domenica 27 gennaio 2008

Il governo Prodi esce di scena

 

 

Cade il governo Prodi e non sarà certamente ricordato per  aver attuato una politica di sinistra o compiuto atti di giustizia, come ad esempio nei confronti di tutti quei lavoratori che non arrivano alla fine del mese o lavoratori come gli Ata ex Enti Locali che si aspettavano dalla finanziaria 2008 finalmente la risoluzione a una brutta storia, determinata proprio dal primo governo Prodi con la complicità dei sindacati confederali.

 

E ora a chi chiederà i voti il centrosinistra?

 

A quelli che non riescono ad arrivare alla fine del mese?

 

 In Italia un operaio guadagna in media, al lordo, 21 mila euro, contro i 29 mila della Francia, i 32 della Svezia, i 35 del Belgio, i 37 dell'Olanda, i 39,7 della Gran Bretagna, i 41 della Germania, i 42 della Danimarca. Da noi gli stipendi dei lavoratori aumentano ogni anno del 2,7%, mentre quelli dei manager del 17%, otto volte l'inflazione. Lo stipendio medio dei primi cento top manager italiani è di 3,4 milioni all'anno, 7 miliardi di lire: guadagnano 160 volte lo stipendio di un operaio, prendono in due giorni quello che un operaio prende in un anno.

 

Ai disoccupati?

 

 La spesa sociale per i disoccupati in Italia è del 2%, ultimi in Europa. La media Ue è il 6%. La Spagna del terribile Zapatero spende il 12,5. I disoccupati che ricevono un sussidio in Italia sono il 17%, contro il 71 della Francia, l'80 della Germania, l'84 dell'Austria, il 92 del Belgio, il 93 dell'Irlanda, il 95 dell'Olanda, il 100% del Regno Unito. E per i giovani è ancora peggio: sotto 25 anni, da noi, riceve il sussidio solo lo 0,65%; in Francia il 43, in Belgio il 51, in Danimarca il 53, nel Regno Unito il 57.

 

Agli Ata ex Enti Locali?

 

Hanno respinto l'emendamento, con il quale si sarebbe potuto sanare, almeno in parte, la brutta situazione che Loro stessi hanno determinato, affermando semplicemente che non era congruente con i temi del DdL sulla Finanziaria 2008. Una finanziaria di 316 pagine in cui è scritto praticamente di tutto.

 

A chi difende i diritti minimi democratici?

 

Come ad esempio i diritti primari di tutti i lavoratori di indire assemblee in orario di servizio. E' vergognoso che nel XXI secolo ci sia ancora chi discrimina i lavoratori a secondo del sindacato di appartenenza.

Ogni lavoratore ha il diritto di avere l'organizzazione sindacale che più lo rappresenta in sede di trattativa e nelle altre sedi ove ritiene più opportuno.

 

A chi è contro la guerra senza se e senza ma?

 

Sono state rifinanziate tutte le cosiddette missioni di pace. 

 

La Finanziaria 2008 mette a disposizione della Difesa 23,5 miliardi di euro, con un aumento dell'11 per cento sul 2007, quando il bilancio militare era stato già incrementato del 13 per cento rispetto al governo di centrodestra. Il governo Prodi in due anni ha già aumentato le spese militari del 24%.

Non si trovano le risorse economiche per la scuola, per i servizi sociali, per le pensioni, ma per le armi sì.

 

E qualcuno si preoccupa che possa ritornare Berlusconi. Come dire che il problema di questo paese è Berlusconi  e non la sua politica.

 

Come potrà non vincere la destra alle prossime votazioni considerato che la sinistra non ha fatto nulla di sinistra? Ma sembra che ai nostri politici del centrosinistra non interessi più di tanto. Beati loro.

 

Angelo De Finis

sabato 12 gennaio 2008

ATA EX ENTI LOCALI / ITP:  "Campa cavallo che l'erba cresce".

 

 

Si pensava che con la finanziaria 2008 si sarebbe finalmente trovata una soluzione politica definitiva a questa assurda situazione degli ATA ex Enti Locali/ITP Storia degli ATA ex Enti Locali.

 

L'emendamento pubblicizzato durante la manifestazione ATA Ex Enti Locali che si è tenuta a Roma il 29.11.2007 e comunicato dai sindacati confederali alla fine della manifestazione, era il seguente:

 

TESTO EMENDAMENTO

 Art. 19 –bis ( Personale A.T.A )
Il comma 218 dell'articolo 1 della Legge 23 Dicembre 2005, n. 266 è abrogato.
Al personale di ruolo di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 8 della Legge 3 maggio 1999, n. 124, trasferito nei ruoli statali del personale amministrativo tecnico e ausiliario ( ATA.) e nei ruoli statali degli insegnanti tecnico pratici ( ITP), viene riconosciuta ai fini giuridici ed economici l'anzianità maturata presso l'ente locale di provenienza secondo quanto già disposto dal medesimo articolo 8, comma 2, ultimo periodo della legge 124 del 1999.
Conseguentemente ai fini della copertura stimata per l'anno 2007 in 100 milioni di euro, al comma 2 dell'art. 36 sostituire le parole " 140 milioni di euro " con le seguenti " 50 milioni di euro "

 

Il testo ufficiale,  approvato dalla Commissione cultura della Camera, è invece completamente diverso!

 

Testo dell'emendamento approvato dalla Commissione cultura della Camera

AC 3256

Emendamento

Art. 94

Dopo il comma 5, aggiungere il seguente:

"5-bis. Il personale degli enti locali trasferito nei ruoli del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) statale, ai sensi della legge 3 maggio 1999, n. 124 è inquadrato nelle qualifiche funzionali e nei profili professionali dei corrispondenti ruoli statali, sulla base dell'anzianità maturata nell'ente locale di provenienza, con decorrenza 1° gennaio 2008. L'articolo 1, comma 218, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è abrogato.

Conseguentemente, alla Tabella A, voce "Ministero dell'Economia e delle Finanze" apportare le seguenti variazioni:

2008: -60.000

2009: -60.000

2010: -60.000

FOLENA, SASSO ....

 

In pratica con il testo ufficiale, il periodo dal 2000 al 2007 non viene più sanato, il comma 218 resta valido fino all'approvazione della Finanziaria e non sono più citati gli I.T.P.

 

Gli Uffici della Camera dei Deputati, nel pomeriggio di venerdì 7 dicembre, respingono l'emendamento predisposto dal relatore per la Finanziaria 2008, l'on. Ventura componente della Commissione Bilancio, perché giudicato non congruente con i temi del DdL sulla Finanziaria 2008. Se si pensa che il testo della Finanziaria ha ricevuto oltre cinquemila emendamenti e che nel testo definitivo di 316 pagine è scritto praticamente di tutto, è molto difficile credere che l'abrogazione del comma 218 dell'art. 1 della legge 23 dicembre 2005 (finanziaria 2006), sia così incongruente da non poter essere inserito nella finanziaria 2008.

 

La verità è che si è voluto, ancora una volta, snobbare questo personale.

 

Sabato 15 dicembre 2007, durante la discussione per l'approvazione della finanziaria, viene accolto dal Governo il seguente ordine del giorno:

 

ORDINE DEL GIORNO AC 3257

La Camera,

considerato che:

- nel testo della legge finanziaria all'esame si indica nel rinnovo contrattuale per il biennio 2008-2009 la sede per la soluzione del problema del personale ATA della scuola proveniente dagli Enti Locali;

IMPEGNA IL GOVERNO

nella definizione dell'atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale a reperire le risorse necessarie per affrontare compiutamente in tale biennio il riconoscimento dell'anzianità di servizio del personale in oggetto.

FOLENA

 

Infine abbiamo la finanziaria 2008:

 

Art. 3 comma 147 legge finanziaria 2008. Testo definitivo 21 dicembre 2007.



147. In sede di rinnovo contrattuale del personale della scuola relativo al biennio economico 2008-2009 viene esaminata anche la posizione giuridico-economica del personale ausiliario, tecnico e amministrativo trasferito dagli enti locali allo Stato in attuazione della legge 3 maggio 1999, n. 124.

 

Ottantamila ATA e ITP ex enti locali, trasferiti in maniera coatta nelle Scuole statali Italiane, aspettavano, con la Finanziaria 2008, il riconoscimento economico di competenza dal 1°gennaio 2000.

 

La questione non è stata invece assolutamente risolta:

 

 

non è stata eliminata la norma della precedente finanziaria;

 

non ci sono risorse per il riconoscimento dell'anzianità;

 

il rinvio al prossimo contratto del personale della scuola è una semplice presa d'atto da parte del Parlamento che il problema esiste.

 

Nel frattempo molti del personale trasferito con la legge 124/1999 sono in pensione o passati a miglior vita.

 

Non ci rimane che citare il vecchio proverbio: "Campa cavallo che l'erba cresce".

 

Non è certamente solo per gli ATA ex Enti Locali che questo governo non assume decisioni di fronte a precise sue responsabilità. Ciò è comunque un'ulteriore dimostrazione del distacco di questa classe politica dalla propria base elettorale.

 

Una cosa è certa: considerato il fallimento complessivo di questo governo di centro sinistra con la sua assurda politica di destra, il sottoscritto insieme a tante altre persone non parteciperà al voto delle prossime elezioni politiche ed amministrative.

 

Angelo De Finis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

mercoledì 9 gennaio 2008

           

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

 

LA CORTE D'APPELLO DI L'AQUILA

SEZIONE LAVORO E PREVIDENZA

 

composta dai magistrati

 

dr. Stefano Jacovacci                              - presidente e relatore

dr. Rita Sannite                    - consigliere

dr. Silvia Rita Fabrizio  - consigliere

 

all'udienza del 20.9.2007, come da dispositivo in tale data, ha pronunciato la seguente

 

SENTENZA

 

in controversia in materia di lavoro, n. 881 del ruolo generale dell'anno 2006, su appello proposto dall'appellante

 

Ministero della Pubblica Istruzione, con l'Avvocatura dello Stato,

 

contro la parte appellata

 

Mazza Simonetta, con l'Avv. Vincenzo D'Alfonso,

 

avverso sentenza n. 248 del 23/03/2006, del Giudice del Lavoro di Teramo.

 

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

 

Si controverte del pagamento di retribuzione dovuta dall'appellante Ministero alla parte appellata, dipendente con mansioni ATA (amministrative tecniche o ausiliarie), retribuzione il cui ammontare è controverso.

 

Avverso la sentenza, favorevole alla parte appellata, il Ministero ha proposto appello; la controparte resiste.

 

 

MOTIVI DELLA DECISIONE

 

L'appello è fondato, e deve quindi essere accolto.

 

Infatti la controversia attiene alla interpretazione del comma secondo dell'art. 8 della legge 124 del 1999 (Disposizioni Urgenti in materia di Personale Scolastico), che regola la anzianità, ed il conseguente trattamento economico, del personale degli enti locali trasferito nei ruoli del personale ATA statale.

 

Ed il sopravvenuto comma 218 dell'art. 1 della legge 266 del 2005 (Finanziaria 2006) ha disposto che la norma della cui applicazione si controverte "si interpreta nel senso che il personale  è inquadrato, nelle qualifiche funzionali e nei profili professionali dei corrispondenti ruoli statali, sulla base del trattamento economico complessivo in godimento all'atto del trasferimento".

 

E' quindi espressamente esclusa la interpretazione, accolta dalla sentenza appellata, secondo cui l'anzianità maturata alle dipendenze dell'ente locale di provenienza dovrebbe essere considerata, con  conseguenze equiparate, quanto all'effetto sulla retribuzione, alla anzianità maturata, nello stesso periodo, dai colleghi che abbiano lavorato come dipendenti del Ministero.

 

Il comma 218 deve essere applicato, essendone stata affermata, dalla Corte Costituzionale, la legittimità costituzionale, con sentenza 234 del 2007.

 

E l'appello deve essere quindi accolto.

 

Sussistono giusti motivi per disporre, ai sensi dell'art. 92 cpc, l'integrale compensazione, tra le parti, delle spese legali di tutti i gradi, in considerazione della opinabilità della questione, desumibile dalla antitetica ed univoca giurisprudenza precedente della Corte Suprema di Cassazione.

PQM

 

la Corte accoglie l'appello, e per l'effetto respinge la domanda proposta dalla parte appellata, e compensa fra le parti le spese legali di tutti i gradi.

f.to Il Presidente estensore – dr. Stefano Jacovacci.