i gruppi politici, per chiedere un emendamento per lo stanziamento di risorse economiche adeguate a sanare la situazione. Il Coordinamento e l’Unicobas hanno lamentato alle OOSS ed all’Amministrazione l’assenza sino ad oggi di incontri specifici sulla questione. Le OOSS trattanti avrebbero dovuto porre la sanatoria come elemento pregiudiziale rispetto ad ogni trattativa. L’iniziativa di oggi ha smosso molto le acque e non sarà certamente l’ultima.
A partire da domani si avvierà lo stretto rispetto del mansionario. Si tratta di collaboratori e personale di segreteria diffuso in quasi tutte le scuole. La mancanza di disponibilità agli straordinari si farà sentire: i “fannulloni” lavorano infatti sotto organico e l’assenza di ore aggiuntive può bloccare una scuola. Così sarà chiaro che l’amministrazione è andata avanti sino ad oggi facendo “nozze coi fichi secchi”. Altro che sprechi! La scuola italiana si regge sugli straordinari del personale non docente! Straordinari che – pagati peraltro una vera miseria – “appassionano” sempre meno i lavoratori.
Al personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario, nonché agli Insegnanti Tecnico-Pratici provenienti dal comparto Enti Locali e transitati nel comparto Scuola, al momento del passaggio venne vergognosamente azzerata l’anzianità di servizio. In tal modo, dal 2000, vennero trattati come se fossero neo-assunti, con il solo stipendio base (al parametro iniziale) senza il maturato d’anzianità pregressa nell’Ente (Comune o Provincia) di provenienza. Questo ha comportato l’abbassamento dello stipendio ed ha anche costretto i più anziani ad andare in pensione con assegni assolutamente da fame.
Questo personale oggi alza la testa, dopo aver partecipato per tante volte a rivendicazioni che non ne prendevano nemmeno in considerazione i problemi e stanco d’essere preso in giro dalle burocrazie di CGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda. Ricordiamo che della situazione venutasi a creare sono responsabili in particolare i Confederali, firmatari il 20 luglio 2000 di un accordo-truffa che ha consentito l’azzeramento dell’anzianità.
Successivamente, sull’onda di centinaia di ricorsi vinti in tutta la penisola, il penultimo Governo Berlusconi pensò bene di varare una norma arbitraria che, infischiandosene della magistratura, imponeva all’amministrazione di non liquidare il maltolto: si tratta del tristemente famoso comma 218 della Finanziaria per il 2006. Berlusconi e Tremonti ottennero poi un sostanziale aiuto dalla Corte Costituzionale, che giudicò “legittima” una norma che invece viola palesemente il principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Quest’anno, la Corte di Cassazione, che aveva più volte dato ragione ai lavoratori, ha di nuovo inviato alla Corte Costituzionale la trovata berlusconiana.
Dopo il blocco delle sentenza – intervenuto per legge – sui lavoratori i cui ricorsi non sono passati in giudicato, pende la spada di Damocle relativa alla restituzione delle somme ricevute per le sentenze favorevoli.
Il tutto è stato aggravato dai vani Ordini del Giorno parlamentari, che fino ad oggi, hanno mantenuto la cosa in una sorta di inaccettabile “limbo giuridico”. Anche il Governo Prodi, responsabile di non aver abrogato la norma del 2006, ha saputo solo introdurre un vago “impegno” nella Finanziaria per il 2008, che il Governo attuale ha bellamente disatteso.
Oggi nuovi scenari s’aprono, soprattutto perché la vertenza è approdata alla Suprema Corte Europea e ci sono buone possibilità che i sacrosanti diritti del personale ATA ex Enti Locali siano riconosciuti.
p. l’Unicobas Scuola Stefano d’Errico (Segretario nazionale)

AVVISO DI MARCO DAMASCENI

Ho parlato da poco con l'avvocato Sullam di Milano. Mi ha raccomandato di comunicare a tutti coloro che abbiano delle cause in corso di non lasciar trascorrere i termini per i ricorsi alla Corte di Giustizia Europea.
Alcuni colleghi che ho sentito nei giorni scorsi, mi hanno detto di aver lasciato passare più di sei mesi dalla sentenza dellla Cassazione, mal consigliati in questo da avvocati legati ai sindacati confederali. Se volete mantenere vive le speranze di una soluzione del nostro problema dovete assolutamente rispettare questi termini temporali.
Il ricorso presso la Corte Europea si può fare solo entro i sei mesi dalla sentenza in Cassazione.
Saluti a tutti
Marco Damasceni

PS: entro poco vi farò avere un resoconto sulla manifestazione di martedì 18/11/2008

domenica 16 novembre 2008

COMUNICATO STAMPA
Care colleghe e colleghi,
Vorremmo ancora rammentare l’importanza del nostro Sciopero del 18 novembre, a Roma in
P.za Montecitorio, organizzato dal Coordinamento ATA - ITP ex enti locali.
Sono oramai quasi dieci anni che ci stanno prendendo in giro, e noi zitti, a protestare solo
dopo l'assenso del sindacalista "targato" di turno, con scarsi risultati.
Oggi, grazie ai sindacati non "targati" – Unicobas ed SdL – siamo riusciti ad ottenere la
proclamazione di uno sciopero espressamente dedicato a noi, alla nostra vicenda.
Tutto il nostro plauso va a questi sindacati, che fin da subito avevano sposato la nostra causa,
dandoci la possibilità di dissentire dall’operato che – in questi lunghi anni – sindacati, politici
e giudici hanno fatto a nostro discapito, calpestando la nostra dignità di lavoratori.
Voci di corridoio, in questi giorni, narrano che la "Triplice" si è attivata per depotenziare
questo sciopero: sono gli stessi che hanno svenduto migliaia di lavoratori ex enti locali.
Non facciamoci prendere in giro da questa gente, che ci ha sempre e solo usato come merce di
scambio con i vari governi di turno (perché, solo i Cobas hanno appoggiato la "via" del
ricorso europeo? Perché i sindacati maggiormente rappresentativi ci davano oramai per
sconfitti?).
L'unica nostra risorsa siamo noi, non altri: è assolutamente necessario che Martedì prossimo
ci siano centinaia di persone davanti al Parlamento. Lavoratori che urlino, fischino e facciano
un baccano indiavolato, in modo che si finisca sui media.
E' l'unico modo che abbiamo per farci sentire, per non farci precipitare nel Limbo dei senza
volto.
Facciamolo, per una volta, facciamolo per davvero, senza più ascoltare le voci di quelli che
promettono sempre tanto, e poi non mantengono nulla.
SCIOPERIAMO COMPATTI IL 18 NOVEMBRE, PER DIFENDERE I NOSTRI
DIRITTI.
CONCENTRAMENTO A ROMA DALLE ORE 10 IN PIAZZA MONTECITORIO
DAVANTI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
http://blog.libero.it/entilocali/ - http://angolo-ata.blogspot.com/
Coordinamento Nazionale Ata e Itp ex enti locali (3497293449)

LA GAZZETTA DEL MOLISE

COMUNICATO STAMPA PUBBLICATO SULLA GAZZETTA DEL MOLISE
domenica 16 novembre 2008 pag. 6
Lavoratori ATA / ITP a Roma per manifestare
Passati dagli Enti Locali alle scuole sono 10 anni che aspettano il riconoscimento dei propri diritti.

I lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari e gli insegnanti tecnico pratico, una volta dipendenti delle province, passati, in forza di una legge dello Stato, alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione, dopo dieci anni forse vedono vicini la risoluzione delle loro problematiche.
Dopo i processi amministrativi intentati e vinti, contro il ministero dell’istruzione, per vedere riconosciuto l’equiparazione economica individuale in forza della singola anzianità di servizio con relativo pagamento degli arretrati spettanti e il, successivo, ribaltamento del loro esito ad opera del comma 218 ( Legge Finanziaria 2006 ), convalidato dalla Corte Costituzionale con una scandalosa sentenza politica, finalmente questi lavoratori della scuola sono giunti in prossimità della conclusione della loro annosa vertenza sindacale con il governo attuale che dovrà tener fede agli impegni presi con il comma 147 della legge finanziaria per l’anno 2008.
Infatti, il coordinamento dei lavoratori ATA e ITP provenienti dagli enti locali, ritengono oramai aperti gli spiragli in direzione di una soluzione della vertenza in conseguenza dell’esito di un ennesimo ricorso proposto, dagli stessi, alla Corte di Giustizia Europea.
Il massimo organismo europeo,ravvisando nella disparità di trattamento operato una eccezione di incostituzionalità della norma del comma 218 ( Legge Finanziaria 2006) in relazione all’art. 117 della Costituzione, ha disposto l’invio della soluzione di nuovo alla corte Costituzionale per il tramite della Corte di cassazione.
Per sostenere le loro ragioni,per vedere riconosciuti i loro diritti costituzionali al pari degli altri lavoratori, gli ATA e ITP ex enti locali, costituitisi in Coordinamento Nazionale, hanno proclamato uno sciopero di tutto il personale nella giornata di martedì 18 novembre ore 10.00 con manifestazione davanti alla Camera dei Deputati.

http://www.gazzettadelmolise.com/

sabato 15 novembre 2008

Care colleghe\i referenti provinciale e locali d'Italia.
Dalle ultime informazioni che mi giungono dal territorio Nazionale, sembrerebbe che i sindacati “tradizionali” locali ,(a parte qualche eccezione) si sono attivati per non fare aderire allo sciopero proclamato dal Coordinamento Nazionale ATA-ITP ex enti locali per farsi' che sia un flop.
Mi giungono infatti segnalazioni locali il quale fanno pressioni ai lavoratori di non aderire ,in previsione ad una loro iniziativa,alla manifestazione a Roma, alludendo anche al patrocinio dell'Unicobas ed SDL i sindacati che hanno acconsentito alla nostra richiesta.
Non ci facciamo incantare da nessuno, sollecito tutti,ad proseguire la nostra lotta e all'organizzazione della protesta romana.
Quindi attivatevi a presenziare per manifestare il nostro dissenso sulla politica gestionale decennale del nostro problema;sarebbe opportuno la presenza di tutti quelli della lista dei miei contatti, visto le acque nelle quali navighiamo.
Questa é la prima volta che un gruppo di colleghi uniti di una causa comune in contatto in via telematica , si sta muovendo senza che sia sindacalmente pilotato,nessuno meglio di noi sa delle nefandezze che in questo lasso di tempo i sindacati ,i giudici,politici hanno fatto per la nostra causa.
Le nostre opinioni e le nostra caparbietà ci hanno indotto a mobilitarci,senza nessuna struttura sindacale organizzativa alle spalle.
Non insisto oltre, dato che conoscete i problemi nei quali ci dibattiamo da nove anni,Vi chiedo a chi non lo ancora fatto di organizzarsi per la riuscita della manifestazione .
A tal fine invito chi non lo ha ancora fatto a farmi pervenire,i dati di presenza dei colleghi che parteciperanno ,con la relativa città di provenienza.
Non aspettate che altri decidano per noi...........abbiamo bisogno di tutti dobbiamo riempire la piazza il 18 novembre.

QUESTO NON E' UNO SCIOPERO QUALUNQUE
E’ IL NOSTRO SCIOPERO
Enzo
3497293449



venerdì 14 novembre 2008

REVOCA SCIOPERO PER BRESCIA E PROVINCIA

ATTENZIONE DARE LA MASSIMA DIVULGAZIONE AI COLLEGHI DI BRESCIA E PROVINCIA
REVOCA SCIOPERO SOLO X BRESCIA E PROVINCIA VEDI COMUNICATO UNICOBAS
ENZO

Da: 'Unicobas Scuola' unicobas.rm@tiscali.itA: Undisclosed-Recipient:;Inviato: gio 13/11/08 18:57Oggetto: Fwd: unicobas:A FEDERAZIONI PROVINCIALI E IN PARTICOLARE A DAMASCENI
ALLE FEDERAZIONI PROVINCIALI, ED IN PARTICOLARE A DAMASCENI DI FIRENZE.

La CGIL Scuola di Brescia ci ha fatto lo scherzetto di proclamare uno sciopero scuola per il 20 novembre per la sola provincia di Brescia. Così la Commissione di Garanzia ci ha intimato di revocare lo sciopero ATA ex EELL del 18, ma solo per quella provincia. La Commissione di Garanzia, a sua volta, ce lo ha comunicato solo oggi pomeriggio. Per questo motivo abbiamo protestato, come risulta dalla nota allegata.
Questa la nota da noi inviata alla Commissione di "garanzia":
Ai sensi della “indicazione immediata” della Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero, prot. 2203/RU, pos. 32453, comunicataci in data odierna solo alle h. 17.53 (quindi in tempi assai singolari, visto che siamo a 6 ore dalla scadenza prevista per la revoca chiesta con la medesima “indicazione immediata”, relativamente ad uno sciopero da noi proclamato il 31 ottobre u.s. per il 18 novembre a causa di altro sciopero proclamato il 28 ottobre per il 20 novembre ...tempi più che congrui per comunicarci la cosa con il dovuto preavviso), facciamo presente quanto segue:
1) L’Unicobas Scuola revoca per la sola provincia di Brescia lo sciopero dell’intera giornata proclamato per martedì 18 Novembre per il solo personale ATA transitato nel comparto scuola da quello relativo agli Enti Locali.
2) Al tempo stesso l’Unicobas Scuola protesta vivamente per aver ricevuto la “indicazione immediata” della Commissione di Garanzia in tempi così stretti, pur avendo la scrivente OS comunicato l’azione di sciopero nei termini, modi e tempi dovuti. Tempi che, si ritiene (per ratio giuridica) siano disposti anche onde consentire un largo anticipo per ogni eventuale comunicazione della Commissione stessa rivolta al sindacato promotore.
NB: per Marco: dovresti occuparti tu di avvertire i bresciani del Coordinamento ATA ed ITP ex EELL.
Saluti
Stefano d'Errico

giovedì 13 novembre 2008

BOICOTTAGGIO

Purtroppo da molte scuole arrivano richieste di chiarimenti circa lo sciopero indetto da due piccoli sindacati che bene o male si sono fatti avanti, in queste scuole alcuni sindacalisti hanno fatto opera di convincimento presso i colleghi affinchè non partecipino allo sciopero che "tanto non serve a nulla", o promettono che "il vero sciopero si farà più avanti ma indetto dai confederali e allora si che avrà valore " ecc ecc. Molti colleghi non hanno resistito al richiamo delle "sirene" vista anche la condizione di crisi generale che spaventa e che non permette di "sprecare soldi" . Spero che ci ripensino.

LA LETERA DELL'ASSOCIAZIONE PRESIDI COMO LECCO SONDRIO

LA LETTERA DELL'ASSOCIAZIONE PRESIDI COMO LECCO SONDRIO
Cortese Sig. Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi
PC. Al Ministro dell’Economia Dott. Giulio Tremonti
Al Ministro dell’Istruzione Dott. Maristella Gelmini
Al Ministro della Funzione Pubblica Dott. Renato Brunetta
Erba, 6 novembre 2008
OGGETTO: passaggio di personale ATA dai ruoli degli Enti Locali a quelli dello Stato ex art. 8 comma 2 legge n. 124/1999 – individuazione del parametro di riferimento per l’inquadramento – interpretazione autentica disposta dall’art. 1, comma 218 della legge 266/2005 legge finanziaria 2006 – conseguenze – istanza di riconsiderazione del parametro. Il riferimento dell’oggetto richiama la vicenda degli Assistenti amministrativi, degli Assistenti Tecnici, dei Collaboratori scolastici trasferiti dai ruoli degli Enti locali a quelli dello Stato avvenuto nell’anno 2000. Il giudice del lavoro, per coloro che sono andati in giudizio, ha riconosciuto l’inquadramento stipendiale in ragione dell’anzianità complessiva di servizio conseguita presso l’Ente locale. Come è noto, il comma 218 della finanziaria 2006 ha ribaltato quanto stabilito dall’art. 8 della L. 124/99 in materia di riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata negli enti di provenienza al personale ATA/ITP transitato dai ruoli degli enti locali allo Stato. Gli effetti del comma 218, ribaditi dalla Sentenza della Corte rimettono in discussione il diritto dei lavoratori ex EE.LL. al riconoscimento delle anzianità maturate alla dipendenze degli ex EE.LL. ottenuto, attraverso una vertenza risolta positivamente avanti alla Corte di Cassazione che con numerose decisioni ha sancito per questi lavoratori il riconoscimento di tale diritto. In seguito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 234 depositata in data 18 giugno e pubblicata il 26 giugno ha sancito la legittimità del comma 218 della legge finanziaria 2006. Con la pronuncia della Corte Costituzionale viene sancito un principio per cui a distanza di anni, con una norma interpretativa, nei fatti si stravolge il significato dell’art. 8 della legge 124/99 già sancito in maniera univoca dalla Corte di Cassazione. Tale decisione,ora ripropone una situazione la cui drammaticità, confusione e iniquità ricade sui lavoratori ATA/ITP, che non hanno avuto la possibilità di scegliere se essere trasferiti o no dagli EE.LL. allo Stato:
• sono stati tutti inquadrati, inizialmente, solo sulla in base al maturato economico senza tenere conto dei servizi maturati e con la perdita del salario accessorio già percepito;
• ora, dopo la sentenza, una parte di essi sarà retribuita, a parità di anzianità, in maniera diversa degli altri;
• coloro che hanno avuto il riconoscimento degli arretrati e degli aumenti di stipendio per effetto di una sentenza non passata in giudicato (1° e 2° grado) subiranno una assurda “retrocessione” economica e dovranno restituire quanto percepito;
• soltanto i pochi che, a differenza degli altri, hanno avuto sentenze passate in giudicato avranno confermata la retribuzione e il giusto inquadramento. Visto che nella legge 244/2007 (la legge finanziaria per il 2008) è stato previsto, all’art. 3, comma 147, che: “in sede di rinnovo contrattuale del personale della scuola relativo al biennio economico 2008-2009 viene esaminata anche la posizione giuridico-economica del personale ausiliario, tecnico e amministrativo trasferito dagli Enti locali allo Stato in attuazione della legge 3 maggio 1999, n. 124.” Tutto ciò premesso anche in base a quanto sopra richiamato in riferimento alla legge finanziaria del 2008/2009 si chiede alle signorie loro di riconsiderare la situazione e di impartire adeguate direttive di sospensione per quanto concerne l’esecutività del provvedimento. A parere dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP) della Lombardia non c’è omogeneità di comportamento tra le varie regioni o addirittura tra le stesse province di uno stesso di uno stesso USP (Ufficio Scolastico Provinciale). Bisogna poi considerare l’impatto del provvedimento sulle famiglie in questa particolare congiuntura economica-finanziaria nella quale Lei, Signor Presidente del Consiglio con il Governo, si sta adoperando per difendere il potere d’acquisto delle famiglie più deboli. Come può oggi una famiglia restituire 18/20 mila euro? Come può oggi una famiglia in cui lavora una sola persona (e, nel caso dei collaboratori scolastici, lo stipendio mensile non và oltre i 1000/1100 euro) subire un adeguamento dello stipendio al ribasso? Tale decurtazione aggiunta alla restituzione richiesta, diventerebbe insopportabile e penalizzante per i più deboli. Signor Presidente alcuni di questi dipendenti rischiano di aumentare quell’elenco di persone che sono ai limiti della povertà: il che non è dignitoso nemmeno per lo Stato Italiano che, a nostro parere deve avere, un’attenzione sempre e comunque per i suoi dipendenti che anche se in enti diversi hanno reso un servizio alle istituzioni e hanno creduto in esse . Infatti questi operatori, prima dell’intervento dello Stato, hanno contribuito per anni, in alcuni casi con numeri sottodimensionati, a garantire l’efficienza e l’efficacia del servizio scolastico con tutte quelle qualità che comporta un rapporto corretto di lavoro.
Certi di un Suo favorevole intervento, nel ringraziarla a nome dei Presidi dell’associazione nazionale porgo distinti saluti.

martedì 11 novembre 2008

COMUNICATO PER I COLLEGHI ATA E ITP EX EE.LL.
DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO

ADERITE NUMEROSI ALLA MANIFESTAZIONE CHE SI TERRA' A ROMA IL 18 NOVEMBRE 2008, DAVANTI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI.
FORSE E' L'ULTIMA OCCASIONE PER FAR VALERE I NOSTRI DIRITTI NEGATI.

Roberto DE CRISTOFARO ( cell. 3493542698 )
COMUNICATO INVIATO AGLI ORGANI DI STAMPA
DELLA REGIONE MOLISE

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DAVANTI AL PARLAMENTO
LAVORATORI A.T.A / ITP EX ENTI LOCALI

I lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari e gli insegnati tecnico pratico, una volta dipendenti delle province, passati, in forza di una legge dello Stato, alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione, dopo dieci anni forse vedono vicini la risoluzione delle loro problematiche.
Dopo i processi amministrativi intentati e vinti, contro il ministero dell’istruzione, per vedere riconosciuto l’equiparazione economica individuale in forza della singola anzianità di servizio con relativo pagamento degli arretrati spettanti e il, successivo, ribaltamento del loro esito ad opera del comma 218 ( Legge Finanziaria 2006 ), convalidato dalla Corte Costituzionale con una scandalosa sentenza politica, finalmente questi lavoratori della scuola sono giunti in prossimità della conclusione della loro annosa vertenza sindacale con il governo attuale che dovrà tener fede agli impegni presi con il comma 147 della legge finanziaria per l’anno 2008.
Infatti, il coordinamento dei lavoratori ATA e ITP provenienti dagli enti locali, ritengono oramai aperti gli spiragli in direzione di una soluzione della vertenza in conseguenza dell’esito di un ennesimo ricorso proposto, dagli stessi, alla Corte di Giustizia Europea. Il massimo organismo europeo, ravvisando nella disparità di trattamento operato una eccezione di incostituzionalità della norma del comma 218 ( Legge Finanziaria 2006) in relazione all’art. 117 della Costituzione, ha disposto l’invio della soluzione di nuovo alla corte Costituzionale per il tramite della Corte di cassazione.
Per sostenere le loro ragioni, per vedere riconosciuti i loro diritti costituzionali al pari degli altri lavoratori, gli ATA e ITP ex enti locali, costituitisi in Coordinamento Nazionale, hanno proclamato uno sciopero di tutto il personale nella giornata di martedì 18 novembre ore 10.00 con manifestazione davanti alla Camera dei Deputati.
Il Coordinamento nazionale
LAVORATORI A.T.A / ITP EX ENTI LOCALI

sabato 8 novembre 2008

A TUTTI I DIPENDENTI EX ENTI LOCALI
PER AFFISSIONE ALL’ALBO SINDACALE
Care/i colleghe e colleghi, per il 18 Novembre 2008 è stato indetto il primo sciopero del lavoratori della Scuola transitati, nel 2000, dagli Enti Locali.
Unicobas ed SdL intercategoriale hanno indetto lo sciopero, perciò non ci sarà nessun problema di “copertura” sindacale.
Non riteniamo di dover rammentare l’importanza dell’astensione dal lavoro in quel giorno: per la prima volta – dopo aver partecipato per tante volte a rivendicazioni che non prendevano nemmeno in considerazione i nostri problemi – abbiamo a disposizione un mezzo per mostrare che siamo stanchi d’essere presi in giro.
Ricordiamo la spada di Damocle che pende sulla testa di chi dovrà restituire le somme ricevute per le sentenze favorevoli, cancellate con un arbitrio nel 2005 con il tristemente famoso comma 218 della Finanziaria per il 2006, od i successivi, vani Ordini del Giorno parlamentari, fino all’oggi, alla negazione degli impegni presi con la Finanziaria per il 2008.
Oggi, nuovi scenari s’aprono, soprattutto perché la vertenza ha varcato i confini nazionali e ci sono buone possibilità che, in sede europea, i nostri sacrosanti diritti siano riconosciuti. Siccome l’attuale Governo sa bene di correre questo rischio, la nostra mobilitazione è importante per giungere, già nella stesura della Finanziaria per il 2009, ad un preventivo accantonamento di fondi da destinare alla definitiva soluzione della vicenda. Se i nostri legali faranno di tutto sul piano giuridico, non possiamo mancare a questo primo importante appuntamento:
sarebbe come mostrare che dietro a tante fatiche non c’è nessuno.
SCIOPERIAMO COMPATTI IL 18 NOVEMBRE PER DIFENDERE I NOSTRI
DIRITTI. CONCENTRAMENTO A ROMA DALLE ORE 10 IN PIAZZA DI
MONTECITORIO
Coordinamento Nazionale Ata e Itp ex enti locali (333/1760235)
Unicobas Scuola

giovedì 6 novembre 2008

Chiunque, tramite le proprie amicizie politiche, sia in grado di arrivare alla Commissione Bilancio,
(esponente della maggioranza di governo) si dia da fare per
farci appoggiare la richiesta di spesa per sanare la nostra situazione SI ATTIVI.
Composizione della V Commissione Bilancio
(numero dei componenti 47)
Presidente
GIORGETTI Giancarlo ( LEGA NORD PADANIA ) MAGGIORANZA
Vice Presidenti
GIUDICE Gaspare ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
TABACCI Bruno ( UNIONE DI CENTRO )
Segretari
CORSARO Massimo Enrico ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
MISIANI Antonio ( PARTITO DEMOCRATICO )
Altri Membri
ALFANO Gioacchino ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
ARACU Sabatino ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
ARMOSINO Maria Teresa ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
BARETTA Pier Paolo ( PARTITO DEMOCRATICO )
BERSANI Pier Luigi ( PARTITO DEMOCRATICO )
BITONCI Massimo ( LEGA NORD PADANIA ) MAGGIORANZA
BOCCIA Francesco ( PARTITO DEMOCRATICO )
BORGHESI Antonio ( ITALIA DEI VALORI )
CALVISI Giulio ( PARTITO DEMOCRATICO )
CAMBURSANO Renato ( ITALIA DEI VALORI )
CAPODICASA Angelo ( PARTITO DEMOCRATICO )
CATONE Giampiero ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
CERONI Remigio ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
CESARIO Bruno ( PARTITO DEMOCRATICO )
CICCANTI Amedeo ( UNIONE DI CENTRO )
COMMERCIO Roberto Mario Sergio ( MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA )
D'AMICO Claudio ( LEGA NORD PADANIA ) MAGGIORANZA
DE ANGELIS Marcello ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) (1) MAGGIORANZA
DUILIO Lino ( PARTITO DEMOCRATICO )
FRANZOSO Pietro ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
GALLETTI Gian Luca ( UNIONE DI CENTRO )
GENOVESE Francantonio ( PARTITO DEMOCRATICO )
GIRLANDA Rocco ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) (2) MAGGIORANZA
LABOCCETTA Amedeo ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
LEO Maurizio ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) (3) MAGGIORANZA
LEONE Antonio ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
MARCHI Maino ( PARTITO DEMOCRATICO )
MARINELLO Giuseppe Francesco Maria ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
MARINI Cesare ( PARTITO DEMOCRATICO )
MARSILIO Marco ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
MORONI Chiara ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
NANNICINI Rolando ( PARTITO DEMOCRATICO )
ORLANDO Andrea ( PARTITO DEMOCRATICO )
RAVETTO Laura ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
REGUZZONI Marco Giovanni ( LEGA NORD PADANIA ) MAGGIORANZA
RUBINATO Simonetta ( PARTITO DEMOCRATICO )
SIMONETTI Roberto ( LEGA NORD PADANIA ) MAGGIORANZA
TOCCAFONDI Gabriele ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
TRAVERSA Michele ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
VANNUCCI Massimo ( PARTITO DEMOCRATICO )
VENTURA Michele ( PARTITO DEMOCRATICO )
ZORZATO Marino ( POPOLO DELLA LIBERTA' ) MAGGIORANZA
(1) in sostituzione del sottosegretario di stato GIORGETTI AlbertoMAGGIORANZA
(2) in sostituzione del sottosegretario di stato COSENTINO NicolaMAGGIORANZA
(3) in sostituzione del sottosegretario di stato MANTOVANO AlfredoMAGGIORANZA